Communicating cultural heritage



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Il gabinetto scientifico

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Il gabinetto scientifico dell’Istituto Laura Bassi, presente 

dagli ultimi decenni del XIX secolo (il più antico inven-

tario attualmente rinvenuto nell’archivio della scuola 

data al 1884) a testimonianza del rilievo che venne dato 

verso la fine di quel secolo alle materie scientifiche, si 

caratterizza per essere particolarmente ricco di strumen-

tazione antica. 

Nato come gabinetto di fisica, già alla fine dell’800 

possedeva strumentazione relativa alle branche della 

pneumatica, dell’ottica, del calore, dell’elettricità statica e 

dinamica, del magnetismo ed elettromagnetismo.

Nel corso del tempo si sono andati aggiungendo stru-

menti per la chimica, per i rami della fisica di più recente 

sviluppo come le telecomunicazioni, e materiali per le 

scienze naturali.

Gli strumenti della 

fisica, i più numerosi, 

tra cui si trovano quelli 

più antichi, sono molto 

ben conservati e in 

buona parte funzionanti. 

Alcune tra le macchine 

più importanti 

dal punto di vista 

didattico (macchina di 

Wimshurst, macchina a 

Stereoscopio Herma-

gis con collezione di 

fotografie stereoscopi-

che. Ultimo ventennio 

dell’Ottocento (Gabi-

netto scientifico del 

Liceo “Laura Bassi”, n. 

inv. 160)




60

vapore, densimetri...) sono in più 

esemplari per tipo, dimostrando 

come nel corso degli anni 

la strumentazione sia stata 

rinnovata tenendosi al passo con 

le innovazioni tecnologiche.

Nella mostra si è scelto di espor-

re un numero limitato di pezzi, 

rappresentativi sia dell’aspetto più 

prettamente scientifico-didattico 

(macchina a vapore, sirena di 

Cagnard de la Tour, dilatome-

tro lineare, dinamo, anello di 

Gravesande), sia di quello più 

ludico-didattico (caleidoscopio, 

stereoscopio fisso); a questo 

riguardo è interessante notare come la scuola abbia ben 

due stereoscopi con un buon corredo di lastre, ambedue 

databili tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 e riferibili 

dunque ai primi sviluppi della visione tridimensionale, 

tecnica innovativa e di grande impatto.

Pur se non esposti, vanno ricordati come materiali 

storicamente importanti le tavole 

tridimensionali e i modelli di gesso 

e cartapesta di tema botanico, e la 

vetreria chimica, che comprende pezzi 

di notevole pregio.

A destra. 

Sirena di 

Cagnard de 

La Tour. Fine 

dell’Ottocento 

(Gabinetto 

scientifico

del Liceo 

“Laura Bassi”, 

n. inv. 47)

Modello di macchina 

a vapore funzionante. 

Attorno agli anni ’30 

del Novecento (Ga-

binetto scientifico del 

Liceo “Laura Bassi”, n. 

inv. 254)

Sotto. Dinamo.

Presumibilmente 

inizio del Novecento 

(Gabinetto scientifi-

co del Liceo “Laura 

Bassi”, n. inv. 87)



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Echi della Grande Guerra nella

R. Scuola Normale “Laura Bassi”

17

24 maggio 1915: l’Italia entra 



in guerra. La Grande Guerra. 

Tuttavia questa guerra grande 

e dolorosa si combatte nelle 

trincee del fronte, lontano 

dalla Scuola Normale fem-

minile di via Sant’Isaia, dove 

i Registri annuali continuano 

ad elencare nomi, ad inco-

lonnare voti, e ad allinearsi in 

ordine, con la loro costa ben 

rilegata in pelle, sugli scaffali 

dell’archivio. Sfogliandoli, 

niente sembra cambiare: le discipline teoriche, le materie 

pratiche, i voti, le medie, le allieve...

Eppure echi di guerra, per quanto attutiti, risuonano 

anche dentro le mura della scuola, nelle stanze della 

segreteria, nelle aule di lezione, nella biblioteca, e perfino 

nel giardino interno su cui affacciano le classi della scuo-

la elementare “di tirocinio”. 

Tra gli incartamenti della segreteria la guerra fa capolino 

già il 14 settembre del 1914, quando lo studio milanese 

“Enrico Mylius”, a proposito di una fattura da riscuote-

re, scrive: 

In causa degli avvenimenti che attualmente 

sconvolgono l’Europa i nostri Clienti ed Amici signori E. 

Leybold’s Nachfolger di Colonia (produttori di apparecchi 

Registri scolastici 

annuali degli anni 

della Prima Guerra 

mondiale (Archivio del 

Liceo “Laura Bassi”)



62

scientifici) 

non possono facilmente corrispondere con la 

loro Clientela in Italia. Ci pregano quindi di sollecitare ed 

esigere i loro crediti nel nostro Regno...

Poi, nel 1915, il 

contraccolpo degli avvenimenti di ecce-

zionale gravità ed importanza che si vanno svolgendo in 

Italia e in tutta l’Europa non potevano non farsi sentire 

anche nella scuola, e lo stato d’animo delle alunne, per-

plesso e agitato dapprima nell’attesa delle deliberazioni 

che la nostra patria stava per prendere, ansioso e trepi-

dante poi per la vita dei padri e dei fratelli partiti per il 

fronte, ha contribuito ad imprimere a questi ultimi mesi 

di scuola una fisionomia singolare e indimenticabile. 

L’insegnamento ha risentito, come tutto il resto, di que-

sto eccezionale stato di cose... Così scrive al Direttore, il 

21 giugno 1915, un’insegnante di Storia, giustificando il 

ritardo nello svolgimento del programma, segnalando che 

esso fu aggravato dal fatto che le lezioni furono 

improvvi-

samente sospese, e augurandosi che la vita riprenda pun-

tualmente il suo corso ‘normale’ e che gli insegnanti, nel 

loro modesto campo, possano servire 

con zelo ed amore la nostra patria.

Intanto la biblioteca scolastica 

(“Circolante”) andava arricchendosi 

di opuscoli di propaganda, d’inci-

tamento e di esortazione al 

dovere 


della resistenza (...) dopo il disastro di 

Caporetto, di divulgazione dei discorsi 

del Re e degli alleati, di denigrazione 

dei nemici, e anche di veri e propri 

manuali per affrontare le difficoltà, 

come 


Il manuale del popolo in guerra, 

sulla cui quarta di copertina si legge: 

Grande successo. Prontuario di 

Guerra. Indice alfabetico della legisla-

zione di guerra (...). È un libro indi-

spensabile per Comitati d’assistenza, 

Uno degli opuscoli di 

propaganda bellica e 

di esortazione alla resi-

stenza, della biblioteca 

scolastica “Circolante” 

della Scuola Normale 

“Laura Bassi” (Archi-

vio del Liceo “Laura 

Bassi”)



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