Communicating cultural heritage



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Registro degli esami 

d’idoneità dell’Istituto 

Magistrale “Laura 

Bassi” dell’anno scola-

stico 1939-1940.

Si noti, tra i privatisti, 

il nome di Silvana 

Sinigaglia, espulsa 

da scuola nel 1938 e 

poi ammessa come 

privatista. Accanto al 

suo nome compare la 

parola “israelita” scritta 

a matita nel 1940: è 

l’unica indicazione di 

questo tipo a com-

parire nei registri, in 

parziale inadempienza 

delle sollecitazioni del 

Ministero e del Prov-

veditorato, che pre-

scrivevano di apporre 

sempre la formula 

di razza ebraica

 sui 


documenti e gli atti 

riguardanti studenti 

ebrei (Archivio del 

Liceo “Laura Bassi”)

nistero e del Provveditorato, 

che prescrivevano di osserva-

re 

una netta separazione tra il 



gruppo degli studenti di razza 

ariana e quello degli studenti 

di razza ebraica, di dare la 

precedenza, negli esami orali, 

al 

gruppo degli studenti ariani 



(Circolare del R. Provvedito-

rato agli Studi di Bologna, del 

12 giugno 1939) e di apporre 

la formula 

di razza ebraica 

(...) 


in qualsiasi certificato di studio o altro documento 

(...) 


rilasciato dalle Autorità scolastiche agli ebrei (Cir-

colare del R. Provveditorato agli Studi di Bologna, del 9 

novembre 1939), all’Istituto magistrale “Laura Bassi” le 

alunne privatiste non furono fatte oggetto di particolare 

attenzione discriminatoria e, a differenza di quanto ac-

cadde in altre scuole della città, nei registri degli esami il 

loro nome compare nel regolare ordine alfabetico, senza 

l’indicazione “di razza ebraica”. Solo nel 1939-1940 nel 

registro degli esami di idoneità un commissario o un 

segretario, forse zelante, forse timido, appose a matita, 

accanto al nome di Silvana e di Liliana Sinigaglia, la 

parola “israelita”. Null’altro; e mai più, per nessuno, negli 

anni seguenti. 

Sette anni dopo l’espulsione, a liberazione avvenuta, una 

circolare del “nuovo” Provveditorato in data 5 maggio 

1945 


dispone che nelle scuole di ogni ordine e grado 

gli alunni ebrei siano iscritti nella classe a cui avrebbero 

diritto qualora avessero continuato il regolare corso degli 

studi. Ma gli studenti dell’Istituto “Laura Bassi” avevano 

– o avrebbero - già finito i loro studi!

Viene invece reintegrato in servizio il Professor Neppi, e 

nel 1945-1946 lo ritroviamo tra i docenti del corso F.



72

intr


o

1860-


1880

micr


ostorie

tr

a ’800 e ’900



1915-

1918


anni ’20 e ’30

1940-


1945

oggi


72

La II Guerra Mondiale negli

Istituti Magistrali bolognesi

20

1940-1945. Sono passati poco più di vent’anni dalla 



Grande Guerra, e una nuova guerra coinvolge l’Italia: 

guerra “grandissima”, questa, e vicinissima alle città e alla 

popolazione civile.

Del tetro quinquennio della II Guerra mondiale gli archi-

vi del Liceo “Laura Bassi” conservano una ricca docu-

mentazione, integrata da quella dell’archivio dell’Istituto 

Magistrale “Giuseppe Albini”, fondato nel 1933 e fuso 

con il “Laura Bassi” nel 1989. Così, una raccolta piutto-

sto completa di circolari del Ministero e del Provvedito-

rato, di atti delle segreterie, di comunicazioni dei Presidi, 

e anche di comunicazioni della Prefettura, si aggiunge 

ai registri, agli elenchi, ai protocolli come specchio della 

realtà politica, 

militare, sociale 

e culturale che 

circonda e con-

diziona la scuo-

la negli anni del 

conflitto. 

Già il 22 mag-

gio 1940, venti 

giorni prima 

dell’entrata in 

guerra dell’Ita-

lia, un Ordine 

Alunni dell’Istituto 

Magistrale “Laura 

Bassi” in divisa, 

schierati dietro delle 

mitragliatrici (Archivio 

del Liceo “Laura 

Bassi”)



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di servizio del Preside dell’Istituto 

“Laura Bassi” fissa scrutini 

anticipati, 

affrettati e tanto diversi dai precedenti, 

invita ad

 aver presenti le necessi-

tà dell’ora, per cui viene interrotto 

bruscamente l’ultimo periodo di lezioni, 

ed esorta a 

mantenere in classe, fino 

all’ultimo momento, il contegno più 

limpido e più italiano sulla nuova ora 

che sta maturando per la Patria.

Poi, a partire dalla dichiarazione di 

guerra, il 10 giugno 1940, un numero 

elevato di circolari fa capire come la 

nuova ora sia una realtà ineludibile con 

cui fare i conti giorno per giorno, e già 

in seguito al primo allarme aereo su 

Bologna, il 14 giugno, vengono diffuse 

con sempre maggior frequenza circolari 

che richiamano l’attenzione dei Presidi sul rifornimento 

di maschere antigas per il personale (distinto in “massa 

attiva”, ovvero incaricata del primo intervento, e “massa 

inerte”), e sui ricoveri antiaerei.

Nel 1941 sono apprestati dal Comune rifugi antiaerei per 

la popolazione scolastica, a disposizione della cittadinan-

za nelle ore di chiusura della scuola: rifugi, peraltro, non 

rispondenti alle prescrizioni, come segnala il Preside del 

“Laura Bassi” in una lettera del 9 aprile 1941; e anco-

ra non attrezzati il 17 luglio 1942, per quanto capienti 

(uno contenente 1000 persone e uno 400 per l’Istituto 

“Laura Bassi”; uno per 1200 persone presso l’Istituto 

“Albini”), come risulta dalla contemporanea risposta di 

entrambi i Presidi ad una richiesta del Provveditore.

Il 5 novembre 1942, per radio, il Preside dell’Istituto 

“Laura Bassi” illustra, regolamenta e attiva un 

esperi-

mento di accesso al rifugio; un vero allarme aereo dello 



stesso mese è 

occasione alle insegnanti di Scienze 

Ordine di servizio del 

Preside, in data 22 

maggio 1940, sugli 

scrutini anticipati: la 

guerra è imminente 

(Archivio del Liceo 

“Laura Bassi”)



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