Communicating cultural heritage



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intr


o

1860-


1880

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ostorie

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a ’800 e ’900



1915-

1918


anni ’20 e ’30

1940-


1945

oggi


28

L’ organizzazione della scuola

7

La Regia Scuola Normale femminile di 



Bologna, all’atto della sua istituzione, è retta 

da un Consiglio Direttivo, composto dal 

Provveditore agli studi, un Assessore pro-

vinciale, un Assessore comunale, l’Ispettore 

delle scuole elementari, il Direttore della 

scuola. Tale organismo governerà la scuola 

fino al 1880, quando nelle funzioni didatti-

che sarà surrogato dal Consiglio dei docenti 

e rimarrà in funzione solo per l’aspetto 

amministrativo.

All’apertura della scuola, nel 1860, il 

Provveditore agli studi è Franco Neyrone, 

il membro della Deputazione provinciale è 

il Cav. Enrico Sassoli, l’Assessore munici-

pale per i rapporti con il Sindaco è Enrico Bertolazzi, il 

Direttore delle scuole è Orazio Barbieri e l’Ispettore delle 

Scuole elementari è Cesare Cavara, persona molto attiva 

nella promozione dell’educazione popolare. 

Nel 1860 sono nominati come insegnanti Biagio Guada-

gni per Italiano, il sacerdote Giuseppe Vanni per Aritme-

tica, il canonico Giovanni Battista Bontà per Religione, 

il pittore Luigi Biondi per Disegno, la signora Enrica Bi-

gnami Ottani per Calligrafia; Morale e Pedagogia erano 

insegnate dal direttore. Vi era poi la maestra assistente, 

figura cui il Decreto del 24 giugno 1860 attribuisce tra 

Copertina delle 

Deliberazioni del 

Consiglio direttivo dal 

1860 al 1865 (Archi-

vio del Liceo “Laura 

Bassi”)



29

l’altro un compito di “unificazione lin-

guistica” della nazione (art. 118: 

procu-


rando per le Provincie fuori di Toscana 

che sia nativa di quella o quivi allevata. 

Essa avrà l’incarico di esercitare le 

allieve nei lavori di maglia e di cucitu-

ra. Alla medesima potrà essere affidata 

qualche parte dell’insegnamento e 

quello in specie della buona pronun-

zia), e cui il Decreto del 9 novembre 

1861 assegnerà più semplicemente la 

funzione 

d’invigilare le classi, sotto gli 

ordini del direttore, e di insegnare i 

lavori donneschi (art. 3). Per la scuola 

di Bologna la prima maestra assistente 

fu la contessa Eleonora Romagnoli. 

Tutte le nomine erano ministeriali. 

I docenti si costituiscono in Consiglio 

dei docenti, presieduto dal Provveditore, che si riunisce 

periodicamente a partire dal 1862.

Conosciamo anche i compensi dei primi docenti: per 

fare qualche esempio l’insegnante di Calligrafia percepiva 

250 lire annue, gli insegnanti di Religione e di Disegno 

300, il professore di Matematica (nel 1861-1862) 1.200, 

il professore di Lettere (nel 1865-1866) 1.800. Il Decreto 

del 9 novembre 1861 fisserà poi, all’art. 3, le retribuzio-

ni dei Professori titolari (in numero di tre per ciascuna 

scuola, 

fra cui sono distribuite le parti principali dell’in-

segnamento), degli incaricati e della maestra assistente: i 

primi percepiscono dalle 1.500 alle 2.200 lire annue; gli 

incaricati dalle 300 alle 800 lire; la maestra assistente 

dalle 800 alle 1.000 lire. 

Nella prima seduta del Consiglio, il 12 dicembre 1860, 

vengono inoltre nominate ben ventiquattro ispettrici (che 

si ridurranno a quattordici nel 1863), nonostante che il 

Prima pagina dell’elen-

co delle signore Ispet-

trici della scuola

 nel 

1860-1861 (Archivio 



di Stato di Bologna)


30

Decreto del 24 giugno 1860 avesse fissato il loro 

numero a 

non meno di sei, né più di dieci (art. 

122). Il compito delle ispettrici, il cui comitato è 

già previsto nella Legge Casati (art. 362), viene 

definito dal Decreto del 24 giugno 1860 (artt. 

123-125) nella funzione di 

cooperare sì al man-

tenimento della buona disciplina della Scuola e sì 

alla educazione morale e alla buona creanza delle 

allieve nonché, a turno, nella vigilanza giornaliera 

della Scuola e nell’occasionale visita alle classi; 

più sinteticamente il Decreto del 9 novembre 

1861 (art. 8) ne determinerà il ruolo nel prestare 

a turno materna assistenza alle classi.

Molte delle ispettrici della Scuola Normale di 

Bologna portano per nascita o matrimonio i nomi 

dell’alta nobiltà cittadina: tra queste la contessa 

Teresa Serego Allighieri in Gozzadini, patriota 

antiaustriaca e poi moglie dell’illustre archeologo, 

che fu eletta Presidente delle Ispettrici; Ma-

rianna Fontana in Levi, eletta vice Presidente; 

la contessa Augusta Tanari in Malvezzi; Brada-

mante Beccadelli in Sassoli; la principessa Teresa 

Angelelli in Simonetti; e la contessa Carolina Tattini, 

nata marchesa Pepoli, che era stata una delle protago-

niste del Risorgimento bolognese, combattendo anche 

nella battaglia dell’VIII Agosto 1848, e fu poi fondatrice 

e direttrice della Società Operaia Femminile. La contes-

sa Tattini, oltre alla carica di ispettrice, svolge un ruolo 

benefico, sussidiando un’allieva.

Quanto ai corsi, oltre al corso normale, triennale, nel 

1870 il Ministero concesse l’istituzione di un “corso 

preparatorio”, che preparava all’esame di ammissione; nel 

1871 viene inoltre istituito un corso di perfezionamento.

In alto, ritratto della 

contessa Teresa Sere-

go Allighieri Gozza-

dini, Presidente delle 

Ispettrici (Biblioteca 

Comunale dell’Archi-

ginnasio di Bologna). 

Sopra, ritratto della 

contessa Carolina 

Pepoli Tattini, una 

delle Ispettrici della 

scuola (Museo civico 

del Risorgimento di 

Bologna)



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