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contraria allo spirito della legge e di danno al paese, il
quale ha grandissimo bisogno di maestri.
Superato l’esame di ammissione, la Scuola Normale
durava tre anni: dopo due anni di corso, in seguito ad
esame, si otteneva la patente di grado inferiore, che
permetteva di insegnare nei primi due anni delle scuole
elementari; dopo il terzo anno, in seguito ad un altro
esame, si otteneva la patente di grado superiore, che
consentiva di insegnare in terza e quarta elementare. Nel
secondo e nel terzo anno era previsto il tirocinio in classi
di scuola elementare dello stesso Comune.
Maestri e maestre erano nominati e pagati dai Comuni
fino alla Legge Daneo-Credaro del 1911, quando il paga-
mento degli stipendi dei maestri elementari fu assunto
dallo Stato.
Nonostante il limite di età posto per l’accesso alla Scuo-
la, era possibile essere ammessi anche prima, frequentare
regolarmente e sostenere gli esami in qualità di
uditori.
Alle sue origini, perciò, la giovane nazione poteva avere
giovanissimi anche le maestre e i maestri:
Nessun ma-
estro prima che abbia compiti 18 anni, nessuna maestra
prima che abbia compito i 17, possono essere chiamati a
reggere una scuola
pubblica elementa-
re. Potranno tutta-
via prima di questa
età insegnare in
una classe sotto
un maestro od una
maestra principali,
non mai prima dei
16 pei maestri, e 14
per le maestre (Leg-
ge Casati, art. 331).
Diploma di patente
superiore di Angela
Della Valle, una delle
prime alunne della
Scuola Normale di
Bologna, conseguito
nel 1863 (Archivio di
Stato di Bologna)
26
intr
o
1860-
1880
micr
ostorie
tr
a ’800 e ’900
1915-
1918
anni ’20 e ’30
1940-
1945
oggi
26
6
La Scuola Normale Femminile viene istituita
a Bologna il 31 luglio 1860 con un Regio
Decreto a firma Vittorio Emanuele, che ne
dispone l’entrata in vigore dall’anno scolastico
1860-1861.
Tale Decreto fa riferimento al Decreto del
25 gennaio 1860 con il quale il Governatore
delle
Regie Provincie dell’Emilia aveva istitu-
ito due Scuole Normali per allieve maestre,
una a Bologna e una a Parma: come si vede,
il primo atto relativo all’istituzione di Scuole
Normali in Emilia è precedente al plebiscito
dell’11 e 12 marzo 1860, con il quale le ex
Legazioni pontificie votarono l’annessione al
Regno di Sardegna.
Il 21 novembre l’Intendenza generale di Bologna notifi-
ca l’istituzione della scuola, i requisiti di ammissione, le
date per le iscrizioni e per l’esame di ammissione.
Il 28 novembre la notizia dell’istituzione della
Scuola Normale gratuita per maestre è annunciata
sul «Monitore di Bologna» (n. 287) e sul «Corriere
dell’Emilia». Sul numero successivo del «Monitore di
Bologna» (n. 288) vengono pubblicate
tutte le notizie
riguardanti la Scuola Normale che possono schiarire
l’argomento ed animare le alunne ad intervenirvi; vi si
legge:
Il solo titolo di questa scuola, ne manifesta tutta
L’ istituzione della Regia Scuola
Normale femminile di Bologna
Regio Decreto del 31
luglio 1860, a firma
Vittorio Emanuele,
che istituisce la Scuo-
la Normale femminile
di Bologna (Archivio
di Stato di Bologna)
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la sua importanza. Tende essa a somministrare Maestre
ben addottrinate, le quali spargendosi per la Città, e
pei Comuni diffondano nella generazione crescente
i germi del sapere e della rettitudine. Per educare
l’umana famiglia importa anzitutto educare la donna;
colla donna incolta crescono agevolmente incolte anche
le popolazioni, mancando di quei primi impulsi che
esercitano tanta influenza su tutta la vita.
Il 12 dicembre si aduna il primo Consiglio direttivo, si
nominano le ispettrici fra le dame più autorevoli della
città e si fissano gli esami di ammissione per il 19 dicem-
bre. Finalmente l’1 gennaio 1861 si inaugura la scuola.
La prima sede fu in via Barberia n. 400 (ora n. 22,
Casa Zambeccari), ma già all’inizio dell’anno scolastico
1861-1862 le lezioni si tenevano in un locale del Conser-
vatorio dei SS. Gioachino ed Anna, ovvero dell’Istituto di
Sant’Anna in via Sant’Isaia n. 504 (ora n. 35). Tuttavia
questo locale non solo risultava angusto e disagevole,
perché unico per due classi di corso, ma anche grave-
mente insalubre a causa dell’esalazione, dalla stufa, di gas
nocivi, che causarono vari malori alle alunne e allo stesso
direttore; al punto che nel dicembre 1861 le lezioni
vengono sospese per 23 giorni.
Trovato un altro apparta-
mento (in via Lamme, lungo il canale di Reno) sebbene
poco adatto ad uso di scuola, si poté nondimeno ripi-
gliare il corso delle lezioni
(Relazione di fine anno del
Direttore Orazio Barbieri,
in data 30 luglio 1862).
Dall’anno scolastico 1862-
1863, però, la scuola viene
di nuovo trasferita nei loca-
li dell’Istituto di Sant’Anna,
evidentemente bonificati: è
la stessa sede che occupa
ancora oggi.
A sinistra, ingresso
di Casa Zambec-
cari, in via Barberia
n. 22, prima sede
della Scuola Normale
femminile.
A destra, ingresso del
Liceo “Laura Bassi”, in
via Sant’Isaia n. 35,
sede della Scuola Nor-
male dal 1862