Communicating cultural heritage



Yüklə 0,53 Mb.
Pdf görüntüsü
səhifə7/24
tarix24.12.2017
ölçüsü0,53 Mb.
#17405
1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   ...   24

25

contraria allo spirito della legge e di danno al paese, il 

quale ha grandissimo bisogno di maestri.

Superato l’esame di ammissione, la Scuola Normale 

durava tre anni: dopo due anni di corso, in seguito ad 

esame, si otteneva la patente di grado inferiore, che 

permetteva di insegnare nei primi due anni delle scuole 

elementari; dopo il terzo anno, in seguito ad un altro 

esame, si otteneva la patente di grado superiore, che 

consentiva di insegnare in terza e quarta elementare. Nel 

secondo e nel terzo anno era previsto il tirocinio in classi 

di scuola elementare dello stesso Comune. 

Maestri e maestre erano nominati e pagati dai Comuni 

fino alla Legge Daneo-Credaro del 1911, quando il paga-

mento degli stipendi dei maestri elementari fu assunto 

dallo Stato.

Nonostante il limite di età posto per l’accesso alla Scuo-

la, era possibile essere ammessi anche prima, frequentare 

regolarmente e sostenere gli esami in qualità di 

uditori. 

Alle sue origini, perciò, la giovane nazione poteva avere 

giovanissimi anche le maestre e i maestri: 

Nessun ma-

estro prima che abbia compiti 18 anni, nessuna maestra 

prima che abbia compito i 17, possono essere chiamati a 

reggere una scuola 

pubblica elementa-

re. Potranno tutta-

via prima di questa 

età insegnare in 

una classe sotto 

un maestro od una 

maestra principali

non mai prima dei 

16 pei maestri, e 14 

per le maestre (Leg-

ge Casati, art. 331).

Diploma di patente 

superiore di Angela 

Della Valle, una delle 

prime alunne della 

Scuola Normale di 

Bologna, conseguito 

nel 1863 (Archivio di 

Stato di Bologna)



26

intr


o

1860-


1880

micr


ostorie

tr

a ’800 e ’900



1915-

1918


anni ’20 e ’30

1940-


1945

oggi


26

6

La Scuola Normale Femminile viene istituita 



a Bologna il 31 luglio 1860 con un Regio 

Decreto a firma Vittorio Emanuele, che ne 

dispone l’entrata in vigore dall’anno scolastico 

1860-1861. 

Tale Decreto fa riferimento al Decreto del 

25 gennaio 1860 con il quale il Governatore 

delle 

Regie Provincie dell’Emilia aveva istitu-



ito due Scuole Normali per allieve maestre, 

una a Bologna e una a Parma: come si vede, 

il primo atto relativo all’istituzione di Scuole 

Normali in Emilia è precedente al plebiscito 

dell’11 e 12 marzo 1860, con il quale le ex 

Legazioni pontificie votarono l’annessione al 

Regno di Sardegna.

Il 21 novembre l’Intendenza generale di Bologna notifi-

ca l’istituzione della scuola, i requisiti di ammissione, le 

date per le iscrizioni e per l’esame di ammissione. 

Il 28 novembre la notizia dell’istituzione della 

Scuola Normale gratuita per maestre è annunciata 

sul «Monitore di Bologna» (n. 287) e sul «Corriere 

dell’Emilia». Sul numero successivo del «Monitore di 

Bologna» (n. 288) vengono pubblicate 

tutte le notizie 

riguardanti la Scuola Normale che possono schiarire 

l’argomento ed animare le alunne ad intervenirvi; vi si 

legge: 

Il solo titolo di questa scuola, ne manifesta tutta 



L’ istituzione della Regia Scuola 

Normale femminile di Bologna

Regio Decreto del 31 

luglio 1860, a firma 

Vittorio Emanuele, 

che istituisce la Scuo-

la Normale femminile 

di Bologna (Archivio 

di Stato di Bologna)



27

la sua importanza. Tende essa a somministrare Maestre 

ben addottrinate, le quali spargendosi per la Città, e 

pei Comuni diffondano nella generazione crescente 

i germi del sapere e della rettitudine. Per educare 

l’umana famiglia importa anzitutto educare la donna; 

colla donna incolta crescono agevolmente incolte anche 

le popolazioni, mancando di quei primi impulsi che 

esercitano tanta influenza su tutta la vita.

Il 12 dicembre si aduna il primo Consiglio direttivo, si 

nominano le ispettrici fra le dame più autorevoli della 

città e si fissano gli esami di ammissione per il 19 dicem-

bre. Finalmente l’1 gennaio 1861 si inaugura la scuola. 

La prima sede fu in via Barberia n. 400 (ora n. 22, 

Casa Zambeccari), ma già all’inizio dell’anno scolastico 

1861-1862 le lezioni si tenevano in un locale del Conser-

vatorio dei SS. Gioachino ed Anna, ovvero dell’Istituto di 

Sant’Anna in via Sant’Isaia n. 504 (ora n. 35). Tuttavia 

questo locale non solo risultava angusto e disagevole, 

perché unico per due classi di corso, ma anche grave-

mente insalubre a causa dell’esalazione, dalla stufa, di gas 

nocivi, che causarono vari malori alle alunne e allo stesso 

direttore; al punto che nel dicembre 1861 le lezioni 

vengono sospese per 23 giorni. 

Trovato un altro apparta-

mento (in via Lamme, lungo il canale di Reno) sebbene 

poco adatto ad uso di scuola, si poté nondimeno ripi-

gliare il corso delle lezioni 

(Relazione di fine anno del 

Direttore Orazio Barbieri, 

in data 30 luglio 1862). 

Dall’anno scolastico 1862-

1863, però, la scuola viene 

di nuovo trasferita nei loca-

li dell’Istituto di Sant’Anna, 

evidentemente bonificati: è 

la stessa sede che occupa 

ancora oggi.

A sinistra, ingresso 

di Casa Zambec-

cari, in via Barberia 

n. 22, prima sede 

della Scuola Normale 

femminile.

A destra, ingresso del 

Liceo “Laura Bassi”, in 

via Sant’Isaia n. 35, 

sede della Scuola Nor-

male dal 1862



Yüklə 0,53 Mb.

Dostları ilə paylaş:
1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   ...   24




Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©www.genderi.org 2024
rəhbərliyinə müraciət

    Ana səhifə