Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



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  • PROVA

FRODE - FRAUDOLENTO


Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei (Es 21, 8). Qualunque sia l'oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone, di una veste, di qualunque oggetto perduto, di cui uno dice: "E' questo!", la causa delle due parti andrà fino a Dio: colui che Dio dichiarerà colpevole restituirà il doppio al suo prossimo (Es 22, 8). Quando uno peccherà e commetterà una mancanza verso il Signore, rifiutando al suo prossimo un deposito da lui ricevuto o un pegno consegnatogli o una cosa rubata o estorta con frode (Lv 5, 21(, Se avrà così peccato e si sarà reso colpevole, restituirà la cosa rubata o estorta con frode o il deposito che gli era stato affidato o l'oggetto smarrito che aveva trovato (Lv 5, 23).

Ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode (1Mac 8, 28). Se ho agito con falsità e il mio piede si è affrettato verso la frode (Gb 31, 5). Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso (Sal 9, 28), Poiché contro di me si sono aperte la bocca dell'empio e dell'uomo di frode; parlano di me con lingua di menzogna (Sal 108, 2). Essi parlano contro di te con inganno: contro di te insorgono con frode (Sal 138, 20). I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode (Pr 12, 5).

E' piacevole all'uomo il pane procurato con frode, ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia (Pr 20, 17). Senza frode imparai e senza invidia io dono, non nascondo le sue ricchezze (Sap 7, 13). Ma, per l'uno e per l'altro motivo, li raggiungerà la giustizia, perché concepirono un'idea falsa di Dio, rivolgendosi agli idoli, e perché spergiurarono con frode, disprezzando la santità (Sap 14, 30). Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà, e dovrà considerarla come una cosa trovata. In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi e avrà senza motivo un nuovo nemico; maledizioni e ingiurie gli restituirà, renderà insulti invece dell'onore dovuto (Sir 29, 6).

Per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per spogliare gli orfani (Is 10, 2). Perchè dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna (Ger 6, 13). Per questo darò le loro donne ad altri, i loro campi ai conquistatori, perché, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna (Ger 8, 10). Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te (Ez 22, 13). Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in cuor suo e con inganno farà perire molti: insorgerà contro il principe dei prìncipi, ma verrà spezzato senza intervento di mano d'uomo (Dn 8, 25).

Gli succederà poi un uomo abbietto, privo di dignità regale: verrà di nascosto e occuperà il regno con la frode (Dn 11, 21). Non appena sarà stata stipulata un'alleanza con lui, egli agirà con la frode, crescerà e si consoliderà con poca gente (Dn 11, 23). Efraim mi raggira con menzogne e la casa d'Israele con frode. Giuda è ribelle a Dio al Santo fedele (Os 12, 1). Canaan tiene in mano bilance false, ama frodare (Os 12, 8). Punirò in quel giorno chiunque salta la soglia, chi riempie di rapine e di frodi il palazzo del suo padrone (Sof 1, 9).

Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello" (Zc 7, 10). Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli Eserciti (Ml 3, 5). Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: "Come ti abbiamo frodato?". Nelle decime e nelle primizie (Ml 3, 8).

Siete già stati colpiti dalla maledizione e andate ancora frodandomi, voi, la nazione tutta! (Ml 3, 9). Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre" (Mc 10, 19). Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto" (Lc 19, 8). "O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? (At 13, 10). Colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori (Rm 1, 29).

E il nostro appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né abbiano usato frode alcuna (1Ts 2, 3). Deposta dunque ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza (1Pt 2, 1). Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città (Dt 24, 14). Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba gli uomini sanguinari e fraudolenti: essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. Ma io, Signore, in te confido (Sal 54, 24). Non portare in casa qualsiasi persona, perché sono molte le insidie del fraudolento (Sir 11, 29).

I suoi profeti sono boriosi, uomini fraudolenti. I suoi sacerdoti profanano le cose sacre, violano la legge (Sof 3, 4). il resto d'Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti (Sof 3, 13). Maledetto il fraudolento che ha nel gregge un maschio, ne fa voto e poi mi sacrifica una bestia difettosa. Poiché io sono un re grande, dice il Signore degli Eserciti, e il mio nome è terribile fra le nazioni (Ml 1, 14). Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo (2Cor 11, 13). Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti (Gc 5, 4).

La frode è privare l’altro di ciò che è suo. Le modalità possono essere molteplici, varie, cambiano con i tempi. L’inganno rimane sempre.

Oggi le frodi ai danni di Dio e del prossimo sono veramente infinite. Le moderne tecnologie le hanno moltiplicate a dismisura. Non si contano più.

Se noi non possiamo proteggerci dalle frodi ad ogni livello, siamo però obbligati a non frodare ad ogni livello. Si subisce la frode, ma senza mai frodare.

La frode non appartiene all’uomo. Mai dovrà appartenere al discepolo di Gesù. Il cristiano è uno che dona. Mai potrà essere persona che prende.

10Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo – dice il Signore degli eserciti –, se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.

Ora il Signore chiede al suo popolo di metterlo alla prova. Li invita a portare ogni decima nella sua casa. Oggi. Vedranno cosa il Signore opererà per essi.



Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo – dice il Signore degli eserciti –, se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti. Loro osservano la Legge e Dio osserva la Legge.

Loro donano a Dio e Dio dona al suo popolo. Dio però non dona quanto essi hanno portato, dona moltiplicando all’infinito, aprendo le cataratte del cielo.

Non apre le cataratte solo perché la pioggia scenda e renda feconda la terra. Le apre per far scendere sul suo popolo benedizioni sovrabbondanti.

La stessa verità è annunziata dal profeta Aggeo a proposito della costruzione del tempio. Loro non curano la casa di Dio, Dio non cura la loro casa.



L’anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote.

«Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: “Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!”». Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria – dice il Signore. Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? – oracolo del Signore degli eserciti. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. Perciò su di voi i cieli hanno trattenuto la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull’olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni lavoro delle mani».

Zorobabele, figlio di Sealtièl, e Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore, loro Dio, e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore. Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse per incarico del Signore: «Io sono con voi, oracolo del Signore». E il Signore destò lo spirito di Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e di Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo, ed essi si mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese dell’anno secondo del re Dario (Ag 1,1-15).

Il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggeo fu rivolta questa parola del Signore: «Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi: Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore –, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti –, secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete. Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. L’argento è mio e mio è l’oro, oracolo del Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace». Oracolo del Signore degli eserciti.

Il ventiquattro del nono mese, nel secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Aggeo: «Dice il Signore degli eserciti: Domanda ai sacerdoti quello che dice la legge e chiedi loro: Se uno in un lembo del suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l’olio o qualunque altro cibo, questo verrà consacrato?». «No», risposero i sacerdoti. Aggeo soggiunse: «Se uno che è contaminato per il contatto di un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa impura?». «Sì, è impura», risposero i sacerdoti. Riprese Aggeo: «Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me – oracolo del Signore – e tale è ogni lavoro delle loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è impuro.

Ora pensate, da oggi e per l’avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore, come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n’erano dieci; si andava ad attingere a un tino da cinquanta misure e ce n’erano venti. Vi ho colpiti con la ruggine, il carbonchio e la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me. Oracolo del Signore. Considerate bene da oggi in poi, dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore: ebbene, manca ancora grano nei granai? La vite, il fico, il melograno, l’olivo non hanno dato i loro frutti? Da oggi in poi vi benedirò!».

Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: «Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra, abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro cavalieri: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io ti prenderò, Zorobabele, figlio di Sealtièl, mio servo – oracolo del Signore – e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto». Oracolo del Signore degli eserciti (Ag 2,1-23).

Quando il Signore è servito con amore, Lui serve con amore. Quando al Signore si dona, Lui dona. L’uomo onora Dio e Dio onora l’uomo.


PROVA


Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna (Gen 2, 25). Allora Sara rise dentro di sé e disse: "Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!" (Gen 18, 12). Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!" (Gen 22, 1). In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane (Gen 42, 15).

Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!" (Gen 42, 16). Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova (Es 15, 25). Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no (Es 16, 4). Il popolo protestò contro Mosè: "Dateci acqua da bere!". Mosè disse loro: "Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?" (Es 17, 2).

Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: "Il Signore è in mezzo a noi sì o no?" (Es 17, 7). Mosè disse al popolo: "Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore vi sia sempre presente e non pecchiate" (Es 20, 20). Tutti quegli uomini che hanno visto la mia gloria e i prodigi compiuti da me in Egitto e nel deserto e tuttavia mi hanno messo alla prova già dieci volte e non hanno obbedito alla mia voce (Nm 14, 22).

Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi (Dt 8, 2). Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore (Dt 8, 3). Che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo avvenire (Dt 8, 16)..

Tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima (Dt 13, 4). La donna più raffinata e delicata tra di voi, che per delicatezza e raffinatezza non si sarebbe provata a posare in terra la pianta del piede, guarderà di malocchio il proprio marito, il figlio e la figlia (Dt 28, 56). Per Levi disse: "Dá a Levi i tuoi Tummim e i tuoi Urim all'uomo a te fedele, che hai messo alla prova a Massa, per cui hai litigato presso le acque di Meriba (Dt 33, 8). Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se cammineranno o no sulla via del Signore, come fecero i loro padri" (Gdc 2, 22).

Queste sono le nazioni che il Signore risparmiò allo scopo di mettere alla prova Israele per mezzo loro, cioè quanti non avevano visto le guerre di Canaan (Gdc 3, 1). Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova per vedere se Israele avrebbe obbedito ai comandi, che il Signore aveva dati ai loro padri per mezzo di Mosè (Gdc 3, 4). Gedeone disse a Dio: "Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno" (Gdc 6, 39).

Ora annunzia davanti a tutto il popolo: Chiunque ha paura e trema, torni indietro". Gedeone li mise così alla prova. Tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo e ne rimasero diecimila (Gdc 7, 3). Il Signore disse a Gedeone: "La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua e te li metterò alla prova. Quegli del quale ti dirò: Questi venga con te, verrà; e quegli del quale ti dirò: Questi non venga con te, non verrà" (Gdc 7, 4). Poi Davide cinse la spada di lui sopra l'armatura, ma cercò invano di camminare, perchè non aveva mai provato. Allora Davide disse a Saul: "Non posso camminare con tutto questo, perchè non sono abituato". E Davide se ne liberò (1Sam 17, 39). Davide gli disse allora: "Come non hai provato timore nello stendere la mano per uccidere il consacrato del Signore?" (2Sam 1, 14).

Se uno qualunque oppure tutto Israele tuo popolo, dopo avere provato il rimorso nel cuore, ti prega o supplica con le mani tese verso questo tempio (1Re 8, 38). La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne per metterlo alla prova con enigmi (1Re 10, 1). E ne diede una prova, dicendo: "Questa è la prova che il Signore parla: ecco l'altare si spaccherà e si spanderà la cenere che vi è sopra" (1Re 13, 3). Ogni preghiera e ogni supplica fatta da un individuo o da tutto il tuo popolo Israele, in seguito alla prova del castigo e del dolore, con le mani tese verso questo tempio (2Cr 6, 29).

La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova mediante enigmi. Arrivò con un corteo molto numeroso e con cammelli carichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli disse quanto aveva in mente (2Cr 9, 1). Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l'abbandonò per metterlo alla prova e conoscerne completamente il cuore (2Cr 32, 31). Agisci pure ora come meglio ti piace; dá ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. I rimproveri che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia tolto da questa prova; fa’ che io parta verso l'eterno soggiorno; Signore, non distogliere da me il volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare!" (Tb 3, 6).

Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede (Tb 12, 13). Certo, voi volete mettere alla prova il Signore onnipotente, ma non ci capirete niente, né ora né mai (Gdt 8, 13). Oltre tutto ringraziamo il Signore Dio nostro che ci mette alla prova, come ha già fatto con i nostri padri (Gdt 8, 25). Dá a tutto il tuo popolo e ad ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza e non c'è altri fuori di te, che possa proteggere la stirpe d'Israele" (Gdt 9, 14). Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero (1Mac 9, 22). Il re avanzava con barbari sentimenti e con l'intenzione di far provare ai Giudei trattamenti peggiori di quelli che avevano subiti sotto suo padre (2Mac 13, 9).

Mentre tutti erano in attesa della prova imminente e i nemici già avevano cominciato ad attaccare e l'esercito era in ordine di battaglia e gli elefanti erano piazzati in posizione opportuna e la cavalleria schierata ai lati (2Mac 15, 20). Che hanno di offensivo le giuste parole? Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi? (Gb 6, 25). E lo scruti ogni mattina e ad ogni istante lo metti alla prova? (Gb 7, 18). Poiché egli conosce la mia condotta, se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco (Gb 23, 10). l'alba è per tutti loro come spettro di morte; quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo (Gb 24, 17).

Bada di non volgerti all'iniquità, poiché per questo sei stato provato dalla miseria (Gb 36, 21). Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, provami al fuoco, non troverai malizia. La mia bocca non si è resa colpevole (Sal 16, 3). La via di Dio è diritta, la parola del Signore è provata al fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia (Sal 17, 31). Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe (Sal 19, 2). Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente (Sal 25, 2). Mi mettono alla prova, scherno su scherno, contro di me digrignano i denti (Sal 34, 16).

Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai passati al crogiuolo, come l'argento (Sal 65, 10). Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: mi darai ancora vita, mi farai risalire dagli abissi della terra (Sal 70, 20). Hai gridato a me nell'angoscia e io ti ho liberato, avvolto nella nube ti ho dato risposta, ti ho messo alla prova alle acque di Meriba (Sal 80, 8). Dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Sal 94, 9). Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte (Sal 117, 18). Ho visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo, perché non custodiscono la tua parola (Sal 118, 158). Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri (Sal 138, 23).

Anche fra il riso il cuore prova dolore e la gioia può finire in pena (Pr 14, 13). Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro, ma chi prova i cuori è il Signore (Pr 17, 3). Io ho detto in cuor mio: "Vieni, dunque, ti voglio mettere alla prova con la gioia: Gusta il piacere!". Ma ecco anche questo è vanità (Qo 2, 1). Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie (Qo 3, 18). Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio (Qo 8, 5). Poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui (Qo 8, 12).

I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio; l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti (Sap 1, 3). Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione (Sap 2, 19). Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé (Sap 3, 5). Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia, compresero quali tormenti avevan sofferto gli empi, giudicati nella collera (Sap 11, 9). Perché tu provasti gli uni come un padre che corregge, mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna (Sap 11, 10). La prova della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu strage di molti; ma l'ira non durò a lungo (Sap 18, 20).

Perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore (Sir 2, 5). Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui, e lo abbia provato con i suoi decreti (Sir 4, 17). Se intendi farti un amico, mettilo alla prova; e non fidarti subito di lui (Sir 6, 7). Per lui peserà come una pietra di prova, non tarderà a gettarla via (Sir 6, 21). Con la sua molta loquacità ti metterà alla prova e quasi sorridendo ti esaminerà (Sir 13, 12). La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione (Sir 27, 5). Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini (Sir 27, 7). Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore (Sir 30, 5).

Chi ha subìto la prova, risultando perfetto? Sarà un titolo di gloria per lui. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? (Sir 31, 10). La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti (Sir 31, 26). Un uomo assennato non trascura l'avvertimento, quello empio e superbo non prova alcun timore (Sir 32, 18). Figlio, nella tua vita prova te stesso, vedi quanto ti nuoce e non concedertelo (Sir 37, 27). Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose (Sir 41, 16).

Egli custodì la legge dell'Altissimo, con lui entrò in alleanza. Stabilì questa alleanza nella propria carne e nella prova fu trovato fedele (Sir 44, 20). Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato; a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione (Is 26, 16). L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli - macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, anche quando il povero può provare il suo diritto (Is 32, 7). Ecco, ti ho purificato per me come argento, ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione (Is 48, 10). E' cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto (Is 53, 2).

Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore (Is 54, 1). Prima di provare i dolori, ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio (Is 66, 7). Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri" (Ger 44, 10). Moab prova vergogna, è in rovina; urlate, gridate, annunziate sull'Arnon che Moab è devastato (Ger 48, 20).

Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira (Lam 3, 1). Coraggio, figli, gridate a Dio, poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati (Bar 4, 27). Perché è una prova: che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse Parola del Signore Dio (Ez 21, 18). "Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua (Dn 1, 12). Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni (Dn 1, 14). Farò passare questo terzo per il fuoco e lo purificherò come si purifica l'argento; lo proverò come si prova l'oro. Invocherà il mio nome e io l'ascolterò; dirò: "Questo è il mio popolo". Esso dirà: "Il Signore è il mio Dio" (Zc 13, 9). Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo, - dice il Signore degli Eserciti - se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti (Ml 3, 10).

Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia (Mt 2, 10). I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo (Mt 16, 1). Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?" (Mt 19, 3). E uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova (Mt 22, 35). E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia (Mt 26, 37). Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova (Mc 8, 11). E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: "E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?" (Mc 10, 2).

Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?" (Lc 10, 25). Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo (Lc 11, 16). Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato (Lc 14, 19). Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare (Gv 6, 6). Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra (Gv 8, 6). Ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori" (At 14, 17).

Poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti" (At 17, 31). Alcuni esorcisti ambulanti giudei si provarono a invocare anch'essi il nome del Signore Gesù sopra quanti avevano spiriti cattivi, dicendo: "Vi scongiuro per quel Gesù che Paolo predica" (At 19, 13). E non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano (At 24, 13). Appena giunse, lo attorniarono i Giudei discesi da Gerusalemme, imputandogli numerose e gravi colpe, senza però riuscire a provarle (At 25, 7). E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata (Rm 5, 3). E la virtù provata la speranza (Rm 5, 4).

Salutate Apelle che ha dato buona prova in Cristo. Salutate i familiari di Aristòbulo (Rm 16, 10). Non mettiamo alla prova il Signore, come fecero alcuni di essi, e caddero vittime dei serpenti (1Cor 10, 9). E anche per questo vi ho scritto, per vedere alla prova se siete effettivamente obbedienti in tutto (2Cor 2, 9). Nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità (2Cor 8, 2). Non dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri (2Cor 8, 8).

Date dunque a loro la prova del vostro affetto e della legittimità del nostro vanto per voi davanti a tutte le Chiese (2Cor 8, 24). A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti (2Cor 9, 13). Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli (2Cor 12, 12). Dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi (2Cor 13, 3). Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi! (2Cor 13, 5). Noi preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi restiamo come senza prova (2Cor 13, 7). E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4, 6).

E quella che nella mia carne era per voi una prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al contrario mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù (Gal 4, 14). Ma voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il vangelo con me, come un figlio serve il padre (Fil 2, 22). Ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma vi mancava l'occasione (Fil 4, 10). Ma, come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori (1Ts 2, 4).

Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio (1Tm 3, 10). Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova (Eb 2, 18). Dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant'anni le mie opere (Eb 3, 9). Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come a somiglianza di noi, escluso il peccato (Eb 4, 15). La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono (Eb 11, 1). Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio (Eb 11, 17).

Sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza (Gc 1, 3). Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano (Gc 1, 12). Perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo (1Pt 1, 7). Carissimi, non siate sorpresi per l'incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano (1Pt 4, 12). Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio (2Pt 2, 9).

Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo (1Gv 4, 1). Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova - quelli che si dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi (Ap 2, 2). Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita (Ap 2, 10). Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra (Ap 3, 10).

O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi? (Dt 4, 34). Ricordati delle grandi prove che hai viste con gli occhi, dei segni, dei prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire; così farà il Signore tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai timore (Dt 7, 19). Le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi prodigi (Dt 29, 2). Dopo questi fatti e queste prove di fedeltà, ci fu l'invasione di Sennàcherib re d'Assiria. Penetrato in Giuda, assediò le città fortificate per forzarne le mura (2Cr 32, 1).

Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di Làbano suo zio materno (Gdt 8, 26). Anche io, come già i miei fratelli, sacrifico il corpo e la vita per le patrie leggi, supplicando Dio che presto si mostri placato al suo popolo e che tu fra dure prove e flagelli debba confessare che egli solo è Dio (2Mac 7, 37). Non avete interrogato quelli che viaggiano? Non potete negare le loro prove (Gb 21, 29). Hai inflitto al tuo popolo dure prove, ci hai fatto bere vino da vertigini (Sal 59, 5). Canto delle ascensioni. Ricordati, Signore, di Davide, di tutte le sue prove (Sal 131, 1).

Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza (Sir 34, 10). Presentate la vostra causa, dice il Signore, portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe (Is 41, 21). Manifestate e portate le prove, consigliatevi pure insieme! Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo e predetto ciò fin da allora? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me (Is 45, 21). Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove (Lc 22, 28).

Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio (At 1, 3). Ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e tra le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei (At 20, 19). Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove (Ef 6, 13). Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove (Gc 1, 2). Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po’ di tempo afflitti da varie prove (1Pt 1, 6).

La prova sempre va inserita nel patto dell’alleanza. Il Signore ha promesso ogni benedizione per chi osserva la sua Legge. Lo ha promesso e lo farà.



Ma anche ha promesso ogni maledizione per i trasgressori della sua Legge. Lo ha promesso e sempre lo ha fatto. È verità annunziata dalla Parola di Dio.

Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nella vostra terra vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore, vostro Dio.

Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.

Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, io vi darò le piogge al loro tempo, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; mangerete il vostro pane a sazietà e abiterete al sicuro nella vostra terra.

Io stabilirò la pace nella terra e, quando vi coricherete, nulla vi turberà. Farò sparire dalla terra le bestie nocive e la spada non passerà sui vostri territori. Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada.

Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete disfarvi del raccolto vecchio per far posto al nuovo.

Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò. Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta.

Ma se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi, se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, ecco come io vi tratterò: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano le vostre sementi: le mangeranno i vostri nemici. Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.

Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come bronzo. Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti.

Se vi opporrete a me e non mi vorrete ascoltare, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte.

Se, nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, anch’io mi opporrò a voi e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. Quando io avrò tolto il sostegno del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno e il pane che esse porteranno sarà razionato: mangerete, ma non vi sazierete.

Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, anch’io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. Devasterò le vostre alture, distruggerò i vostri altari per l’incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e vi detesterò. Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. Devasterò io stesso la terra, e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e sguainerò la spada dietro di voi; la vostra terra sarà desolata e le vostre città saranno deserte.

Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo della desolazione, mentre voi resterete nella terra dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l’abitavate.

A quelli che tra voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione nei territori dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. Cadranno uno sopra l’altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. Perirete fra le nazioni: la terra dei vostri nemici vi divorerà.

Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro. Dovranno confessare la loro colpa e la colpa dei loro padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; perciò anch’io mi sono opposto a loro e li ho deportati nella terra dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e sconteranno la loro colpa. E io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell’alleanza con Isacco e dell’alleanza con Abramo, e mi ricorderò della terra. Quando dunque la terra sarà abbandonata da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserta, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi.

Nonostante tutto questo, quando saranno nella terra dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di loro fino al punto di annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro, poiché io sono il Signore, loro Dio; ma mi ricorderò in loro favore dell’alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dalla terra d’Egitto davanti alle nazioni, per essere loro Dio. Io sono il Signore”».

Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè (Lev 16,1-46).

Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.

Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. Il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli.

Ma se non obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti colpiranno tutte queste maledizioni: sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. Maledetto sarà il frutto del tuo grembo e il frutto del tuo suolo, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvagie, per avermi abbandonato. Il Signore ti attaccherà la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese in cui stai per entrare per prenderne possesso. Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l’infiammazione, con l’arsura, con la siccità, con il carbonchio e con la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito. Il cielo sarà di bronzo sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro. Il Signore darà come pioggia alla tua terra sabbia e polvere, che scenderanno dal cielo su di te, finché tu sia distrutto. Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro. Diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra. Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e degli animali della terra e nessuno li scaccerà.

Il Signore ti colpirà con le ulcere d’Egitto, con bubboni, scabbia e pruriti, da cui non potrai guarire. Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia, così che andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non riuscirai nelle tue imprese, sarai ogni giorno oppresso e spogliato e nessuno ti aiuterà. Ti fidanzerai con una donna e un altro la possederà. Costruirai una casa, ma non vi abiterai. Pianterai una vigna e non ne potrai cogliere i primi frutti. Il tuo bue sarà ammazzato sotto i tuoi occhi e tu non ne mangerai. Il tuo asino ti sarà portato via in tua presenza e non tornerà più a te. Il tuo gregge sarà dato ai tuoi nemici e nessuno ti aiuterà. I tuoi figli e le tue figlie saranno consegnati a un popolo straniero, mentre i tuoi occhi vedranno e languiranno di pianto per loro ogni giorno, ma niente potrà fare la tua mano. Un popolo che tu non conosci mangerà il frutto del tuo suolo e di tutta la tua fatica. Sarai oppresso e schiacciato ogni giorno. Diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere. Il Signore ti colpirà alle ginocchia e alle cosce con un’ulcera maligna, dalla quale non potrai guarire. Ti colpirà dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. Il Signore deporterà te e il re, che ti sarai costituito, in una nazione che né tu né i tuoi padri avete conosciuto. Là servirai dèi stranieri, dèi di legno e di pietra. Diventerai oggetto di stupore, di motteggio e di scherno per tutti i popoli fra i quali il Signore ti avrà condotto.

Porterai molta semente al campo e raccoglierai poco, perché la locusta la divorerà. Pianterai vigne e le coltiverai, ma non berrai vino né coglierai uva, perché il verme le roderà. Avrai oliveti in tutta la tua terra, ma non ti ungerai di olio, perché le tue olive cadranno immature. Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché andranno in prigionia. Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saranno preda di un esercito d’insetti. Il forestiero che sarà in mezzo a te si innalzerà sempre più sopra di te e tu scenderai sempre più in basso. Egli farà un prestito a te e tu non lo farai a lui. Egli sarà in testa e tu in coda.

Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato. Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio.

Poiché non avrai servito il Signore, tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all’abbondanza di ogni cosa, servirai i tuoi nemici, che il Signore manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa. Essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché non ti abbiano distrutto.

Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione che si slancia a volo come l’aquila: una nazione della quale non capirai la lingua, una nazione dall’aspetto feroce, che non avrà riguardo per il vecchio né avrà compassione del fanciullo. Mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue pecore, finché ti avrà fatto perire. Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutta la tua terra cadano le mura alte e fortificate, nelle quali avrai riposto la fiducia. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutta la terra che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato. Durante l’assedio e l’angoscia alla quale ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le carni dei tuoi figli e delle tue figlie che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato. L’uomo più raffinato e più delicato tra voi guarderà di malocchio il suo fratello e la donna del suo seno e il resto dei suoi figli che ancora sopravvivono, per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli, delle quali si ciberà, perché non gli sarà rimasto più nulla durante l’assedio e l’angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città. La donna più raffinata e delicata tra voi, che per delicatezza e raffinatezza non avrebbe mai provato a posare in terra la pianta del piede, guarderà di malocchio l'uomo del suo seno, il figlio e la figlia, e si ciberà di nascosto di quanto esce dai suoi fianchi e dei bambini che partorirà, mancando di tutto durante l’assedio e l’angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città.

Se non cercherai di eseguire tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e terribile del Signore, tuo Dio, allora il Signore colpirà te e i tuoi discendenti con flagelli prodigiosi: flagelli grandi e duraturi, malattie maligne e ostinate. Farà tornare su di te le infermità dell’Egitto, delle quali tu avevi paura, e si attaccheranno a te. Anche ogni altra malattia e ogni altro flagello, che non sta scritto nel libro di questa legge, il Signore manderà contro di te, finché tu non sia distrutto. Voi rimarrete in pochi uomini, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai obbedito alla voce del Signore, tuo Dio. Come il Signore gioiva a vostro riguardo nel beneficarvi e moltiplicarvi, così il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi. Sarete strappati dal paese in cui stai per entrare per prenderne possesso. Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità all’altra della terra. Là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, dèi di legno e di pietra. Fra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi. Là il Signore ti darà un cuore trepidante, languore di occhi e animo sgomento. La tua vita ti starà dinanzi come sospesa a un filo. Proverai spavento notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita. Alla mattina dirai: “Se fosse sera!” e alla sera dirai: “Se fosse mattina!”, a causa dello spavento che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno. Il Signore ti farà tornare in Egitto su navi, per una via della quale ti ho detto: “Non dovrete più rivederla!”. E là vi metterete in vendita ai vostri nemici come schiavi e schiave, ma nessuno vi acquisterà».

Queste sono le parole dell’alleanza che il Signore ordinò a Mosè di stabilire con gli Israeliti nella terra di Moab, oltre l’alleanza che aveva stabilito con loro sull’Oreb (Dt 28,1-69).

Il popolo è nella maledizione, manca di ogni cosa per vivere. Questo è il frutto della trasgressione della Legge delle decime e delle primizie.

Cosa chiede Dio al popolo. Sei nella maledizione perché sei fuori della Legge. Mettimi alla prova. Entra nella Legge e sarai nella benedizione.

Naturalmente siamo nell’Antico Testamento. Con il Nuovo Testamento entriamo nella Legge delle Beatitudini. Cambia ogni parametro antico.

Con le Beatitudini si entra nella novità e nella perfezione assoluta. Ogni beatitudine esige un’obbedienza e produce un suo particolare frutto.

Ora le “regole di ingaggio o di alleanza” con il Signore non sono più le vecchie regole. Sono le nuovissime date a noi da Gesù Signore.

La nostra regola è il Discorso della Montagna vissuto in ogni sua Parola. Noi ci siamo obbligati ad obbedire a questa Legge e secondo essa Dio opererà.

11Terrò indietro gli insetti divoratori, perché non vi distruggano i frutti della terra e la vite non sia sterile nel campo, dice il Signore degli eserciti.

Il popolo si impegna a non frodare più il Signore, portando al tempio decime e primizie secondo la Legge. Il Signore si impegna a benedire i raccolti.



Terrò indietro gli insetti divoratori, perché non vi distruggano i frutti della terra e la vite non sia sterile nel campo, dice il Signore degli eserciti.

Bastano pochi insetti divoratori e il raccolto va in malora. Il Signore si impegna a tenere lontano dalla loro terra gli insetti che divorano e distruggono.

Senza questi insetti i frutti della terra saranno copiosi. Anche la vita è protetta dal Signore. Essa non sarà più sterile. Produrrà ricchi grappoli.

Chi promette queste cose è il Signore degli eserciti, il Dio Onnipotente e Santo, il quale, quando dice una parola, sempre la porta a compimento.

L’impegno di Dio è però condizionato dall’impegno del suo popolo. Il popolo si impegna a rispettare la Legge e il Signore si impegna a benedire i raccolti.

Il Signore manifesterà al suo popolo tutta la potenza della sua benedizione. È questa la prova che Lui darà se loro rispetteranno la Legge delle decime.



12Felici vi diranno tutte le genti, perché sarete una terra di delizie, dice il Signore degli eserciti.

Altra benedizione da parte del Signore. Tutte le genti, vedendo l’abbondanza di ogni bene che regna nella loro terra, diranno felici i figli di Giacobbe.



Felici vi diranno tutte le genti, perché sarete una terra di delizie, dice il Signore degli eserciti. Non solo il popolo del Signore constaterà la benedizione di Dio.

La constateranno anche tutte le genti. Essi vedranno e confesseranno che questa non è opera del popolo, ma del suo Dio e Signore.



Questa verità già il Signore l’aveva annunziata per mezzo di Mosè, quando il popolo era ancora nel deserto. Nella fedeltà di Israele il mondo vede Dio.

Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. I vostri occhi videro ciò che il Signore fece a Baal-Peor: come il Signore, tuo Dio, abbia sterminato in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor; ma voi che vi manteneste fedeli al Signore, vostro Dio, siete oggi tutti in vita. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?

Ma bada a te e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Il giorno in cui sei comparso davanti al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il Signore mi disse: “Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi per tutti i giorni della loro vita sulla terra, e le insegnino ai loro figli”. Voi vi avvicinaste e vi fermaste ai piedi del monte; il monte ardeva, con il fuoco che si innalzava fino alla sommità del cielo, fra tenebre, nuvole e oscurità. Il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il suono delle parole ma non vedevate alcuna figura: vi era soltanto una voce. Egli vi annunciò la sua alleanza, che vi comandò di osservare, cioè le dieci parole, e le scrisse su due tavole di pietra. In quella circostanza il Signore mi ordinò di insegnarvi leggi e norme, perché voi le metteste in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso.

State bene in guardia per la vostra vita: poiché non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull’Oreb dal fuoco, non vi corrompete, dunque, e non fatevi l’immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o di femmina, la figura di qualunque animale che è sopra la terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra. Quando alzi gli occhi al cielo e vedi il sole, la luna, le stelle e tutto l’esercito del cielo, tu non lasciarti indurre a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore, tuo Dio, ha dato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. Voi, invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di ferro, dall’Egitto, perché foste per lui come popolo di sua proprietà, quale oggi siete.

Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei attraversato il Giordano e non sarei entrato nella buona terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità. Difatti io morirò in questa terra, senza attraversare il Giordano; ma voi lo attraverserete e possederete quella buona terra.

Guardatevi dal dimenticare l’alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando, perché il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso. Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nella terra, se vi corromperete, se vi farete un’immagine scolpita di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore, tuo Dio, per irritarlo, io chiamo oggi a testimone contro di voi il cielo e la terra: voi certo scomparirete presto dalla terra in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati. Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete che un piccolo numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà. Là servirete a dèi fatti da mano d’uomo, di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano. Ma di là cercherai il Signore, tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l’anima. Nella tua disperazione tutte queste cose ti accadranno; negli ultimi giorni però tornerai al Signore, tuo Dio, e ascolterai la sua voce, poiché il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri.

Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi? Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n’è altri fuori di lui. Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole che venivano dal fuoco. Poiché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro discendenza dopo di loro e ti ha fatto uscire dall’Egitto con la sua presenza e con la sua grande potenza, scacciando dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, facendoti entrare nella loro terra e dandotene il possesso, com'è oggi. Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».

In quel tempo Mosè scelse tre città oltre il Giordano, a oriente, perché servissero di asilo all’omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima, perché potesse aver salva la vita rifugiandosi in una di quelle città. Esse furono Beser, nel deserto, sull’altopiano, per i Rubeniti, Ramot in Gàlaad, per i Gaditi, e Golan in Basan, per i Manassiti.

Questa è la legge che Mosè espose agli Israeliti. Queste sono le istruzioni, le leggi e le norme che Mosè diede agli Israeliti quando furono usciti dall’Egitto, oltre il Giordano, nella valle di fronte a Bet-Peor, nella terra di Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon, e che Mosè e gli Israeliti sconfissero quando furono usciti dall’Egitto. Essi avevano preso possesso della terra di lui e del paese di Og, re di Basan – due re Amorrei che stavano oltre il Giordano, a oriente –, da Aroèr, che è sulla riva del torrente Arnon, fino al monte Sirion, cioè l’Ermon, con tutta l’Araba oltre il Giordano, a oriente, fino al mare dell’Araba sotto le pendici del Pisga (Dt 4,1-49).

Quando il popolo è obbediente alla Legge del Signore, tutto il mondo lo vede e lo confessa. Rimane ammirato della differenza che vede e che riconosce.

Valeva per ieri, vale anche per oggi. Il mondo rimane sempre senza parole dinanzi ad un discepolo di Gesù che è fedele alla sua Parola.

La conversione del mondo a Cristo non avviene con le parole, ma con la fedeltà. Il mondo vede Dio nel cristiano e si converte al vero Dio.

Noi invece pensiamo che il mondo si converte sentendo parole. Le parole non convertono. Non convertono le opere. Converte la fedeltà al Vangelo.

Le opere del cristiano devono essere solo quelle dettate dalla Parola, secondo le modalità della Parola. È la somma fedeltà alla Parola che attrae a Cristo.



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