Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



Yüklə 1,47 Mb.
səhifə35/36
tarix11.07.2018
ölçüsü1,47 Mb.
#55045
1   ...   28   29   30   31   32   33   34   35   36

Appendici



22Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele.

Come si potrà evitare di essere gettati nel forno eterno del Signore, dove si brucia ma non ci si consuma? Prestando ogni fede alla Legge del Signore.



Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele. La Legge è quella data da Dio a Mosè.

Sono i dieci comandamenti, non solo, ma anche ogni altro statuto a lui dato, per il supremo bene del suo popolo. Sono la Legge, i precetti, le norme.

Osservando con perfetta obbedienza la Legge data a Mosè, si è capaci anche di comprendere le ulteriori parole date da Dio per mezzo dei profeti.

Quando le ulteriori parole di Dio non si accettano, si rifiutano, è segno che non si è neanche nelle prime parole, nella Legge data a Mosè presso l’Oreb.

Questa verità è chiaramente manifestata da Gesù ai Giudei. Essi non conoscono Gesù, perché non conoscono Mosè. Non sanno chi lui sia.

In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.

Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.

Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?

Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?» (Gv 5,24-47).

Chi vuole entrare nella conoscenza della Scrittura deve osservare la Legge dei Comandamenti. Fuori dei Comandamenti non c’è comprensione.

Se la Scrittura viene annullata, così come insegna Gesù Signore, è perché si sono annullati nel cuore i Comandamenti della Legge di Dio.

23Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore:

Questa profezia sulla venuta di Elia è ricordata nel Libro del Siracide, ma è spiegata in modo divino dall’Angelo Gabriele a Zaccaria nel tempio.

Anche Gesù rivela con parole chiare che Elia è venuto “in Giovanni il Battista”. Non certo per risurrezione, né per incarnazione del suo spirito in lui.

Sappiamo che in Giovanni ha operato non lo spirito di Elia, ma lo Spirito Santo, con ogni fermezza e fortezza, nella pienezza della verità della Parola.



Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: Sono due i giorni del Signore. Il primo è il giorno del Messia.

Il secondo giorno è la venuta di Cristo Gesù sulle nubi del cielo, rivestito della sua gloria, per il giudizio universale o finale.



Nel Vangelo, secondo la rivelazione sia dell’Angelo Gabriele che di Gesù, Elia viene con il suo spirito in Giovanni per preparare i cuori ad accogliere il Messia.

Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo (Sir 48,1-11).

Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccaria disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo» (Lc 1,8-20).

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,39-45).

«Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1, 68-79).

ELIA


E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire (Mt 11, 14). Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti" (Mt 16, 14). Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui (Mt 17, 3). Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia" (Mt 17, 4).

Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?" (Mt 17, 10). Ed egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa (Mt 17, 11). Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro" (Mt 17, 12). Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Costui chiama Elia" (Mt 27, 47).

Gli altri dicevano: "Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!" (Mt 27, 49). Altri invece dicevano: "E' Elia"; altri dicevano ancora: "E' un profeta, come uno dei profeti" (Mc 6, 15). Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti" (Mc 8, 28). E apparve loro Elia con Mosè, che discorrevano con Gesù (Mc 9, 4). Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!" (Mc 9, 5). E lo interrogarono: "Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?" (Mc 9, 11). Egli rispose loro: "Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato (Mc 9, 12).

Orbene, io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui" (Mc 9, 13). Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: "Ecco, chiama Elia!" (Mc 15, 35). Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce" (Mc 15, 36). Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto" (Lc 1, 17).

Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese (Lc 4, 25). Ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone (Lc 4, 26). Altri: "E' apparso Elia", e altri ancora: "E' risorto uno degli antichi profeti" (Lc 9, 8). Essi risposero: "Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto" (Lc 9, 19).

Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia (Lc 9, 30). Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quel che diceva (Lc 9, 33). Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No" (Gv 1, 21). Lo interrogarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?" (Gv 1, 25).

Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele? (Rm 11, 2). Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi (Gc 5, 17).

Noi sappiamo che nella rivelazione biblica – ed è verità antropologica immutabile – non esiste reincarnazione. La vita si vive una volta sola.

Chi è allora che dona continuità, progresso, elevazione all’opera di Dio? Cosa è che accomuna tutti i servi del Signore lungo tutto il corso della storia.

Tutti i servi del Signore sono accomunati dallo Spirito Santo che si posa su di essi. Lo Spirito è uno. I servi del Signore sono molti.

In ogni servo del Signore agisce ed opera lo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che si posa su Giovanni il Battista e lo rende simile ad Elia.

Qual era la caratteristica dello Spirito di Elia? Era la sua fermezza nella lotta contro l’idolatria, l’immoralità, i falsi profeti che infestavano il popolo di Dio.

Giovanni il Battista viene ed opera con la stessa fermezza, non avendo paura di nessuno. Neanche del re Erode ha paura e nemmeno di scribi e farisei.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile» (Mt 3,7-12).

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti! (Mt 11,7-15).

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».

Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta (Mt 14,1-5).

Lo Spirito Santo è dato a Giovanni fin dal grembo di sua madre e da quell’istante sempre è stato nel suo cuore, preparandolo alla grande missione.



24egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio.

Qual è la missione di Giovanni il Battista? Andare avanti al Signore, predicare la conversione e il perdono dei peccati, preparando i cuori ad accogliere Gesù.

Quando il cuore dei padri si convertirà verso i figli e quando il cuore dei figli si convertirà verso i padri? Quando ci si converte tutti alla Parola del Signore.

Perché è necessario convertirsi alla Parola del Signore? Perché se il Signore viene e ci trova fuori della Parola, non ci sarà vita per noi.



Il Signore parla di sterminio. Noi conosciamo la legge dello sterminio. Tutto ciò che aveva alito di vita veniva ucciso e ogni altra cosa distrutta.

STERMINIO


Il Signore disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti" (Gen 6, 7). Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto" (Gen 7, 4). Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra: dagli uomini, agli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell'arca (Gen 7, 23). Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? (Gen 18, 23).

Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d'Egitto (Es 12, 13). Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire (Es 12, 23). Colui che offre un sacrificio agli dei, oltre al solo Signore, sarà votato allo sterminio (Es 22, 19). Và pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice" (Es 33, 3).

Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti" (Es 33, 5). Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte (Lv 26, 22). Ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote (Lv 27, 21).

Nondimeno quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore (Lv 27, 28). Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte (Lv 27, 29). Quanto sarà consacrato per voto di sterminio in Israele sarà tuo (Nm 18, 14). Chiunque avrà toccato un cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si sarà purificato, avrà profanato la Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; ha ancora addosso l'immondezza (Nm 19, 13).

Allora Israele fece un voto al Signore e disse: "Se tu mi metti nelle mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio" (Nm 21, 2). Il Signore ascoltò la voce di Israele e gli mise nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma (Nm 21, 3). "Pincas, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli Israeliti, perché egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti (Nm 25, 11). Anche la mano del Signore era stata contro di loro, per sterminarli dall'accampamento finché fossero annientati (Dt 2, 15).

In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini; non vi lasciammo alcun superstite (Dt 2, 34). Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto di Sicon, re di Chesbon: votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini (Dt 3, 6). Io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra: voi certo perirete, scomparendo dal paese di cui state per prendere possesso oltre il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati (Dt 4, 26). Quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia (Dt 7, 2).

Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non servire i loro dei, perché ciò è una trappola per te (Dt 7, 16). Non introdurrai quest'abominio in casa tua, perché sarai come esso votato allo sterminio; lo detesterai e lo avrai in abominio, perché è votato allo sterminio (Dt 7, 26). Allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame (Dt 13, 16). Nulla di ciò che sarà votato allo sterminio si attaccherà alle tue mani, perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia pietà di te e ti moltiplichi come ha giurato ai tuoi padri (Dt 13, 18).

Ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare (Dt 20, 17). Perchè abbiamo sentito come il Signore ha prosciugato le acque del Mare Rosso davanti a voi, alla vostra uscita dall'Egitto e come avete trattato i due re Amorrei, che erano oltre il Giordano, Sicon ed Og, da voi votati allo sterminio (Gs 2, 10). La città con quanto vi è in essa sarà votata allo sterminio per il Signore; soltanto Raab, la prostituta, vivrà e chiunque è con lei nella casa, perchè ha nascosto i messaggeri che noi avevamo inviati (Gs 6, 17).

Solo guardatevi da ciò che è votato allo sterminio, perchè, mentre eseguite la distruzione, non prendiate qualche cosa di ciò che è votato allo sterminio e rendiate così votato allo sterminio l'accampamento di Israele e gli portiate disgrazia (Gs 6, 18). Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino (Gs 6, 21). Gli Israeliti si resero colpevoli di violazione quanto allo sterminio: Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerach, della tribù di Giuda, si impadronì di quanto era votato allo sterminio e allora la collera del Signore si accese contro gli Israeliti (Gs 7, 1). Israele ha peccato. Essi hanno trasgredito l'alleanza che avevo loro prescritto e hanno preso ciò che era votato allo sterminio: hanno rubato, hanno dissimulato e messo nei loro sacchi! (Gs 7, 11).

Gli Israeliti non potranno resistere ai loro nemici, volteranno le spalle ai loro nemici, perchè sono incorsi nello sterminio. Non sarò più con voi, se non eliminerete da voi chi è incorso nello sterminio (Gs 7, 12). Orsù, santifica il popolo. Dirai: Santificatevi per domani, perchè dice il Signore, Dio di Israele: Uno votato allo sterminio è in mezzo a te, Israele; tu non potrai resistere ai tuoi nemici, finché non eliminerete da voi chi è votato allo sterminio (Gs 7, 13). colui che risulterà votato allo sterminio sarà bruciato dal fuoco con quanto è suo, perchè ha trasgredito l'alleanza del Signore e ha commesso un'infamia in Israele" (Gs 7, 15).

Giosuè non ritirò la mano, che brandiva il giavellotto, finché non ebbero votato allo sterminio tutti gli abitanti di Ai (Gs 8, 26). Risposero a Giosuè e dissero: "Era stato riferito ai tuoi servi quanto il Signore Dio tuo aveva ordinato a Mosè suo servo, di dare cioè a voi tutto il paese e di sterminare dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese; allora abbiamo avuto molto timore per le nostre vite a causa vostra e perciò facemmo tal cosa (Gs 9, 24). Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva votata allo sterminio, e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re e che gli abitanti di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro (Gs 10, 1).

Giosuè in quel giorno si impadronì di Makkeda, la passò a fil di spada con il suo re, votò allo sterminio loro e ogni essere vivente che era in essa, non lasciò un superstite e trattò il re di Makkeda come aveva trattato il re di Gerico (Gs 10, 28). In quel giorno la presero e la passarono a fil di spada e votarono allo sterminio, in quel giorno, ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Lachis (Gs 10, 35). La presero e la passarono a fil di spada con il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite; come aveva fatto ad Eglon, la votò allo sterminio con ogni essere vivente che era in essa (Gs 10, 37).

La prese con il suo re e tutti i suoi villaggi; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite. Trattò Debir e il suo re come aveva trattato Ebron e come aveva trattato Libna e il suo re (Gs 10, 39). Così Giosuè batté tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele (Gs 10, 40). Passò a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo allo sterminio; non lasciò nessuno vivo e appiccò il fuoco a Cazor (Gs 11, 11). Giosuè prese tutti quei re e le oro città, passandoli a fil di spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore (Gs 11, 12).

Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; solo passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a sterminarli; non lasciarono nessuno vivo (Gs 11, 14). Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a Mosè (Gs 11, 20). In quel tempo Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da tutte le montagne di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro città (Gs 11, 21).

Quando Acan figlio di Zerach commise un'infedeltà riguardo allo sterminio, non venne forse l'ira del Signore su tutta la comunità d'Israele sebbene fosse un individuo solo? Non dovette egli morire per la sua colpa?" (Gs 22, 20). Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come possesso per le vostre tribù, il paese delle nazioni che restano e di tutte quelle che ho sterminate, dal Giordano fino al Mar Mediterraneo, ad occidente (Gs 23, 4). Ma, come ogni buona parola che il Signore vostro Dio vi aveva detta è giunta a compimento per voi, così il Signore farà giungere a vostro danno tutte le sue parole di minaccia, finché vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro Dio, il Signore, vi ha dato (Gs 23, 15).

Poi Giuda marciò con Simeone suo fratello: sconfissero i Cananei che abitavano in Sefat, votarono allo sterminio la città, che fu chiamata Corma (Gdc 1, 17). La mano degli Israeliti si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché ebbero sterminato Iabin re di Canaan (Gdc 4, 24). Allora i figli di Beniamino uscirono e in quel giorno sterminarono ventiduemila Israeliti (Gdc 20, 21). I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Gàbaa contro di loro e sterminarono altri diciottomila uomini degli Israeliti, tutti atti a maneggiar la spada (Gdc 20, 25). Và dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini" (1Sam 15, 3).

Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio del bestiame minuto e grosso, gli animali grassi e gli agnelli, cioè tutto il meglio, e non vollero sterminarli; invece votarono allo sterminio tutto il bestiame scadente e patito (1Sam 15, 9). Disse Saul: "Li hanno condotti qui dagli Amaleciti, come il meglio del bestiame grosso e minuto, che il popolo ha risparmiato per sacrificarli al Signore, tuo Dio. Il resto l'abbiamo votato allo sterminio" (1Sam 15, 15). Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: Và, vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti (1Sam 15, 18). Saul insisté con Samuele: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag re di Amalek e ho sterminato gli Amaleciti (1Sam 15, 20).

Il popolo poi ha preso dal bottino pecore e armenti, primizie di ciò che è votato allo sterminio per sacrificare al Signore tuo Dio in Gàlgala" (1Sam 15, 21). Non ritirare mai la tua benevolenza dalla mia casa; quando il Signore avrà sterminato dalla terra ogni uomo nemico di Davide (1Sam 20, 15). Ora dunque mandate in fretta ad informare Davide e ditegli: Non passare la notte presso i guadi del deserto, ma passa subito dall'altra parte, perché non venga lo sterminio sul re e sulla gente che è con lui" (2Sam 17, 16). Allora il re chiamò i Gabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano del numero degli Israeliti, ma un resto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano giurato loro; Saul però, nel suo zelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di sterminarli (2Sam 21, 2).

Quelli risposero al re: "Di quell'uomo che ci ha distrutti e aveva fatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo in nessuna parte d'Israele (2Sam 21, 5). E cioè i discendenti rimasti dopo di loro nel paese, coloro che gli Israeliti non erano riusciti a sterminare, Salomone li costrinse ai lavori forzati, e tale è ancora la loro condizione (1Re 9, 21). Ioab e tutto Israele vi si erano fermati sei mesi per sterminare tutti i maschi di Edom (1Re 11, 16). Tale condotta costituì, per la casa di Geroboamo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla terra (1Re 13, 34). Attraverso il profeta Ieu figlio di Canani la parola del Signore fu rivolta a Baasa e alla sua casa. Dio condannò Baasa per tutto il male che aveva commesso agli occhi del Signore, irritandolo con le sue opere, tanto che la sua casa era diventata come quella di Geroboamo, e perché egli aveva sterminato quella famiglia (1Re 16, 7).

Non ti hanno forse riferito, mio signore, ciò che ho fatto quando Gezabele sterminava tutti i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? (1Re 18, 13). Costui gli disse: "Così dice il Signore: Perché hai lasciato andare libero quell'uomo da me votato allo sterminio, la tua vita pagherà per la sua, il tuo popolo per il suo popolo" (1Re 20, 42). Ecco ti farò piombare addosso una sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio, schiavo o libero in Israele (1Re 21, 21). Sedecìa, figlio di Chenaana, che si era fatte corna di ferro, affermava: "Dice il Signore: Con queste cozzerai contro gli Aramei fino al loro sterminio" (1Re 22, 11).

Atalia madre di Acazia, visto che era morto suo figlio, si propose di sterminare tutta la discendenza regale (2Re 11, 1). Quindi disse: "Apri la finestra verso oriente". Aperta che fu la finestra, Eliseo disse: "Tira!". Ioas tirò. Eliseo disse: "Freccia vittoriosa per il Signore, freccia vittoriosa su Aram. Tu sconfiggerai, fino allo sterminio, gli Aramei in Afek" (2Re 13, 17). L'uomo di Dio s'indignò contro di lui e disse: "Avresti dovuto colpire cinque o sei volte; allora avresti sconfitto l'Aram fino allo sterminio; ora, invece, sconfiggerai l'Aram solo tre volte" (2Re 13, 19).

Ecco, tu sai ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti? (2Re 19, 11). Fece ciò che è male agli occhi del Signore, imitando gli abomini delle popolazioni sterminate già dal Signore all'arrivo degli Israeliti (2Re 21, 2). Ma essi non ascoltarono. Manasse li spinse ad agire peggio delle popolazioni sterminate dal Signore alla venuta degli Israeliti (2Re 21, 9). Figli di Carmì: Acar, che provocò una disgrazia in Israele con la trasgressione dello sterminio (1Cr 2, 7).

Ma gli uomini di cui sono stati elencati i nomi, al tempo di Ezechia, re di Giuda, assalirono e sbaragliarono le tende di Cam e i Meuniti, che si trovavano là; li votarono allo sterminio, che è durato fino ad oggi, e ne occuparono il posto poiché era ricco di pascoli per i greggi (1Cr 4, 41). Fra tre anni di carestia, tre mesi di fuga per te di fronte ai tuoi avversari, sotto l'incubo della spada dei tuoi nemici, e tre giorni della spada del Signore con la peste che si diffonde sul paese e l'angelo del Signore che porta lo sterminio in tutto il territorio di Israele. Ora decidi che cosa io debba riferire a chi mi ha inviato" (1Cr 21, 12). Dio mandò un angelo in Gerusalemme per distruggerla. Ma, come questi stava distruggendola, il Signore volse lo sguardo e si astenne dal male minacciato. Egli disse all'angelo sterminatore: "Ora basta! Ritira la mano". L'angelo del Signore stava in piedi presso l'aia di Ornan il Gebuseo (1Cr 21, 15).

Vi sterminerò dal paese che vi ho concesso, e ripudierò questo tempio, che ho consacrato al mio nome, lo renderò la favola e l'oggetto di scherno di tutti i popoli (2Cr 7, 20). Cioè i loro discendenti, sopravvissuti dopo di loro nel paese, quanti non erano stati sterminati dagli Israeliti, Salomone li rese tributari, come lo sono fino ad oggi (2Cr 8, 8). Gli Ammoniti e i Moabiti insorsero contro gli abitanti delle montagne di Seir per votarli allo sterminio e distruggerli. Quando ebbero finito con gli abitanti delle montagne di Seir, contribuirono a distruggersi a vicenda (2Cr 20, 23). Atalia, madre di Acazia, visto che era morto il figlio, si propose di sterminare tutta la discendenza regale della casa di Giuda (2Cr 22, 10).

All'inizio dell'anno successivo, marciò contro Ioas l'esercito degli Aramei. Essi vennero in Giuda e in Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti i capi e inviarono l'intero bottino al re di Damasco (2Cr 24, 23). Quale, fra tutti gli dèi dei popoli di quei paesi che i miei padri avevano votato allo sterminio, ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrà il vostro Dio liberarvi dalla mia mano? (2Cr 32, 14). Il Signore mandò un angelo, che sterminò tutti i guerrieri valorosi, ogni capo e ogni ufficiale, nel campo del re d'Assiria. Questi se ne tornò, con la vergogna sul volto, nel suo paese. Entrò nel tempio del suo dio, dove alcuni suoi figli, nati dalle sue viscere, l'uccisero di spada (2Cr 32, 21). Manàsse fece traviare Giuda e gli abitanti di Gerusalemme spingendoli ad agire peggio delle popolazioni che il Signore aveva sterminate di fronte agli Israeliti (2Cr 33, 9).

Potremmo forse noi tornare a violare i tuoi comandi e a imparentarci con questi popoli abominevoli? Non ti adireresti contro di noi fino a sterminarci, senza lasciare resto né superstite? (Esd 9, 14). A chiunque non fosse venuto entro tre giorni - così disponeva il consiglio dei capi e degli anziani - sarebbero stati votati allo sterminio tutti i beni ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunità dei rimpatriati (Esd 10, 8). Però nella tua molteplice compassione, tu non li hai sterminati del tutto e non li hai abbandonati perché sei un Dio clemente e misericordioso (Ne 9, 31).

Poi invase i paesi della Cilicia, sterminò quanti gli si opponevano e venne nella regione di Iafet verso mezzogiorno alle frontiere dell'Arabia (Gdt 2, 25). Proseguendo, scese verso la pianura di Damasco nei giorni della mietitura del grano, diede fuoco a tutti i loro campi e votò allo sterminio i loro greggi e armenti, saccheggiò le loro città, devastò le loro campagne e passò a fil di spada tutti i giovani (Gdt 2, 27). Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea sentirono per fama quanto Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio (Gdt 4, 1).

Ricoprirono di sacco anche l'altare e alzarono il loro grido al Dio di Israele tutt'insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non venissero abbandonati allo sterminio, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti (Gdt 4, 12). Poi dimorarono nel paese degli Amorrei e sterminarono con la loro forza gli abitanti di Esebon; quindi passarono il Giordano e si insediarono in tutte quelle montagne (Gdt 5, 15). "Chi sei tu, Achior, e i mercenari di Efraim, per profetare in mezzo a noi come hai fatto oggi e suggerire di non combattere il popolo d'Israele, perché il loro Dio li proteggerà dall'alto? E che altro dio c'è se non Nabucodònosor? Questi invierà la sua forza e li sterminerà dalla terra, né servirà il loro Dio a liberarli (Gdt 6, 2).

Non morirai finché non sarai sterminato con loro (Gdt 6, 8). Ma disdegnò di metter le mani addosso soltanto a Mardocheo, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero. Aman fa decretare lo sterminio dei Giudei (Est 3, 6). Questi documenti scritti furono spediti per mezzo di corrieri in tutte le province del re, perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, e si saccheggiassero i loro beni. Il decreto (Est 3, 13).

Abbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Amàn, incaricato dei nostri interessi e per noi un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate per mezzo della spada dei loro avversari, senz'alcuna pietà né perdono, il quattordici del decimosecondo mese, cioè Adàr (Est 3, 13f). Gli diede anche una copia dell'editto promulgato a Susa per il loro sterminio, perché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo (Est 4, 8). Metti nella mia bocca una parola ben misurata di fronte al leone e volgi il suo cuore all'odio contro colui che ci combatte, allo sterminio di lui e di coloro che sono d'accordo con lui (Est 4, 17s). Ma ora non si sono accontentati dell'amarezza della nostra schiavitù, hanno anche posto le mani sulle mani dei loro idoli, giurando di abolire l'oracolo della tua bocca, di sterminare la tua eredità, di chiudere la bocca di quelli che ti lodano e spegnere la gloria del tuo tempio e il tuo altare (Est 4, 1o),

Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Ora, se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, avrei taciuto; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte" (Est 7, 4). Con questi scritti il re dava facoltà ai Giudei, in qualunque città si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, compresi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia, che li assalisse, e di saccheggiare i loro beni (Est 8, 11). Ora noi troviamo che questi Giudei, da quell'uomo tre volte scellerato destinati allo sterminio, non sono malfattori, ma si reggono con leggi giustissime (Est 8, 12p). I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero (Est 9, 5).

Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini (Est 9, 6). Il re disse alla regina Ester: "Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di più? Ti sarà dato. Che altro desideri? Sarà fatto!" (Est 9, 12). Pressati da lui si rinchiusero nelle torri ed egli si accampò contro di loro, li votò allo sterminio e diede fuoco alle torri di quella città con quanti vi stavano (1Mac 5, 5). Giuda radunò tutti gli Israeliti che erano nella regione di Gàlaad dal più piccolo al più grande con le donne e i figli e gli averi, carovana sterminata, per andare nella Giudea (1Mac 5, 45).

Essi accusarono il popolo davanti al re dicendo: "Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci ha strappato dal nostro paese (1Mac 7, 6). Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che aveva odio e inimicizia per Israele e gli ordinò di sterminare il popolo (1Mac 7, 26). Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: "Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini" (1Mac 12, 53). Anzi io difenderò il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poiché si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall'odio" (1Mac 13, 6). Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini (2Mac 5, 13).

Non dimenticasse l'iniquo sterminio di fanciulli innocenti e le bestemmie pronunciate contro il suo nome e mostrasse il suo sdegno contro la malvagità (2Mac 8, 4). Quegli incaricò Nicànore, figlio di Pàtroclo, uno dei primi amici del re, e lo inviò, mettendo ai suoi ordini gente d'ogni nazione in numero non inferiore a ventimila, per sterminare totalmente la stirpe dei Giudei. Gli associò anche Gorgia, un generale di professione ed esperto nelle azioni belliche (2Mac 8, 9). E quello successo in Babilonia nella battaglia contro i Gàlati, quando vennero nella necessità di battersi, essendo in tutto ottomila insieme con quattromila Macedoni, e mentre i Macedoni soccombevano, gli ottomila sterminarono centoventimila uomini con l'aiuto venuto loro dal Cielo, riportandone un grande vantaggio (2Mac 8, 20).

Dosìteo e Sosìpatro, due capitani del Maccabeo, in una sortita sterminarono gli uomini di Timòteo lasciati nella fortezza, che erano più di diecimila (2Mac 12, 19). Giuda dirigeva l'inseguimento con ogni energia, trafiggendo quegli empi: ne sterminò circa trentamila (2Mac 12, 23). Dopo la sconfitta e lo sterminio di questi, marciò contro la fortezza di Efron, nella quale era stanziato Lisia con una moltitudine di gente di ogni razza; davanti alle mura erano schierati i giovani più forti e combattevano vigorosamente, mentre nella città stavano pronte molte riserve di macchine e di proiettili (2Mac 12, 27).

Lo getteranno dalla luce nel buio e dal mondo lo stermineranno (Gb 18, 18). Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre (Sal 9, 6). Sterminerai dalla terra la loro prole, la loro stirpe di mezzo agli uomini (Sal 20, 11). Poiché i malvagi saranno sterminati, ma chi spera nel Signore possederà la terra (Sal 36, 9). Chi è benedetto da Dio possederà la terra, ma chi è maledetto sarà sterminato (Sal 36, 22). Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata (Sal 36, 28).

Spera nel Signore e segui la sua via: ti esalterà e tu possederai la terra e vedrai lo sterminio degli empi (Sal 36, 34). Ma tutti i peccatori saranno distrutti, la discendenza degli empi sarà sterminata (Sal 36, 38). La peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno (Sal 90, 6). Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, per estirpare dalla città del Signore quanti operano il male (Sal 100, 8). E aveva già deciso di sterminarli, se Mosè suo eletto non fosse stato sulla breccia di fronte a lui, per stornare la sua collera dallo sterminio (Sal 105, 23). Non sterminarono i popoli come aveva ordinato il Signore (Sal 105, 34).

La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome (Sal 108, 13). Ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati (Pr 2, 22). I figli di adulteri non giungeranno a maturità; la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata (Sap 3, 16). Bestie di cui non solo l'assalto poteva sterminarli, ma annientarli anche l'aspetto terrificante (Sap 11, 19). Il tuo popolo si attendeva la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici (Sap 18, 7). La tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile (Sap 18, 15).

Di fronte a questo lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, poiché un solo saggio della collera bastava (Sap 18, 25). Sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei (Sir 46, 18). Egli infatti sterminò i nemici all'intorno e annientò i Filistei, suoi avversari; distrusse la loro potenza fino ad oggi (Sir 47, 7). Egli colpì l'accampamento degli Assiri, e il suo angelo li sterminò (Sir 48, 21). Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio (Is 4, 4). Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo resto ritornerà; è decretato uno sterminio che farà traboccare la giustizia (Is 10, 22).

Cesserà la gelosia di Efraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Efraim non invidierà più Giuda e Giuda non osteggerà più Efraim (Is 11, 13). Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori (Is 13, 9). Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -.(Is 14, 22). Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti; li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro (Is 34, 2). Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, ecco essa si abbatte su Edom, su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia (Is 34, 5). Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate (Is 60, 12).

Poiché dice il Signore: "Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio (Ger 4, 27). Salite sui suoi filari e distruggeteli, compite uno sterminio; strappatene i tralci, perchè non sono del Signore (Ger 5, 10). Ma anche in quei giorni, dice il Signore, non farò di voi uno sterminio" (Ger 5, 18). Li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati" (Ger 9, 15). Ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne (Ger 25, 9).

Poichè io sono con te per salvarti, oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni, in mezzo alle quali ti ho disperso; ma con te non voglio operare una strage; cioè ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito" (Ger 30, 11). Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto? (Ger 44, 7).

Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? (Ger 44, 8). Ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame" (Ger 44, 18). Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro sterminio (Ger 44, 27).

Tu non temere, Giacobbe mio servo, - dice il Signore - perché io sono con te. Annienterò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma di te non farò sterminio; ti castigherò secondo equità, ma non ti lascerò del tutto impunito" (Ger 46, 28). Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici e davanti a coloro che vogliono la loro vita; manderò su di essi la sventura, la mia ira ardente. Parola del Signore. Manderò la spada a inseguirli finché non li avrò sterminati (Ger 49, 37). Sterminate in Babilonia chi semina e chi impugna la falce al momento della messe. Di fronte alla spada micidiale ciascuno ritorni al suo popolo e ciascuno fugga verso il suo paese (Ger 50, 16). Venite ad essa dall'estremo limite, aprite i suoi granai; fatene dei mucchi come covoni, sterminatela, non ne rimanga neppure un resto (Ger 50, 26).

Non deponga l'arciere l'arco e non si spogli della corazza. Non risparmiate i suoi giovani, sterminate tutto il suo esercito (Ger 51, 3). Come ad un giorno di festa hai convocato i miei terrori dall'intorno. Nel giorno dell'ira del Signore non vi fu né superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo portati in braccio e allevati li ha sterminati il mio nemico" (Lam 2, 22). Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende (Bar 6, 12). Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano" (Ez 9, 1).

Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo (Ez 9, 2). Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio (Ez 9, 6). Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah! Signore Dio, sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?" (Ez 9, 8).

Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e lo sterminerò dal mio popolo: saprete così che io sono il Signore (Ez 14, 8). Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e dicessi: Spada, percorri quel paese; e sterminassi uomini e bestie (Ez 14, 17). Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nella strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie (Ez 14, 19). Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto: essi non camminarono secondo i miei decreti, disprezzarono le mie leggi, che bisogna osservare perché l'uomo viva, e violarono sempre i miei sabati. Allora io decisi di riversare su di loro il mio sdegno nel deserto e di sterminarli (Ez 20, 13).

Tuttavia il mio occhio ebbe pietà di loro e non li distrussi, non li sterminai tutti nel deserto (Ez 20, 17). Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: "Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Dì dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare (Ez 21, 33). Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno, coppa di desolazione e di sterminio era la coppa di tua sorella Samaria (Ez 23, 33). Per questo, eccomi: Io stendo la mano su di te e ti darò in preda alle genti; ti sterminerò dai popoli e ti cancellerò dal numero delle nazioni. Ti annienterò e allora saprai che io sono il Signore" (Ez 25, 7).

Per questo, così dice il Signore Dio: Anch'io stenderò la mano su Edom, sterminerò in esso uomini e bestie e lo ridurrò a un deserto. Da Teman fino a Dedan cadranno di spada (Ez 25, 13). Dice il Signore Dio: "Poiché i Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a sterminare, mossi da antico rancore (Ez 25, 15). Per questo, così dice il Signore Dio: Ecco, io stendo la mano sui Filistei, sterminerò i Cretei e annienterò il resto degli abitanti sul mare (Ez 25, 16). Scatenerò l'ira su Sin, la roccaforte d'Egitto, sterminerò la moltitudine di Tebe (Ez 30, 15). Abbatterò la tua moltitudine con la spada dei prodi, dei popoli più feroci; abbatteranno l'orgoglio dell'Egitto e tutta la sua moltitudine sarà sterminata (Ez 32, 12).

Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato (Ez 37, 10). Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici espiatori, i sacrifici di riparazione; apparterrà loro quanto è stato votato allo sterminio in Israele (Ez 44, 29). Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente (Dn 7, 26). La spada farà strage nelle loro città, sterminerà i loro figli, demolirà le loro fortezze (Os 11, 6). Li strapperò di mano agli inferi, li riscatterò dalla morte? Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro sterminio? La compassione è nascosta ai miei occhi (Os 13, 14).

Ahimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall'Onnipotente (Gl 1, 15). Spezzerò il catenaccio di Damasco, sterminerò gli abitanti di Bike-Aven e chi detiene lo scettro di Bet-Eden e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir", dice il Signore (Am 1, 5). Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo, la cui statura era come quella dei cedri, e la forza come quella della quercia; ho strappato i suoi frutti in alto e le sue radici di sotto (Am 2, 9). Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese (Am 8, 4).

Ecco, lo sguardo del Signore Dio è rivolto contro il regno peccatore: io lo sterminerò dalla terra, ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe, oracolo del Signore (Am 9, 8). Saranno fiaccati i tuoi prodi, o Teman, e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù. Per la carneficina (Abd 1, 9). E la violenza contro Giacobbe tuo fratello la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre (Abd 1, 10). La tua mano si alzerà contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati (Mi 5, 8). Conosce quelli che confidano in lui quando l'inondazione avanza. Stermina chi insorge contro di lui e i suoi nemici insegue nelle tenebre (Na 1, 8). Eppure il fuoco ti divorerà, ti sterminerà la spada, anche se ti moltiplicassi come le cavallette, se diventassi numerosa come i bruchi (Na 3, 15).

Distruggerò uomini e bestie; sterminerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare, abbatterò gli empi; sterminerò l'uomo dalla terra. Oracolo del Signore (Sof 1, 3). Stenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; sterminerò da questo luogo gli avanzi di Baal e il nome stesso dei suoi falsi sacerdoti (Sof 1, 4). Urlate, abitanti del Mortaio, poiché tutta la turba dei trafficanti è finita, tutti i pesatori d'argento sono sterminati (Sof 1, 11). "Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità (Sof 1, 15).

Ho sterminato le nazioni, le loro torri d'angolo sono state distrutte; ho reso deserte le loro strade sì che non c'è alcun passante; sono state depredate le loro città e nessuno più le abita (Sof 3, 6). Ecco, in quel tempo io sterminerò tutti i tuoi oppressori. Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi, li porrò in lode e fama dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna (Sof 3, 19). In tutto il paese, - oracolo del Signore - due terzi saranno sterminati e periranno; un terzo sarà conservato (Zc 13, 8). Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura (Zc 14, 11). Perché converta il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri; così che io venendo non colpisca il paese con lo sterminio. (Ml 3, 24).

Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri (Mc 12, 9). Non mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore (1Cor 10, 10). Per fede celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti (Eb 11, 28). Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra (Ap 6, 8).

Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore (Ap 9, 11). Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità (Ap 9, 15).

Il profeta Malachia termina il suo oracolo con una verità solenne: la conversione alla Parola del Signore è la sola via per conservarci in vita.

Non nella vita fisica. Questa può anche essere crocifissa. Ma nella vita dello Spirito. Se il Signore ci troverà nella Parola, entreremo con Lui nella vita.

Se ci trova fuori della Parola, non ci sarà posto per noi nel suo regno di vita e saremo sterminati dal suo regno per l’eternità.



È verità che mai dovrà essere dimenticata, ignorata, trascurata, alterata. Nella Parola alla vita eterna. Fuori della Parola nella morte eterna.

Yüklə 1,47 Mb.

Dostları ilə paylaş:
1   ...   28   29   30   31   32   33   34   35   36




Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©www.genderi.org 2024
rəhbərliyinə müraciət

    Ana səhifə