Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



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L'attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà (Pr 10, 28). Il giusto non vacillerà mai, ma gli empi non dureranno sulla terra (Pr 10, 30). La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata (Pr 10, 31). Le labbra del giusto stillano benevolenza, la bocca degli empi perversità (Pr 10, 32). Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte (Pr 11, 4). La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; per la sua empietà cade l'empio (Pr 11, 5). La giustizia degli uomini retti li salva, nella cupidigia restano presi i perfidi (Pr 11, 6). Il giusto sfugge all'angoscia, al suo posto subentra l'empio (Pr 11, 8). Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza (Pr 11, 9). Della prosperità dei giusti la città si rallegra, per la scomparsa degli empi si fa festa (Pr 11, 10). L'empio realizza profitti fallaci, ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro (Pr 11, 18). Chi pratica la giustizia si procura la vita, chi segue il male va verso la morte (Pr 11, 19). Certo non resterà impunito il malvagio, ma la discendenza dei giusti si salverà (Pr 11, 21). La brama dei giusti è solo il bene, la speranza degli empi svanisce (Pr 11, 23).

Chi confida nella propria ricchezza cadrà; i giusti invece verdeggeranno come foglie (Pr 11, 28). Il frutto del giusto è un albero di vita, il saggio conquista gli animi (Pr 11, 30). Ecco, il giusto è ripagato sulla terra, tanto più lo saranno l'empio e il peccatore (Pr 11, 31). Non resta saldo l'uomo con l'empietà, ma la radice dei giusti non sarà smossa (Pr 12, 3). I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode (Pr 12, 5). Gli empi, una volta abbattuti, più non sono, ma la casa dei giusti sta salda (Pr 12, 7). Il giusto ha cura del suo bestiame, ma i sentimenti degli empi sono spietati (Pr 12, 10). Le brame dell'empio sono una rete di mali, la radice dei giusti produce frutti (Pr 12, 12). Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio, ma il giusto sfuggirà a tale angoscia (Pr 12, 13). Chi aspira alla verità proclama la giustizia, il falso testimone proclama l'inganno (Pr 12, 17). Al giusto non può capitare alcun danno, gli empi saranno pieni di mali (Pr 12, 21). Il giusto è guida per il suo prossimo, ma la via degli empi fa smarrire (Pr 12, 26). Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte (Pr 12, 28). Il giusto odia la parola falsa, l'empio calunnia e disonora (Pr 13, 5).

La giustizia custodisce chi ha una condotta integra, il peccato manda in rovina l'empio (Pr 13, 6). La luce dei giusti allieta, la lucerna degli empi si spegne (Pr 13, 9). La sventura perseguita i peccatori, il benessere ripagherà i giusti (Pr 13, 21). L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti, la proprietà del peccatore è riservata al giusto (Pr 13, 22). Il giusto mangia a sazietà, ma il ventre degli empi soffre la fame (Pr 13, 25). I malvagi si inchinano davanti ai buoni, gli empi davanti alle porte del giusto (Pr 14, 19). Dalla propria malvagità è travolto l'empio, il giusto ha un rifugio nella propria integrità (Pr 14, 32). La giustizia fa onore a una nazione, ma il peccato segna il declino dei popoli (Pr 14, 34). Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni, sulla rendita dell'empio incombe il dissesto (Pr 15, 6). La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia (Pr 15, 9). La mente del giusto medita prima di rispondere, la bocca degli empi esprime malvagità (Pr 15, 28). Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti (Pr 15, 29). Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia (Pr 16, 8). La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore, sono opera sua tutti i pesi del sacchetto (Pr 16, 11). E' in abominio ai re commettere un'azione iniqua, poiché il trono si consolida con la giustizia (Pr 16, 12).

Delle labbra giuste si compiace il re e ama chi parla con rettitudine (Pr 16, 13). Corona magnifica è la canizie, ed essa si trova sulla via della giustizia (Pr 16, 31). Assolvere il reo e condannare il giusto sono due cose in abominio al Signore (Pr 17, 15). L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia (Pr 17, 23). Non è bene usar riguardi all'empio per far torto al giusto in un giudizio (Pr 18, 5). Torre fortissima è il nome del Signore: il giusto vi si rifugia ed è al sicuro (Pr 18, 10). Il testimone iniquo si beffa della giustizia e la bocca degli empi ingoia l'iniquità (Pr 19, 28). Il giusto si regola secondo la sua integrità; beati i figli che lascia dietro di sé! (Pr 20, 7). Praticare la giustizia e l'equità per il Signore vale più di un sacrificio (Pr 21, 3). La violenza degli empi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia (Pr 21, 7). Il Giusto osserva la casa dell'empio e precipita gli empi nella sventura (Pr 21, 12). E' una gioia per il giusto che sia fatta giustizia, mentre è un terrore per i malfattori (Pr 21, 15). Il malvagio serve da riscatto per il giusto e il perfido per gli uomini retti (Pr 21, 18).

Chi segue la giustizia e la misericordia troverà vita e gloria (Pr 21, 21). Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare (Pr 21, 26). Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria e il bastone a servizio della sua collera svanirà (Pr 22, 8). Perché tu sappia esprimere una parola giusta e rispondere con parole sicure a chi ti interroga? (Pr 22, 21). Il padre del giusto gioirà pienamente e chi ha generato un saggio se ne compiacerà (Pr 23, 24). Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione (Pr 24, 15). Perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma gli empi soccombono nella sventura (Pr 24, 16). Mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia, su di loro si riverserà la benedizione (Pr 24, 25). Togli il malvagio dalla presenza del re e il suo trono si stabilirà sulla giustizia (Pr 25, 5). Fontana torbida e sorgente inquinata, tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio (Pr 25, 26). L'empio fugge anche se nessuno lo insegue, mentre il giusto è sicuro come un giovane leone (Pr 28, 1).

I malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto (Pr 28, 5). Grande è la gioia quando trionfano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde (Pr 28, 12). Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono, se essi periscono, sono potenti i giusti (Pr 28, 28). Quando comandano i giusti, il popolo gioisce, quando governano gli empi, il popolo geme (Pr 29, 2). Il re con la giustizia rende prospero il paese, l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina (Pr 29, 4). Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto, mentre il giusto corre ed è contento (Pr 29, 6). Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri, ma l'empio non intende ragione (Pr 29, 7). Gli uomini sanguinari odiano l'onesto, mentre i giusti hanno cura di lui (Pr 29, 10). Quando governano i malvagi, i delitti abbondano, ma i giusti ne vedranno la rovina (Pr 29, 16). L'iniquo è un abominio per i giusti e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi (Pr 29, 27). Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero (Pr 31, 9). Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà (Qo 3, 16).

Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione (Qo 3, 17). Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un'autorità veglia un'altra superiore e sopra di loro un'altra ancora più alta (Qo 5, 7). Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità (Qo 7, 15). Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi (Qo 7, 20). Sulla terra si ha questa delusione: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dagli empi con le loro opere, e vi sono empi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità (Qo 8, 14). Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di Dio. L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità (Qo 9, 1). Vi è una sorte unica per tutti, per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare (Qo 9, 2). Amate la giustizia, voi che governate sulla terra, rettamente pensate del Signore, cercatelo con cuore semplice (Sap 1, 1).

Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati, è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia (Sap 1, 5). Per questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste, la giustizia vendicatrice non lo risparmierà (Sap 1, 8). Perché la giustizia è immortale (Sap 1, 15). Spadroneggiamo sul giusto povero, non risparmiamo le vedove, nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio (Sap 2, 10). La nostra forza sia regola della giustizia, perché la debolezza risulta inutile (Sap 2, 11). Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta (Sap 2, 12). Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre (Sap 2, 16). Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari (Sap 2, 18). Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà (Sap 3, 1). Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo, essi che han disprezzato il giusto e si son ribellati al Signore (Sap 3, 10). Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo (Sap 4, 7).

Il giusto defunto condanna gli empi ancora in vita; una giovinezza, giunta in breve alla perfezione, condanna la lunga vecchiaia dell'ingiusto (Sap 4, 16). Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a quanti lo hanno oppresso e a quanti han disprezzato le sue sofferenze (Sap 5, 1). Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; la luce della giustizia non è brillata per noi, né mai per noi si è alzato il sole (Sap 5, 6). I giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore e l'Altissimo ha cura di loro (Sap 5, 15). Indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile (Sap 5, 18). Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita (Sap 8, 7). E governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto (Sap 9, 3). Perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi (Sap 9, 5). Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera perì per il suo furore fratricida (Sap 10, 3).

A causa sua la terra fu sommersa, ma la sapienza di nuovo la salvò pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno (Sap 10, 4). Essa, quando le genti furono confuse, concordi soltanto nella malvagità, riconobbe il giusto e lo conservò davanti a Dio senza macchia e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio (Sap 10, 5). E mentre perivano gli empi, salvò un giusto, che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città (Sap 10, 6). Essa condusse per diritti sentieri il giusto in fuga dall'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; gli diede successo nelle sue fatiche e moltiplicò i frutti del suo lavoro (Sap 10, 10). Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato (Sap 10, 13). Per questo i giusti spogliarono gli empi e celebrarono, Signore, il tuo nome santo e lodarono concordi la tua mano protettrice (Sap 10, 20). Poiché colui che avevano una volta esposto e quindi respinto con scherni, lo ammiravano alla fine degli eventi, dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti (Sap 11, 14).

Per i ragionamenti insensati della loro ingiustizia, da essi ingannati, venerarono rettili senza ragione e vili bestiole. Tu inviasti loro in castigo una massa di animali senza ragione (Sap 11, 15). Anche senza questo potevan soccombere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dallo spirito della tua potenza. Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso (Sap 11, 20). Pur potendo in battaglia dare gli empi in mano dei giusti, oppure distruggerli con bestie feroci o all'istante con un ordine inesorabile (Sap 12, 9). E chi potrebbe domandarti: "Che hai fatto?", o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza? Chi oserebbe accusarti per l'eliminazione di genti da te create? Chi si potrebbe costituire contro di te come difensore di uomini ingiusti? (Sap 12, 12). Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall'accusa di giudice ingiusto (Sap 12, 13). Essendo giusto, governi tutto con giustizia. Condannare chi non merita il castigo lo consideri incompatibile con la tua potenza (Sap 12, 15). La tua forza infatti è principio di giustizia; il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti (Sap 12, 16). Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini; inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza perché tu concedi dopo i peccati la possibilità di pentirsi (Sap 12, 19). Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza tu li hai tormentati con i loro stessi abomini (Sap 12, 23). E' benedetto il legno con cui si compie un'opera giusta (Sap 14, 7). Ma, per l'uno e per l'altro motivo, li raggiungerà la giustizia, perché concepirono un'idea falsa di Dio, rivolgendosi agli idoli, e perché spergiurarono con frode, disprezzando la santità (Sap 14, 30).

Infatti non la potenza di coloro per i quali si giura, ma il castigo dovuto ai peccatori persegue sempre la trasgressione degli ingiusti (Sap 14, 31). Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta, conoscere la tua potenza è radice di immortalità (Sap 15, 3). Per questo furon giustamente puniti con esseri simili e tormentati da numerose bestiole (Sap 16, 1). E, cosa più strana, l'acqua che tutto spegne ravvivava sempre più il fuoco: l'universo si fa alleato dei giusti (Sap 16, 17). Al contrario, perché si nutrissero i giusti, dimenticava perfino la propria virtù (Sap 16, 23). La creazione infatti a te suo creatore obbedendo, si irrigidisce per punire gli ingiusti, ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te (Sap 16, 24). Il tuo popolo si attendeva la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici (Sap 18, 7). I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: i santi avrebbero partecipato ugualmente ai beni e ai pericoli, intonando prima i canti di lode dei padri (Sap 18, 9).

La prova della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu strage di molti; ma l'ira non durò a lungo (Sap 18, 20). Sui peccatori invece caddero i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per la loro malvagità, avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero (Sap 19, 13). Furono perciò colpiti da cecità, come lo furono i primi alla porta del giusto, quando avvolti fra tenebre fitte ognuno cercava l'ingresso della propria porta (Sap 19, 17). La collera ingiusta non si potrà giustificare, poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina (Sir 1, 19). Non dire: "Chi mi dominerà?", perché il Signore senza dubbio farà giustizia (Sir 5, 3). Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura (Sir 5, 8). Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia per non raccoglierne sette volte tanto (Sir 7, 3). Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re (Sir 7, 5). Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura (Sir 7, 6). Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore (Sir 9, 16).

Il governo del mondo è nelle mani del Signore; egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto (Sir 10, 4). Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia (Sir 10, 7). L'impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze (Sir 10, 8). Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore (Sir 10, 23). Poiché anche l'Altissimo odia i peccatori e farà giustizia degli empi (Sir 12, 6). Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte, il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi (Sir 13, 3). "Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia? Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana" (Sir 16, 22). Disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia!" e diede a ciascuno precetti verso il prossimo (Sir 17, 12). A lui non sono nascoste le loro ingiustizie, tutti i loro peccati sono davanti al Signore (Sir 17, 16). Fa’ ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia; detesta interamente l'iniquità (Sir 17, 21). Il Signore soltanto è riconosciuto giusto (Sir 18, 2).

Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta; c'è chi intriga per prevalere in giudizio (Sir 19, 22). Un eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuol rendere giustizia con la violenza (Sir 20, 4). Chi lavora la terra accrescerà il raccolto; chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia (Sir 20, 28). Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità; il flagello non si allontanerà dalla sua casa. Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui; se non ne tiene conto, pecca due volte. Se giura il falso non sarà giustificato, la sua casa si riempirà di sventure (Sir 23, 11). Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura (Sir 26, 17). Due cose mi serrano il cuore, la terza mi provoca all'ira: un guerriero che languisca nella miseria, uomini saggi trattati con disprezzo, chi passa dalla giustizia al peccato; il Signore lo tiene pronto per la spada (Sir 26, 19). Se cerchi la giustizia, la raggiungerai e te ne rivestirai come di un manto di gloria (Sir 27, 8). Il leone sta in agguato della preda, così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia (Sir 27, 10). Quanti temono il Signore troveranno la giustizia, le loro virtù brilleranno come luci (Sir 32, 16). Come l'argilla nelle mani del vasaio che la forma a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati, per retribuirli secondo la sua giustizia (Sir 33, 13). Non esagerare con nessuno; non fare nulla senza giustizia (Sir 33, 30).

Sacrificare il frutto dell'ingiustizia è un'offerta da burla; i doni dei malvagi non sono graditi (Sir 34, 18). Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall'ingiustizia (Sir 35, 3). L'offerta del giusto arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo (Sir 35, 5). Il sacrificio dell'uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato (Sir 35, 6). Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, non confidare su una vittima ingiusta (Sir 35, 11). Non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità (Sir 35, 18). Finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti e frantumato lo scettro degli ingiusti (Sir 35, 21). Finché non abbia fatto giustizia al suo popolo e non lo abbia allietato con la sua misericordia (Sir 35, 23). Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno, mentre la lealtà resterà sempre (Sir 40, 12).

Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia (Sir 40, 13). Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà, così i trasgressori cadranno in rovina (Sir 40, 14). Noè fu trovato perfetto e giusto, al tempo dell'ira fu riconciliazione; per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra, quando avvenne il diluvio (Sir 44, 17). Vi infonda Dio sapienza nel cuore per governare il popolo con giustizia, perché non scompaiano le virtù dei padri e la loro gloria nelle varie generazioni (Sir 45, 26). Una calunnia di lingua ingiusta era giunta al re. La mia anima era vicina alla morte, la mia vita era alle porte degli inferi (Sir 51, 6). Imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova" (Is 1, 17). Come mai è diventata una prostituta la città fedele? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava; ora invece è piena di assassini! (Is 1, 21).

I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricercano mance, non rendono giustizia all'orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge (Is 1, 23). Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Dopo, sarai chiamata città della giustizia, città fedele (Is 1, 26). Sion sarà riscattata con la giustizia, i suoi convertiti con la rettitudine (Is 1, 27). Beato il giusto, perché egli avrà bene, mangerà il frutto delle sue opere (Is 3, 10). Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio (Is 4, 4). Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi (Is 5, 7). Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia (Is 5, 16). Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti (Is 9, 6). Per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per spogliare gli orfani (Is 10, 2).

Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo resto ritornerà; è decretato uno sterminio che farà traboccare la giustizia (Is 10, 22). Ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio (Is 11, 4). Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà (Is 11, 5). Allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia (Is 16, 5). Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto: Gloria al giusto". Ma io dico: "Guai a me! Guai a me! Ohimè!". I perfidi agiscono perfidamente, i perfidi operano con perfidia (Is 24, 16). Aprite le porte: entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà (Is 26, 2). Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu rendi piano (Is 26, 7). La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca, perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, giustizia imparano gli abitanti del mondo (Is 26, 9). Si usi pure clemenza all'empio, non imparerà la giustizia; sulla terra egli distorce le cose diritte e non guarda alla maestà del Signore (Is 26, 10).

ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale, forza per chi respinge l'assalto alla porta (Is 28, 6). Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una livella. La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace, le acque travolgeranno il vostro riparo (Is 28, 17). Quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla (Is 29, 21). Eppure il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui! (Is 30, 18). Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i principi governeranno secondo il diritto (Is 32, 1). Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino (Is 32, 16). Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza (Is 32, 17). Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; egli riempie Sion di diritto e di giustizia (Is 33, 5). Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male (Is 33, 15). Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, ecco essa si abbatte su Edom, su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia (Is 34, 5).

A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? (Is 40, 14). "Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni (Is 42, 6). Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa (Is 42, 21). Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti (Is 43, 26). Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo" (Is 45, 8). Io l'ho stimolato per la giustizia; spianerò tutte le sue vie. Egli ricostruirà la mia città e rimanderà i miei deportati, senza denaro e senza regali", dice il Signore degli eserciti (Is 45, 13). Io non ho parlato in segreto, in un luogo d'una terra tenebrosa. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: Cercatemi in un'orrida regione! Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annunzio cose rette (Is 45, 19).

Manifestate e portate le prove, consigliatevi pure insieme! Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo e predetto ciò fin da allora? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me (Is 45, 21). Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia (Is 46, 12). Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria (Is 46, 13). Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare (Is 48, 18). E' vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me (Is 50, 8). Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti (Is 51, 1).

Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come una veste e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà sempre, la mia giustizia non sarà annientata (Is 51, 6). Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni (Is 51, 7). Poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione (Is 51, 8). Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte (Is 53, 8). Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità (Is 53, 11).

Sarai fondata sulla giustizia. Sta’ lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà (Is 54, 14). Così dice il Signore: "Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché prossima a venire è la mia salvezza; la mia giustizia sta per rivelarsi" (Is 56, 1). Perisce il giusto, nessuno ci bada. I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso. Il giusto è tolto di mezzo a causa del male (Is 57, 1). Io divulgherò la tua giustizia e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio (Is 57, 12). Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio (Is 58, 2). Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà (Is 58, 8).

Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l'iniquità (Is 59, 4). Non conoscono la via della pace, non c'è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace (Is 59, 8). Per questo il diritto si è allontanato da noi e non ci raggiunge la giustizia. Speravamo la luce ed ecco le tenebre, lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio (Is 59, 9). Così è trascurato il diritto e la giustizia se ne sta lontana, la verità incespica in piazza, la rettitudine non può entrarvi (Is 59, 14). Egli ha visto che non c'era alcuno, si è meravigliato perché nessuno intercedeva. Ma lo ha soccorso il suo braccio, la sua giustizia lo ha sostenuto (Is 59, 16). Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto (Is 59, 17). Farò venire oro anziché bronzo, farò venire argento anziché ferro, bronzo anziché legno, ferro anziché pietre. Costituirò tuo sovrano la pace, tuo governatore la giustizia (Is 60, 17). Il tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in possesso la terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria (Is 60, 21).

Per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell'abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria (Is 61, 3). Poiché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia: io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un'alleanza perenne (Is 61, 8). Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli (Is 61, 10). Poiché come la terra produce la vegetazione e come un giardino fa germogliare i semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutti i popoli (Is 61, 11). Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada (Is 62, 1). Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà (Is 62, 2). Chi è costui che viene da Edom, da Bozra con le vesti tinte di rosso? Costui, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza? - "Io, che parlo con giustizia, sono grande nel soccorrere" (Is 63, 1).

Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli (Is 64, 4). Siamo divenuti tutti come una cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento (Is 64, 5). Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia su tutta la terra e con la spada su ogni uomo; molti saranno i colpiti dal Signore (Is 66, 16). Così dice il Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò ch'è vano, diventarono loro stessi vanità (Ger 2, 5). Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda (Ger 3, 11). Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia. Allora i popoli si diranno benedetti da te e di te si vanteranno" (Ger 4, 2).

Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se trovate un uomo, uno solo che agisca giustamente e cerchi di mantenersi fedele, e io le perdonerò, dice il Signore (Ger 5, 1). Sono grassi e pingui, oltrepassano i limiti del male; non difendono la giustizia, non si curano della causa dell'orfano, non fanno giustizia ai poveri (Ger 5, 28). Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario (Ger 7, 5). Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio". Parola del Signore (Ger 9, 23). Correggimi, Signore, ma con giusta misura, non secondo la tua ira, per non farmi vacillare" (Ger 10, 24).

Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice, che scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa (Ger 11, 20). Tu sei troppo giusto, Signore, perché io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché le cose degli empi prosperano? Perché tutti i traditori sono tranquilli? (Ger 12, 1). Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla sua fine apparirà uno stolto" (Ger 17, 11). Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto (Ger 18, 4). Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di essi; poiché a te ho affidato la mia causa! (Ger 20, 12). Casa di Davide, così dice il Signore: Amministrate la giustizia ogni mattina e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore, se no la mia ira divamperà come fuoco, si accenderà e nessuno potrà spegnerla, a causa della malvagità delle vostre azioni (Ger 21, 12). Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo (Ger 22, 3). Guai a chi costruisce la casa senza giustizia e il piano di sopra senza equità, che fa lavorare il suo prossimo per nulla, senza dargli la paga (Ger 22, 13).

Forse tu agisci da re perché ostenti passione per il cedro? Forse tuo padre non mangiava e beveva? Ma egli praticava il diritto e la giustizia e tutto andava bene (Ger 22, 15). "Ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra (Ger 23, 5). Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con cui lo chiameranno: "Signore-nostra-giustizia" (Ger 23, 6). "Poiché il paese è pieno di adùlteri; a causa della maledizione tutto il paese è in lutto, si sono inariditi i pascoli della steppa. Il loro fine è il male e la loro forza è l'ingiustizia (Ger 23, 10). Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto (Ger 26, 14). Poiché io sono con te per salvarti, oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni, in mezzo alle quali ti ho disperso; ma con te non voglio operare una strage; cioè ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito" (Ger 30, 11). Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo (Ger 31, 23).

In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra (Ger 33, 15). In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia (Ger 33, 16). Quanti le trovavano, le divoravano e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di giustizia e speranza dei loro padri (Ger 50, 7). Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio" (Ger 51, 10). Perché piomba su Babilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Dio è il Signore delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione (Ger 51, 56). "Giusto è il Signore, poiché mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, vi prego, popoli tutti, e osservate il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in schiavitù (Lam 1, 18). Fu per i peccati dei suoi profeti, per le iniquità dei suoi sacerdoti, che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti (Lam 4, 13). Al Signore nostro Dio la giustizia, a noi e ai padri nostri il disonore sul volto, come avviene ancor oggi (Bar 2, 6). Così il Signore, che è pronto al castigo, lo ha mandato sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandate (Bar 2, 9).

Apri, Signore, gli occhi e osserva: non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n'è andato dalle loro viscere, danno gloria e giustizia al Signore (Bar 2, 17). Ma chi geme sotto il peso, chi se ne va curvo e spossato, chi ha gli occhi languenti, chi è affamato, questi sono coloro che ti rendono gloria e giustizia, Signore (Bar 2, 18). Non si curarono dei suoi decreti, non seguirono i suoi comandamenti, non procedettero per i sentieri della dottrina, secondo la sua giustizia (Bar 4, 13). Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno (Bar 5, 2). Sarai chiamata da Dio per sempre: Pace della giustizia e gloria della pietà (Bar 5, 4). Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui (Bar 5, 9). Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dei, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini (Bar 6, 63). E' migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore (Bar 6, 72). Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te (Ez 3, 20).

Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato" (Ez 3, 21). Ebbene, così dice il Signore Dio: Ecco anche me contro di te: farò in mezzo a te giustizia di fronte alle genti (Ez 5, 8). Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano, quando in mezzo a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta - io, il Signore, parlo – (Ez 5, 15). Ecco il giorno, eccolo che arriva. E' giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio (Ez 7, 10). Vi scaccerò dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi (Ez 11, 9). Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo rattristato e avete rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse (Ez 13, 22). Anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, dice il Signore Dio (Ez 14, 14). Anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia (Ez 14, 20). Incendieranno le tue case e sarà fatta giustizia di te sotto gli occhi di numerose donne: ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni (Ez 16, 41).

Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato le tue nefandezze più di loro, le tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, con tutte le nefandezze che hai commesse (Ez 16, 51). Devi portare anche tu la tua umiliazione, tu che hai giustificato le tue sorelle. Per i tuoi peccati che superano i loro esse sono più giuste di te: anche tu dunque devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai giustificato le tue sorelle (Ez 16, 52). Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia (Ez 18, 5). Se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio (Ez 18, 9). Voi dite: Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre? Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà (Ez 18, 19). Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità (Ez 18, 20). Ma se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà (Ez 18, 21). Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticata (Ez 18, 22). Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquità e agisce secondo tutti gli abomini che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà (Ez 18, 24). Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha commessa (Ez 18, 26).

E se l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso (Ez 18, 27). Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore (Ez 21, 8). Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione (Ez 21, 9). Così farò giustizia di Moab e sapranno che io sono il Signore" (Ez 25, 11). Annunziale: Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Sidòne, e mostrerò la mia gloria in mezzo a te. Si saprà che io sono il Signore quando farò giustizia di te e manifesterò la mia santità (Ez 28, 22). devasterò Patròs, darò fuoco a Tanis, farò giustizia su Tebe (Ez 30, 14). Farò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono il Signore" (Ez 30, 19). Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca (Ez 33, 12).

Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso (Ez 33, 13). Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto (Ez 33, 14). Nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà (Ez 33, 16). Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà (Ez 33, 18). Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà (Ez 33, 19). Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia (Ez 34, 16). Io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora (Ez 34, 22). Per questo, com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io agirò secondo quell'ira e quel furore che tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelerò in mezzo a loro quando farò giustizia di te (Ez 35, 11). Farò giustizia di lui con la peste e con il sangue: farò piovere su di lui e le sue schiere, sopra i popoli numerosi che sono con lui, torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo (Ez 38, 22).

Fra le genti manifesterò la mia gloria e tutte le genti vedranno la giustizia che avrò fatta e la mano che avrò posta su di voi (Ez 39, 21). Dice il Signore Dio: "Basta, prìncipi d'Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Parola del Signore Dio (Ez 45, 9). Abbiate bilance giuste, efa giusta, bat giusto (Ez 45, 10). Tu sei giusto in tutto ciò che hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi (Dn 3, 27). Giusto è stato il tuo giudizio per quanto hai fatto ricadere su di noi e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme. Con verità e Giustizia tu ci hai inflitto tutto questo a causa dei nostri peccati (Dn 3, 28).

Ci hai dato in potere dei nostri nemici, ingiusti, i peggiori fra gli empi, e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra (Dn 3, 32). Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli (Dn 3, 86). Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli può umiliare coloro che camminano nella superbia" (Dn 4, 34). Finché venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno (Dn 7, 22). A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te (Dn 9, 7). Il Signore ha vegliato sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce (Dn 9, 14).

Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia (Dn 9, 18). Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi (Dn 9, 24). I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre (Dn 12, 3). I suoi genitori, che erano giusti, avevano educato la figlia secondo la legge di Mosè (Dn 13, 3). Persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i giusti giudizi (Dn 13, 9). Quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente (Dn 13, 53).

Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore (Os 2, 21). Dicono parole vane, giurano il falso, concludono alleanze: la giustizia fiorisce come cicuta nei solchi dei campi (Os 10, 4). Seminate per voi secondo giustizia e mieterete secondo bontà; dissodatevi un campo nuovo, perché è tempo di cercare il Signore, finché egli venga e diffonda su di voi la giustizia (Os 10, 12). Avete arato empietà e mietuto ingiustizia, avete mangiato il frutto della menzogna. Poiché hai riposto fiducia nei tuoi carri e nella moltitudine dei tuoi guerrieri (Os 10, 13). Tu ritorna al tuo Dio, osserva la bontà e la giustizia e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre (Os 12, 7). Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano (Os 14, 10). Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi dá la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua, la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato (Gl 2, 23).

Così dice il Signore: "Per tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali (Am 2, 6). Quando farò giustizia dei misfatti d'Israele, io infierirò contro gli altari di Betel; saranno spezzati i corni dell'altare e cadranno a terra (Am 3, 14). Essi trasformano il diritto in veleno e gettano a terra la giustizia (Am 5, 7). Perché so che numerosi sono i vostri misfatti, enormi i vostri peccati. Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense e respingono i poveri nel tribunale (Am 5, 12). Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne (Am 5, 24). Corrono forse i cavalli sulle rocce e si ara il mare con i buoi? Poiché voi cambiate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio (Am 6, 12). Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere sdegnato così?" (Gn 4, 4). Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!" (Gn 4, 9). Io dissi: "Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia? (Mi 3, 1).

Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato (Mi 3, 8). Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d'Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto (Mi 3, 9). Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio (Mi 6, 8). Ci sono ancora nella casa dell'empio i tesori ingiustamente acquistati e le misure scarse, detestabili? (Mi 6, 10). Potrò io giustificare le false bilance e il sacchetto di pesi falsi? (Mi 6, 11). L'uomo pio è scomparso dalla terra, non c'è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno dá la caccia con la rete al fratello (Mi 7, 2). Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finché egli tratti la mia causa e mi renda ragione, finché mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia (Mi 7, 9).

Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto (Ab 1, 4). Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo, Signore. Tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per castigare (Ab 1, 12). Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'iniquità, perché, vedendo i malvagi, taci mentre l'empio ingoia il giusto? (Ab 1, 13). Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede (Ab 2, 4). In quel tempo perlustrerò Gerusalemme con lanterne e farò giustizia di quegli uomini che riposando sulle loro fecce pensano: "Il Signore non fa né bene né male" (Sof 1, 12). Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore (Sof 2, 3).

In mezzo ad essa il Signore è giusto, non commette iniquità; ogni mattino dá il suo giudizio, come la luce che non viene mai meno (Sof 3, 5). "Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo (Zc 7, 9). li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia" (Zc 8, 8). Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina (Zc 9, 9). Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga (Zc 11, 12). Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate: Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace; o quando esclamate: Dov'è il Dio della giustizia? (Ml 2, 17).

Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia (Ml 3, 3). Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza fra il giusto e l'empio, fra chi serve Dio e chi non lo serve (Ml 3, 18). Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno venendo li incendierà - dice il Signore degli Eserciti - in modo da non lasciar loro né radice né germoglio (Ml 3, 19). Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla (Ml 3, 20). Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto (Mt 1, 19). Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì (Mt 3, 15).

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati (Mt 5, 6). Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5, 10). Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli (Mt 5, 20). Perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti (Mt 5, 45). Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta (Mt 6, 33). Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori" (Mt 9, 13).

Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto (Mt 10, 41). E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere" (Mt 11, 19). Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti (Mt 12, 18). La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia (Mt 12, 20). Poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato" (Mt 12, 37). In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! (Mt 13, 17). Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! (Mt 13, 43). E disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono (Mt 20, 4). E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli (Mt 21, 32). Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle (Mt 23, 23).

Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità (Mt 23, 28). Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti (Mt 23, 29). Perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare (Mt 23, 35). Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? (Mt 25, 37). E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna" (Mt 25, 46). Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua" (Mt 27, 19). Avendo udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori" (Mc 2, 17).

Perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri (Mc 6, 20). Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore (Lc 1, 6). Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto" (Lc 1, 17). In santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni (Lc 1, 75). Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele (Lc 2, 25). Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi" (Lc 5, 32). Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni (Lc 7, 29).

Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli" (Lc 7, 35). Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?" (Lc 10, 29). Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre (Lc 11, 42). E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? (Lc 12, 57). E sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti" (Lc 14, 14). Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato (Lc 14, 18). Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato (Lc 14, 19). Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione (Lc 15, 7). Egli disse: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio (Lc 16, 15).

In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario (Lc 18, 3). Poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi" (Lc 18, 5). E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? (Lc 18, 7). Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Lc 18, 8). Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri (Lc 18, 9). Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano (Lc 18, 11). io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" (Lc 18, 14).

Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati (Lc 23, 32). Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male" (Lc 23, 41). Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto" (Lc 23, 47). C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta (Lc 23, 50). Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato (Gv 5, 30). Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia (Gv 7, 18). Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!" (Gv 7, 24). E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio (Gv 16, 8). Quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più (Gv 16, 10). Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato (Gv 17, 25). Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia (At 1, 23). Voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino (At 3, 14). Ma Pietro e Giovanni replicarono: "Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi (At 4, 19).

Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense (At 6, 2). Ma del popolo di cui saranno schiavi io farò giustizia, disse Dio: dopo potranno uscire e mi adoreranno in questo luogo (At 7, 7). E vedendone uno trattato ingiustamente, ne prese le difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egiziano (At 7, 24). Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori (At 7, 52). Risposero: "Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli" (At 10, 22). Ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto (At 10, 35). "O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? (At 13, 10). E che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè (At 13, 39). Poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti" (At 17, 31).

E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga (At 18, 7). C'è il rischio di essere accusati di sedizione per l'accaduto di oggi, non essendoci alcun motivo per cui possiamo giustificare questo assembramento" (At 19, 40). Egli soggiunse: Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca (At 22, 14). Nutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti (At 24, 15). Ma quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: "Per il momento puoi andare; ti farò chiamare di nuovo quando ne avrò il tempo" (At 24, 25). Al vedere la serpe pendergli dalla mano, gli indigeni dicevano tra loro: "Certamente costui è un assassino, se, anche scampato dal mare, la Giustizia non lo lascia vivere" (At 28, 4). E' in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede (Rm 1, 17).

In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia (Rm 1, 18). Colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori (Rm 1, 29). Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio (Rm 2, 5). Sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia (Rm 2, 8). Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati (Rm 2, 13). Impossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto: Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato. – (Rm 3, 4). Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana (Rm 3, 5). Perché non dovremmo fare il male affinché venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo? (Rm 3, 8).

Come sta scritto: Non c'è nessun giusto, nemmeno uno (Rm 3, 10). Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato (Rm 3, 20). Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti (Rm 3, 21). Giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione (Rm 3, 22). Ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù (Rm 3, 24). Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati (Rm 3, 25). Nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù (Rm 3, 26).

Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della legge (Rm 3, 28). Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi (Rm 3, 30). Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio (Rm 4, 2). Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia (Rm 4, 3). A chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia (Rm 4, 5). Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere (Rm 4, 6). Orbene, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia (Rm 4, 9). Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia (Rm 4, 11).

Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede (Rm 4, 13). Ecco perché gli fu accreditato come giustizia (Rm 4, 22). E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato come giustizia (Rm 4, 23). Il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione (Rm 4, 25). Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo (Rm 5, 1). Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene (Rm 5, 7). A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui (Rm 5, 9). E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione (Rm 5, 16). Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo (Rm 5, 17). Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dá vita (Rm 5, 18). Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti (Rm 5, 19).

Perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore (Rm 5, 21). Non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi, tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio (Rm 6, 13). Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia? (Rm 6, 16). E così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia (Rm 6, 18). Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione (Rm 6, 19). Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia (Rm 6, 20). Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento (Rm 7, 12).

Perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito (Rm 8, 4). E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione (Rm 8, 10). Quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati (Rm 8, 30). Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica (Rm 8, 33). Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! (Rm 9, 14). Che diremo dunque? Che i pagani, che non ricercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia: la giustizia però che deriva dalla fede (Rm 9, 30). Mentre Israele, che ricercava una legge che gli desse la giustizia, non è giunto alla pratica della legge (Rm 9, 31). Poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio (Rm 10, 3). Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede (Rm 10, 4).

Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa (Rm 10, 5). Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo (Rm 10, 6). Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza (Rm 10, 10). E Davide dice: Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo! (Rm 11, 9). Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente, ma valutatevi in maniera da avere di voi un giusto concetto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato (Rm 12, 3). Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore (Rm 12, 19).

Poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male (Rm 13, 4). Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14, 17). Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione (1Cor 1, 30). Perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! (1Cor 4, 4). V'è tra voi chi, avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli ingiusti anziché dai santi? (1Cor 6, 1). E dire che è già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli! Perché non subire piuttosto l'ingiustizia? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? (1Cor 6, 7). Siete voi invece che commettete ingiustizia e rubate, e questo ai fratelli! (1Cor 6, 8). O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, (1Cor 6, 9).

E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! (1Cor 6, 11). Non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità (1Cor 13, 6). Se già il ministero della condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero della giustizia (2Cor 3, 9). Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio (2Cor 5, 21). Con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra (2Cor 6, 7). Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? (2Cor 6, 14). Fateci posto nei vostri cuori! A nessuno abbiamo fatto ingiustizia, nessuno abbiamo danneggiato, nessuno abbiamo sfruttato (2Cor 7, 2). Come sta scritto: ha largheggiato, ha dato ai poveri; la sua giustizia dura in eterno (2Cor 9, 9). Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia (2Cor 9, 10). Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere (2Cor 11, 15).

In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia! (2Cor 12, 13). Sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno" (Gal 2, 16). Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! (Gal 2, 17). Non annullo dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano (Gal 2, 21). Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia (Gal 3, 6). E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti (Gal 3, 8). E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede (Gal 3, 11). La legge è dunque contro le promesse di Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge (Gal 3, 21). Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede (Gal 3, 24). Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia (Gal 5, 4). Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo (Gal 5, 5).

E rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera (Ef 4, 24). Il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità (Ef 5, 9). Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto (Ef 6, 1). State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia (Ef 6, 14). E' giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del Vangelo (Fil 1, 7). Ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio (Fil 1, 11). Quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge (Fil 3, 6). E di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede (Fil 3, 9).

In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri (Fil 4, 8). Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno (Col 3, 25). Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo (Col 4, 1). E Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione (Col 4, 11). Voi siete testimoni, e Dio stesso è testimone, come è stato santo, giusto, irreprensibile il nostro comportamento verso di voi credenti (1Ts 2, 10). Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole (2Ts 1, 3). Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite (2Ts 1, 5). E' proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono (2Ts 1, 6).

Sono convinto che la legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini (1Tm 1, 9). Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria (1Tm 3, 16). Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza (1Tm 6, 11). Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro (2Tm 2, 22). Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2Tm 3, 16). Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione (2Tm 4, 8). Ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé (Tt 1, 8). Che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo (Tt 2, 12). Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo (Tt 3, 5). Perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna (Tt 3, 7).

Hai amato la giustizia e odiato l'iniquità, perciò ti unse o Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni (Eb 1, 9). Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto una giusta punizione (Eb 2, 2). Ed era ben giusto che colui, per il quale e del quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che guida alla salvezza (Eb 2, 10). In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli rivestito di debolezza (Eb 5, 2). Ora, chi si nutre ancora di latte è ignaro della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino (Eb 5, 13). Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi (Eb 6, 10). A lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia, inoltre è anche re di Salem, cioè re di pace (Eb 7, 2). Il mio giusto vivrà mediante la fede; ma se indietreggia, la mia anima non si compiacerà in lui (Eb 10, 38). Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora (Eb 11, 4).

Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, compreso da pio timore costruì un'arca a salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede (Eb 11, 7). I quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni (Eb 11, 33). In verità, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che sono stati addestrati per suo mezzo (Eb 12, 11). E all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione (Eb 12, 23). Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio (Gc 1, 20). Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? (Gc 2, 21). E si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio (Gc 2, 23). Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede (Gc 2, 24). Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? (Gc 2, 25). Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace (Gc 3, 18). Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza (Gc 5, 6). Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza (Gc 5, 16). E' una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente (1Pt 2, 19).

Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia (1Pt 2, 23). Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia (1Pt 2, 24). Perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male (1Pt 3, 12). E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate (1Pt 3, 14). Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito (1Pt 3, 18). E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? (1Pt 4, 18). Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte con noi la stessa preziosa fede per la giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo (2Pt 1, 1).

Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni (2Pt 1, 13). Non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi (2Pt 2, 5). Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati (2Pt 2, 7). Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie (2Pt 2, 8). Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato (2Pt 2, 21). E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia (2Pt 3, 13). Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa (1Gv 1, 9). Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto (1Gv 2, 1).

Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è nato da lui (1Gv 2, 29). Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com'egli è giusto (1Gv 3, 7). Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello (1Gv 3, 10). Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l'uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello eran giuste (1Gv 3, 12). E gridarono a gran voce: "Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e verace, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?" (Ap 6, 10). Cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello: "Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti! (Ap 15, 3).

Chi non temerà, o Signore, e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo. Tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te, perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati" (Ap 15, 4). Allora udii l'angelo delle acque che diceva: "Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, poiché così hai giudicato (Ap 16, 5). Udii una voce che veniva dall'altare e diceva: "Sì, Signore, Dio onnipotente; veri e giusti sono i tuoi giudizi!" (Ap 16, 7). Esulta, o cielo, su di essa, e voi, santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia!" (Ap 18, 20). Perché veri e giusti sono i suoi giudizi, egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!" (Ap 19, 2). Le hanno dato una veste di lino puro splendente". La veste di lino sono le opere giuste dei santi (Ap 19, 8). Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia (Ap 19, 11). Il perverso continui pure a essere perverso, l'impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora (Ap 22, 11).

Il nostro Dio è il Giudice di ogni azione dell’uomo. Se si priva Dio di questa sua essenziale verità, Dio non è più Dio e l’uomo non è più ad immagine di Dio.

Chiunque distrugge, altera, devasta il Signore nella sua purissima essenza, è il più grande nemico dell’umanità. È un Satana mimetizzato da persona umana.

Quando si altera la purissima essenza di Dio, sempre si altera l’essenza dell’uomo. Facendo di Dio un non Dio, si fa dell’uomo un non uomo.



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