Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



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Le decime per il tempio



6Io sono il Signore, non cambio; voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.

Prima il Signore si è dichiarato Giudice di quanti sono operatori di iniquità. Ora manifesta un’altra sua qualità divina o essenza. Lui non cambia.



Io sono il Signore, non cambio; voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine. Dio è immutabile nella sua natura e di conseguenza nella sua volontà.

L’uomo cambia nella volontà perché vuole cambiare la natura. Eva peccò perché volle cambiare la natura. Da natura umana volle divenire natura divina.

L’uomo cambia volontà perché vuole cambiare natura: da natura povera a ricca, da natura limitata a illimitata, da natura pura a impura.

Da natura creata a non creata, da natura dipendente a indipendente, da natura sempre da Dio a senza Dio, senza Legge, senza Comandamenti.

Dio lo dichiara per solenne oracolo: Io non cambio. Io sono eterno nella mia essenza. Non cambio nella natura, non cambio nella volontà.

Ma che significa: “Voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine”. Che vuole rivelare al suo popolo il Signore con queste parole.

Potrebbe significare che i figli di Giacobbe ancora non sono giunti al termine della conoscenza della verità e santità, della giustizia e amore del loro Dio.

Potrebbe anche significare, in prospettiva di futuro, che essi ancora non sono giunti al termine della loro iniquità. Il termine sarà raggiunto in seguito.

Il termine oltre al quale mai si potrà arrivare è la condanna a morte del loro Dio e Signore venuto nella carne nel Figlio Eterno del padre.

Potrebbe infine significare che i figli di Giacobbe ancora non hanno visto tutto l’amore di Dio e neanche tutta la loro malvagità e iniquità.

Qualcuno vede in questa frase una chiara allusione all’inganno di Giacobbe nei confronti di Esaù. Essi non sono giunti al termine dei loro inganni.

Giacobbe ha ingannato Esaù. Loro ogni giorno ingannano il loro Signore. Vi sarà un giorno in cui essi smetteranno di ingannare il loro Dio?



7Fin dai tempi dei vostri padri vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: «Come dobbiamo tornare?».

Sappiamo che il Signore ha dato la sua Legge al Sinai, stipulando con il suo popolo un’alleanza di vita. Ma subito, fin dai primi giorni, l’alleanza fu infranta.



Fin dai tempi dei vostri padri vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: «Come dobbiamo tornare?». Nel deserto vi è stata una continua ribellione.

Non vi fu un tempo in cui l’alleanza fu conservata in vita. Ora per un episodio ora per un altro il Signore sempre veniva abbandonato.

Sappiamo che dopo Giosuè, il popolo subito cadde nell’idolatria. Iniziò a seguire gli idoli delle genti con le quali era venuto a contatto. Fu il disastro.

Sotto la monarchia anche re e sacerdoti divennero idolatri. Sappiamo che idolatria e immoralità hanno condotto il popolo alla deportazione in esilio.

La storia del popolo è stata un continuo tradimento dell’alleanza. Anzi è come se il Signore mai avesse stretto un patto di vita con i figli di Giacobbe.

Ora il Signore fa un invito esplicito al suo popolo. Se loro ritornano a Lui, Lui ritornerà a loro. Se essi saranno il suo popolo, Lui tornerà ad essere il loro Dio.

Il popolo domanda a Dio: “Ma come dobbiamo tornare?”. Questa è domanda alquanto strana. Uno è il ritorno, solo uno: nella Legge del Signore.

Essi si sono allontanati dai precetti del Signore. Si sono consegnati agli idoli. Ora devono lasciare gli idoli e tornare nei precetti del Signore.



Se non si ritorna nella Legge del Signore, non c’è ritorno a Lui. Lui è nella Legge. La Legge è la sua casa. Si torna nella Legge, si torna a Lui.

PRECETTI


Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore (Dt 6, 6). Giuseppe nell'ora dell'oppressione osservò il precetto e divenne signore dell'Egitto (1Mac 2, 53). Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti (Sal 24, 10). Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto". Miktam. Di Davide. Da insegnare (Sal 59, 1). Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto". Di Asaf. Salmo (Sal 79, 1). Per quanti custodiscono la sua alleanza e ricordano di osservare i suoi precetti (Sal 102, 18).

Tu hai dato i tuoi precetti perché siano osservati fedelmente (Sal 118, 4). Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti (Sal 118, 10). Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti in ogni tempo (Sal 118, 20). Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, miei consiglieri i tuoi precetti (Sal 118, 24). Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò i tuoi prodigi (Sal 118, 27). Alzerò le mani ai tuoi precetti che amo, mediterò le tue leggi (Sal 118, 48). Sono canti per me i tuoi precetti, nella terra del mio pellegrinaggio (Sal 118, 54). Tutto questo mi accade perché ho custodito i tuoi precetti (Sal 118, 56). Sono amico di coloro che ti sono fedeli e osservano i tuoi precetti (Sal 118, 63).

Mi hanno calunniato gli insolenti, ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti (Sal 118, 69). Sia il mio cuore integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso (Sal 118, 80). Per poco non mi hanno bandito dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi precetti (Sal 118, 87). Mai dimenticherò i tuoi precetti: per essi mi fai vivere (Sal 118, 93). Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagna (Sal 118, 98). Ho più senno degli anziani, perché osservo i tuoi precetti (Sal 118, 100). Ho giurato, e lo confermo, di custodire i tuoi precetti di giustizia (Sal 118, 106). Gli empi mi hanno teso i loro lacci, ma non ho deviato dai tuoi precetti (Sal 118, 110). Allontanatevi da me o malvagi, osserverò i precetti del mio Dio (Sal 118, 115). Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, gioirò sempre nei tuoi precetti (Sal 118, 117).

Per questo tengo cari i tuoi precetti e odio ogni via di menzogna (Sal 118, 128). Salvami dall'oppressione dell'uomo e obbedirò ai tuoi precetti (Sal 118, 134). Io sono piccolo e disprezzato, ma non trascuro i tuoi precetti (Sal 118, 141). T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; custodirò i tuoi precetti (Sal 118, 145). Ma tu, Signore, sei vicino, tutti i tuoi precetti sono veri (Sal 118, 151). Vedi che io amo i tuoi precetti, Signore, secondo la tua grazia dammi vita (Sal 118, 159). Mi venga in aiuto la tua mano, poiché ho scelto i tuoi precetti (Sal 118, 173). Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò ad essi, anche i loro figli per sempre sederanno sul tuo trono" (Sal 131, 12). Così non ha fatto con nessun altro popolo, non ha manifestato ad altri i suoi precetti. Alleluia (Sal 147, 9).

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti (Pr 2, 1). Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti (Pr 3, 1). Egli mi istruiva dicendomi: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai (Pr 4, 4). Figlio mio, custodisci le mie parole e fa’ tesoro dei miei precetti (Pr 7, 1). Osserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi (Pr 7, 2). Rifletti sui precetti del Signore, medita sempre sui suoi comandamenti; egli renderà saldo il tuo cuore, e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto (Sir 6, 37).

Disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia!" e diede a ciascuno precetti verso il prossimo (Sir 17, 12). Sì: precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po’ qui, un po’ là" (Is 28, 10). E sarà per loro la parola del Signore: "precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po’ qui, un po’ là", perché camminando cadano all'indietro, si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri (Is 28, 13). Fin dai tempi dei vostri padri vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Ritornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli Eserciti. Ma voi dite: "Come dobbiamo tornare?" (Ml 3, 7).

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.(Mt 5, 19). Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini" (Mt 15, 9). Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini (Mc 7, 7). Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso (Rm 13, 9).

Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso (Gal 5, 14). Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali (Col 2, 20). E non diano più retta a favole giudaiche e a precetti di uomini che rifiutano la verità (Tt 1, 14). Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato (2Pt 2, 21). Perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli (2Pt 3, 2). Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato (1Gv 3, 23).

Dio e i Precetti, Dio e la Legge, Dio e i Comandamenti sono una cosa sola. Ci si separa dalla Legge, dai Comandamenti, dai Precetti, ci separa dal Signore.

Questa verità oggi non entra nel cuore dei discepoli del Signore. Si vuole un Dio senza Parola, un Cristo senza Vangelo, un Signore senza Legge.

Quanti sono responsabili della vera fede, devono mettere ogni impegno perché il popolo sia condotto nella Legge, nel Vangelo, nella Parola.



8Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?». Nelle decime e nelle primizie.

Altro peccato del popolo contro il Signore. È il peccato di frode. Frodare è non dare all’altro ciò che è suo. Rubare è invece prendere all’altro ciò che è suo.



Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?». Nelle decime e nelle primizie. Cosa è di Dio?

Ogni famiglia dei figli di Israele aveva ricevuto da Dio una porzione di territorio. Inoltre la terra anziché essere divisa in dodici parti, è stata divisa in undici.

Ai figli di Levi non era stata assegnata alcuna porzione di territorio, perché essi avrebbero dovuto consacrarsi al culto del Signore, nella sua tenda.

Come avrebbe vissuto la famiglia di Levi? Ogni altra famiglia avrebbe dovuto portare al santuario la decima di quanto la terra avrebbe prodotto.

Assieme alla decima vi era anche l’obbligo di dare al Signore le primizie di quanto la terra produceva. Decime e primizie erano del Signore.

Ai tempi del profeta Malachia e sappiamo che anche ai tempi di Esdra e Neemia molti non osservavano questa Legge e i leviti lasciavano il tempio.



Essendo decime e primizie del Signore, era vero peccato di frode non dare a Dio ciò che è Dio. La decime e le primizie o pochi o molti erano del Signore.

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