che potrà qualificare il futuro in maniera più
soddisfacente. Sono pochi i marocchini che
studiano presso le università italiane, come lo
sono quelli che studiano l’italiano in Marocco
(conoscenza che può garantire un inserimento
privilegiato nei flussi annuali). D’altra parte, è
ancora carente la conoscenza che mediamente
si ha in Italia del Marocco e l’interesse nei
confronti di questo Paese. L’attaccamento della
maggior parte dei marocchini all’Italia non sem-
pre ha avuto un corrispettivo da parte della po-
polazione italiana, che sovente ha mostrato
atteggiamenti e comportamenti discriminatori
in ambito sociale e lavorativo.
È stata anche avvertita l’importanza del fat-
tore religioso nella gestione del fenomeno mi-
gratorio. Del resto, la libertà religiosa (diritto
individuale di abbracciare o lasciare una reli-
gione, di professarne i principi e manifestarne il
culto) riveste, all’interno della Costituzione ita-
liana, il rango di principio fondamentale e irri-
nunciabile. Per questo motivo, nel 2007, il
Ministero dell’Interno ha stilato una Carta dei
valori, derivati direttamente dalla Costituzione,
da proporre all’accettazione di tutte le comunità
religiose al fine di evitare che la libertà di culto
favorisca la convivenza nella separatezza, ve-
nendo a mancare un collante unitario.
La fase attuale, a causa della crisi, com-
porta difficoltà supplementari. Questa colletti-
vità, nonostante alcune evidenti problematicità,
è ben avviata e può conseguire risultati ancora
più soddisfacenti ma, al momento, non è an-
cora pienamente riuscita a operare in maniera
adeguata da collante efficace tra i due Paesi. A
tal fine è necessario che gli immigrati vengano
considerati non un impedimento bensì un’op-
portunità non solo a livello occupazionale. L’im-
migrazione dei marocchini in Italia è una realtà
ben visibile, ma gli effetti postivi dei possibili
rapporti bilaterali e dell’inserimento nella so-
cietà italiana sono stati solo in parte sperimen-
tati.
Breve storia dell’immigrazione marocchina in Italia
15
PARTE INTRODUTTIVA
ITALIA. Decreti annuali di programmazione dei flussi e quote privilegiate per non comunitari (1996-2013)
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Totale Decreto Flussi
23.000
20.000
58.000
58.000
83.000
89.400
79.500
79.500
79.500
Di cui stagionali
-
-
-
-
-
39.400
60.000
68.500
50.000
Di cui non stagionali
-
-
-
-
-
50.000
19.500
11.000
29.500
Di cui quote privileg.
-
-
6.000
6.000
15.000
15.000
10.000
3.600
20.000
Marocco
-
-
1.500
1.500
3.000
1.500
2.000
500
2.500
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Totale Decreto Flussi
99.500 550.000 252.000 230.000
80.000 184.080
60.000
62.850
30.000
Di cui stagionali
45.000
80.000
80.000
80.000
80.000
80.000
60.000
35.000
30.000
Di cui non stagionali
54.500 470.000 172.000 150.000
- 104.080
-
27.850
-
Di cui quote privileg.
20.800
38.000
47.100
44.600
-
52.080
-
-
-
Marocco
2.500
4.000
4.500
4.500
-
4.500
-
-
-
FONTE: Centro Studi e Ricerche IDOS. Elaborazioni su su dati del Ministero dell!Interno e del Lavoro e delle Politiche Sociali
16
PARTE INTRODUTTIVA
ITALIA. Soggiornanti marocchini distribuiti per provincia (31.12.2012)
Marocco
%
Marocco
%
Aosta
2.560
0,5 Prato
2.401
0,5
Valle d'Aosta
2.560
0,5 Siena
1.355
0,3
Alessandria
7.969
1,5 Toscana
31.838
6,2
Asti
3.823
0,7 Ancona
3.060
0,6
Biella
3.895
0,8 Ascoli Piceno
4.446
0,9
Cuneo
11.698
2,3 Macerata
2.960
0,6
Novara
6.613
1,3 Pesaro
5.173
1,0
Torino
33.292
6,4 Marche
15.639
3,0
Verbania
1.503
0,3 Perugia
10.140
2,0
Vercelli
3.582
0,7 Terni
790
0,2
Piemonte
72.375
14,0 Umbria
10.930
2,1
Bergamo
25.371
4,9 Frosinone
1.881
0,4
Brescia
22.773
4,4 Latina
1.388
0,3
Como
6.001
1,2 Rieti
385
0,1
Cremona
5.766
1,1 Roma
9.600
1,9
Lecco
5.196
1,0 Viterbo
1.285
0,2
Lodi
3.048
0,6 Lazio
14.539
2,8
Mantova
9.060
1,8 Chieti
973
0,2
Milano
31.415
6,1 L'Aquila
3.731
0,7
Pavia
5.012
1,0 Pescara
554
0,1
Sondrio
2.412
0,5 Teramo
1.821
0,4
Varese
10.197
2,0 Abruzzo
7.079
1,4
Lombardia
126.251
24,4 Avellino
1.076
0,2
Genova
6.443
1,2 Benevento
672
0,1
Imperia
2.734
0,5 Caserta
3.315
0,6
La Spezia
2.488
0,5 Napoli
4.300
0,8
Savona
3.520
0,7 Salerno
7.489
1,4
Liguria
15.185
2,9 Campania
16.852
3,3
Bolzano
4.040
0,8 Campobasso
845
0,2
Trento
5.157
1,0 Isernia
371
0,1
Trentino A. A
9.197
1,8 Molise
1.216
0,2
Belluno
2.212
0,4 Matera
657
0,1
Padova
13.443
2,6 Potenza
914
0,2
Rovigo
4.496
0,9 Basilica
1.571
0,3
Treviso
13.688
2,6 Bari
2.800
0,5
Venezia
5.316
1,0 Brindisi
790
0,2
Verona
18.268
3,5 Foggia
2.249
0,4
Vicenza
9.550
1,8 Lecce
2.227
0,4
Veneto
66.973
13,0 Taranto
530
0,1
Gorizia
425
0,1 Puglia
8.596
1,7
Pordenone
1.797
0,3 Catanzaro
3.746
0,7
Trieste
247
0,0 Cosenza
2.998
0,6
Udine
2.121
0,4 Crotone
823
0,2
Friuli V. G.
4.590
0,9 Reggio Calabria
4.092
0,8
Bologna
15.959
3,1 Vibo Valentia
1.038
0,2
Ferrara
5.627
1,1 Calabria
12.697
2,5
Forli'
6.831
1,3 Agrigento
1.518
0,3
Modena
21.609
4,2 Caltanissetta
1.363
0,3
Parma
5.319
1,0 Catania
1.166
0,2
Piacenza
4.932
1,0 Enna
311
0,1
Ravenna
6.367
1,2 Messina
3.224
0,6
Reggio Emilia
12.457
2,4 Palermo
2.417
0,5
Rimini
2.496
0,5 Ragusa
1.187
0,2
Emilia R.
81.597
15,8 Siracusa
1.364
0,3
Arezzo
2.367
0,5 Trapani
936
0,2
Firenze
8.003
1,5 Sicilia
13.486
2,6
Grosseto
1.549
0,3 Cagliari
1.362
0,3
Livorno
2.465
0,5 Nuoro
1.082
0,2
Lucca
4.277
0,8 Oristano
344
0,1
Massa Carrara
2.177
0,4 Sassari
1.978
0,4
Pisa
4.322
0,8 Sardegna
4.766
0,9
Pistoia
2.922
0,6 ITALIA
517.146
100,0
FONTE: Centro Studi e Ricerche IDOS. Elaborazioni su dati Ministero dell'Interno/Eurostat