Titolo del caso
Getto dei pilastri
Descrizione del caso
Tipologia costruttiva
Edilizia tradizionale, costruzione edificio residenziale
Contesto produttivo
Dai ferri di ripresa lasciati sui pilastri gettati
precedentemente si prosegue con le armature dei
pilastri fino al solaio superiore.I carpentieri
costruiscono con tavolame di legno la cassaforma
del pilastro onde consentire il getto del calcestruzzo.
Realizzata la cassaforma si provvede al getto
servendosi della autopompa ovvero del secchione
trasportato dalla gru di servizio con avvicinamento
laterale al punto di getto. Il lavoratore provvede a
direzionare il flusso entro la cassaforma nonché alla
operazione di vibratura del cls al fine di rendere
omogeneo il getto. Nello svolgimento di tale
operazione l'operaio non si serve di scala o
ponteggio onde raggiungere la quota dei solai (circa
m 3,00), ma si arrampica sugli staffoni e rimane in
equilibrio su di essi per la durata del getto e della
vibrazione dello stesso.
Commento: l’esecuzione sopradescritta di getto dei
pilastri è ritenuta “normale” dagli addetti ai lavori in
quanto è modalità sicuramente più veloce e
comunemente ritenuta più comoda e non
particolarmente pericolosa.
Analisi e valutazione del rischio
Caduta dall'alto: in fase di getto con il secchione il
rischio di caduta dall'alto è elevato
Rischio di investimento da parte del secchione di
cls : Il secchione pesante ed instabile si avvicina
pericolosamente in modo obliquo.
Altre immagini descrittive del caso
Immagine soluzione sicura
Soluzione
sicura
Utilizzo di casseforme che incorporano il dispositivo
di prevenzione collettiva (parapetto).E' possibile
l'utilizzo di una scala portatile, ancorata in sommità,
e l'impiego, da parte dell'operatore, di un dispositivo
di posizionamento sul lavoro. Se il cantiere lo
permette, utilizzare in fase di getto scale del tipo a
palchetto, scale doppie con guardacorpo, ponteggi,
ponti su cavalletto o su ruote.
Altre immagini soluzione sicura
Riferimenti normativi
DPR 547/1955 – art. 21 (scale doppie)
DPR 164/1956 - art.16 (ponteggi ed opere
provvisionali);
D.Lgs 493/1996 - art. 4 (informazione - formazione
segnaletica gestuale)
D.Lgs 494/1996 - artt. 5 (obblighi del coordinatore),9
lett.c-bis (obblighi dei datori di lavoro)
Pianificazione operativa di sicurezza
L’attrezzatura idonea per eseguire in sicurezza i
lavori di direzione del getto e vibrazione del cls deve
essere prevista nel P.O.S dell’impresa, valutato dal
coordinatore.
Pianificazione di sicurezza e coordinamento
L’eventuale uso di cassaforma metallica con
protezione deve essere previsto nel P.S.C. e quindi
in fase di progettazione.
Rischio residuo
Rimane non riducibile con misure tecniche il rischio
di investimento da parte del secchione di cls che
deve essere affrontato con l’addestramento del
manovratore ed il suo coordinamento con
l’operatore addetto al getto.
Riferimenti
Caso validato dal gruppo di lavoro regionale Redazione a cura di : TdP Massimo Peruzzo