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ACQUI TERME
L’ANCORA
27 AGOSTO 2017
Acqui Terme. Una mostra
di strumenti a pizzico - con
pezzi antichi e moderni, fogge
originali e ibridi, arricchita da
veri capolavori di ebanisteria -
allestita in collaborazione con i
maggiori esponenti dell’alta liu-
teria italiana, - Anema e Corde
(Napoli), Federico Giacomel
(Genova), Carlo Mazzaccara
(Modena), Gabriele Pandini
(Ferrara), Santo Vruna (Alben-
ga) e Fabio Zontini (Finale Li-
gure) - ha inaugurato la XII edi-
zione dell’Accademia Interna-
zionale di Mandolino e Chitar-
ra che, per il terzo anno con-
secutivo, si tiene nella nostra
città.
Ma subito, spontaneamente,
la musica è salita alla ribalta:
prima con naturali aggregazio-
ni, quindi, come da program-
ma, con la Choro night “orche-
strale” (e c’era un bel pubblico
a far cornice), quindi con un
dopo concerto (forse ancor più
coinvolgente), di matrice jazz,
che ha messo in evidenza una
splendida tromba.
Dopo Misha Quint, è il savo-
nese Carlo Aonzo a innescare,
sino al 27 agosto, una nuova
mobilitazione artistica.
L’evento dell’Accademia,
che si ripete da anni, trova
ogni volta sempre maggiore
spazio e, anche in questa oc-
casione presenta un gruppo di
insegnanti ancora più ampio e
qualificato. Dopo le prime edi-
zioni tenutesi a Savona, Luga-
no, Ferrara e Bolzano, ecco
mandolino & chitarra che han
trovato casa nel Monferrato,
sulle sponde della Bormida.
Negli otto giorni del corso i
partecipanti (e tanti giovanissi-
mi appartengono al territorio)
avranno modo di cimentarsi
con l’apprendimento delle tec-
niche di mandolino, mandola,
mandoloncello e chitarra clas-
sica e flamenco, con corsi, in
italiano e in inglese, che spa-
ziano da quelli riservati ai prin-
cipianti e agli intermedi, fino ad
arrivare alle lezioni per musici-
sti che, con conoscenze e ca-
pacità già di livello avanzato,
desiderano ulteriormente per-
fezionarsi.
Quanto al team degli inse-
gnanti,come di consueto di
certificata eccellenza, que-
st’anno subito da segnalare la
star internazionale Brian Ober-
lin, per il mandolino america-
no, il quale andrà così ad af-
fiancare Carlo Aonzo, Sabine
Spath e Piero Lisci (mandolino
classico), Michele De Martino
(mandolino di tradizione napo-
letana), Katsumi Nagaoka
(chitarra classica), Roberto
Margaritella (chitarra classica
e flamenco), e Alessandro
Graziano (musica d’ensem-
ble). L’Accademia, però, come
in passato non sarà solo scuo-
la per gli appassionati, ma si
proporrà come vero evento
musicale e culturale, che por-
terà ad Acqui tutta una serie di
iniziative, aperte a residenti e
ai turisti.
Il programma
Dopo quello del 20 agosto,
gli altri appuntamenti concerti-
stici sono previsti giovedì 24
agosto, alle 21,15, al Chiostro
della Chiesa di San France-
sco, con il Concerto dei Do-
centi dell’Accademia. Mentre il
Concerto Finale, invece, è car-
tellone sabato 26 agosto, alle
18, nel Chiostro dell’Hotel La
Meridiana (con tanto di prima
mondiale per una pagina del
compositore statunitense Ja-
mes Kellaris, scritta apposita-
mente per i musicisti ospiti del-
la nostra città).
Altri eventi collaterali sono la
conferenza dedicata al man-
dolino bresciano, del liutaio
Lorenzo Lippi martedì 22 ago-
sto, alle 21,15 nella Sala Con-
ferenze dell’Hotel La Meridia-
na.
Per concludere
Per Acqui una nuova occa-
sione di richiamo turistico e
culturale. Davvero la Musica,
in questa estate 2017, non si
ferma proprio più.
Ulteriori informazioni sul sito
www.accademiamandolino.
com.
Acqui sempre più città della musica
L’Accademia del mandolino
e i suoi tanti appuntamenti
Acqui Terme. Aspettando
la serata finale del Concorso
internazionale di Poesia “Città
di Acqui Terme”, in programma
sabato 2 settembre, e gli altri
appuntamenti legati alla mani-
festazione, inauguriamo il
“tempo della poesia” propo-
nendo il testo che la Giuria dei
Giornalisti della stampa spe-
cializzata (presieduta da Al-
berto Sinigaglia, de “La Stam-
pa”, e che ha coinvolto, in que-
sta edizione, con Renato Mi-
nore, critico e giornalista de “Il
Messaggero” Loris Maria Mar-
chetti, Beppe Mariano e Giulio
Sardi) ha eletto come vincitri-
ce.
Si tratta di Neve d’aprile,
una lirica di Liliana Zinetti, da
Casazza (Bergamo).
Nei versi si riconosce, sin
dall’attacco, il riferimento ad
una taciuta meditazione pre-
cedente.
Con la poesia che non può
non ricordare, nella sua se-
conda strofa, lo Spleen J’ai
plus de souvenir / Ho più ricor-
di che se avessi mille anni, e
quella celebre enumerazione
di diversi oggetti, riferiti da
Charles Baudelaire ad un
grosso mobile a cassetti, e il
simbolismo, (anche con impli-
cazioni metaletterarie).
Mentre, ben riconoscibili,
echi montaliani (e delle opere
più conosciute) si rintracciano
nella parte conclusiva del la-
voro.
Rarefatto, equilibrato, e in
tal guisa bellissimo, il finale.
Neve d’aprile
E poi farla finita con il dolo-
re,/ le distanze.// Sul tavolo/
confusione di conti insoluti, fo-
gli / d’appunti e scadenze / (il-
logico sentirmi a credito?)/ una
penna che non scrive, un va-
so/ senza rose, una crema per
le rughe/ (riavvolgere la vita
addietro,/ fermarla in un ni-
do?)/ un libro di Hesse/ e la
frase in copertina: /io credo
che la vita abbia un senso.//
Fuori il vento di aprile/ scrolla i
platani del viale, qui/ nessuno
viene/ solo tu che parli e ca-
rezzi il cane/ e io che non sen-
to./ Tutto si distanzia./ Ascolto
il vento//
Dimmi della neve.
***
Il programma di sabato 2
settembre...
Dalle ore 16 pomeriggio di
studi in memoria del Prof.
Giorgio Bàrberi-Squarotti (Pre-
sidente di giuria del concorso
acquese dal 2009 al 2016, cri-
tico della Letteratura d’altissi-
mo profilo del nostro Novecen-
to e a suo volta poeta), in pro-
gramma presso la Sala Belle
Époque del Grand Hotel Nuo-
ve Terme, Piazza Italia.
Alle ore 21,30: nella stes-
sa sede la cerimonia del Ga-
la di premiazione, con lettura
dei testi vincitori e attribuzio-
ne dei riconoscimenti, con
ben tre categorie dedicate
dalla manifestazione ai poeti
in erba di primaria, e della
scuola media inferiore e su-
periore.
E quello di domenica 3...
Intorno alle ore 9: Partenza
degli ospiti del Premio alla vol-
ta di Santo. Stefano Belbo per
la visita alla casa natale di Ce-
sare Pavese e ai luoghi pave-
siani.
Ore 13: Saluto agli ospiti
presso, ad Acqui, presso
l’Enoteca Regionale “Terme e
vino”, Piazza Levi 12.
Durante le giornate di pre-
miazione il centro della nostra
città sarà animato dal moltepli-
ci iniziative culturali organizza-
to da Archicultura.
Saranno presenti stand di
case editrici, librerie e associa-
zioni culturali, che proporranno
letture e presentazioni di libri.
Di questo programma fornire-
mo dettaglio nel prossimo nu-
mero.
Sin d’ora, però, segnaliamo
la presenza acquese di Fabio
Izzo, che a metà del pomerig-
gio di domenica 3, alle 16.30,
in via XX settembre, nell’atrio
delle Scuola Primaria, presen-
terà il suo romanzo Ieri, Eilen
(Il Foglio Letterario).
Chi organizza
Promosso da Archicultura,
con il sostegno della Fonda-
zione CR Alessandria e del-
l’Istituto Nazionale Tributaristi,
il Premio internazionale di poe-
sia “Città di Acqui di Terme” si
avvale dei patrocini di Munici-
pio d’Acqui, Regione, Ordine
dei Giornalisti del Piemonte, e
della collaborazione con Eno-
teca Regionale e Fondazione
Pavese.
Acqui Terme. In un’altra,
“più normale”, stagione artisti-
ca l’offerta dell’orchestra sinfo-
nica olandese “Sempre anima-
to”, diretta da Kian Pin Hiu,
(eccoci con questa cronaca al
tardo pomeriggio di domenica
30 luglio) - con Rossini e l’ou-
verture del
Barbiere di Siviglia,
una pagina di analogo sapore
introduttivo dalla Rosamunde
di Franz Schubert, e la Terza
Sinfonia di Beethoven – sa-
rebbe stata salutata come un
evento. Ma il ricordo fresco
(del giorno prima, sabato 29,
all’Addolorata) di uno strepito-
so concerto InterHarmony -
era il secondo, dopo quello di
due settimane prima con la
Quinta di Beethoven - dedica-
to a Dvorak e al doppio con-
certo per violino e violoncello
di Brahms, ha sicuramente
mutato, per chi c’era, le con-
suete prospettive. Inferiori a 80
le presenze tra il pubblico che,
accolto nel chiostro dell’Hotel
“La meridiana”, e dunque con
una sistemazione “all’aperto”,
come gli orchestrali è stato
esposto ad un meteo capric-
cioso. Che più volte ha indotto
la formazione olandese a in-
terrompere le esecuzioni (ec-
co il sole e una pioggia rada in
alternanza, con i due eventi
anche sovrapposti...).
Volenterosa e apprezzabile
la prova dell’orchestra “Sem-
pre animato”, ma più che mai
abbiamo capito la radicale av-
versione di talune scuole mu-
sicali nei confronti dell’ en plein
aire (specie se l’organico risul-
tata non abbondante: il suono
non può essere pieno come ci
si aspetta), con un ulteriore di-
scrimine che viene tanto dalla
constatazione di un (comun-
que) buon livello semiprofes-
sionistico, quanto di una matu-
ra età anagrafica degli esecu-
tori.
Ed ecco, così - del tutto na-
turale - prendere corpo un con-
fronto con la spettacolare Or-
chestra InterHarmony, un con-
fronto che, se fosse condotto
con coerenza, potrebbe giun-
gere ad esiti forse severi.
Ma non sarebbe questa una
buona tentazione: anche per-
chè chi, comunque, avrebbe
impressionato all’aperto (Mi-
sha Quint & co.) ha potuto frui-
re di un ambiente musical-
mente vocato come quello di
una basilica; mentre per gli
olandesi nessun aiuto è potuto
venire dagli “arrotondamenti”
che, generosa, una buona
acustica indoor offre.
E, allora, non resta che rin-
graziare la “Sempre animato”
per la sua visita, che anche lei
ha contribuito alla straordina-
rietà assoluta di questa estate
musicale.
E non si può dire altro: non
si può che definirla così, dopo
il luglio di Alfred Brendel e
Shlomo Mintz, dei tanti con-
certi proposti da talentuosi al-
lievi: senza contare dei man-
dolini e della polifonia dei pros-
simi giorni d’agosto (si vedano
gli articoli dedicati: e son pro-
prio eventi da non perdere),
con l’Accademia Internaziona-
le promossa da Carlo Aonzo e
le voci dei “Fortunelli”. G.Sa
Il 30 luglio nel segno di Beethoven
Orchestra olandese
nel chiostro del Seminario
Le giornate di poesia del 2 e 3 settembre
Oltre al premio Archicultura
il ricordo per Barberi Squarotti