di
Daniele Paletta
fotografie di
Giuliano Ferrari
Federico
Lorenzo
Luca
Matteo
LUNEDÌ 28 GENNAIO
Nè laboratorio universitario
nè impresa tradizionale: in
Henesis la ricerca si basa sulla
contaminazione di settori e
esperienze
GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO
Il valore di uno dei primi progetti
dell'azienda viene riconosciuto
anche a livello internazionale,
con la convalida del brevetto in
Europa e negli Stati Uniti
MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO
Difficoltà nell’attrarre
investimenti e un sistema fiscale
complicato: anche l'ingegneria
più sofisticata si scontra con
le difficoltà del fare impresa in
Italia
LUNEDÌ 18 FEBBRAIO
Chi si ferma è perduto:
all'orizzonte prossimo di Henesis
ci sono l'apertura di una nuova
sede e l'inizio di una partnership
di grande rilievo
VENERDÌ 22 FEBBRAIO
Mattinata concitata nei
laboratori di Parma: sono in
corso le ultime fasi di scrittura di
un progetto ancora top-secret
UN
MESE
CON
013
012
IMPRENDITORI
MAR 2013
IMPRENDITORI MAR 2013
«
EssERE IMpRENDItORE
significa segnare un nuovo
sentiero verso la cima di una
montagna, in mezzo a un
fitto bosco. La vetta è l'unico
punto fermo, mentre il sentiero
deve essere scoperto, creato
e consolidato, con creatività,
entusiasmo, competenza e
attenzione. Da una parte il
pensiero positivo guarda al
domani e alla vetta, e dall'altra c'è
la realtà, spesso dura, del presente.
Su questo sentiero ci si mette in
gioco ogni giorno, vivendo con
passione il nostro "credo".
E si sa, una montagna non è mai
da sola, dopo una vetta ce n'è
sempre un'altra...»
?
IL FUtURO CAMMINA CON ME
La ventiquattr’ore viene aperta con at-
tenzione: fossimo in un film d’azione, in
quella valigetta ci sarebbe un congegno
sofisticatissimo, in grado di cambiare le
sorti del mondo. E il bello è che, al netto
di ogni fantasia cinematografica, le cose
stanno davvero così: quelle che a un oc-
chio inesperto sembrano solamente sca-
tolette sono in realtà parte di una rete
wireless di nodi e sensori che permet-
tono di monitorare dati ambientali come
luminosità, rumori e crepe. Una rete di
percezione artificiale potenzialmente in-
finita, con tanto di dati registrati e con-
sultabili tramite app.
Questo squarcio sul futuro è solo uno dei
progetti che vengono portati avanti dagli
ingegneri di
Henesis, start-up nata nel
2007. Ciò che viene creato nei laboratori
di Parma, in un ex studio di architetti in-
formale e bohémiénne, incrocia le neuro-
scienze e il
soft computing, la robotica e
le applicazioni dell’intelligenza artificiale
nei campi dell’elettronica e della medici-
na, e ha portato Henesis a essere scelta
tra le dodici aziende italiane più innova-
tive dal
Technology Review Italia pubbli-
cato dal Mit.
Questa avventura futuribile è inizia-
ta quando i quattro soci erano ancora
studenti universitari: Luca Ascari, oggi
37enne, Federico Sassi (30), Matteo Sac-
chi (31) e Lorenzo Chiesi (29). «Li cono-
scevo quasi tutti da anni come capi scout
– racconta Ascari, presidente del consiglio
di amministrazione – Sapevo delle loro
passioni e di quanto fossero capaci, e li
ho voluti con me». Ma c'è anche un quinto
socio che merita una menzione partico-
lare perché è stato il primo a credere in
loro: è lo zio di Luca, che ha finanziato il
progetto quando nessuna banca dava
loro credito. Tra convegni in Europa, l’a-
pertura di una nuova sede e i primi passi
di un progetto su cui mantenere il mas-
simo riserbo, ecco la cronaca di un mese
passato con i soci di Henesis.
Sopra: il team Henesis con alcuni nodi della
rete di monitoraggio Beesper.
LUNEDÌ 28 GENNAIO, ORE 19
Nè labOratOriO UNivErSitariO
Nè iMprESa tradiziONalE: iN
HENESiS la riCErCa Si baSa SUlla
CONtaMiNaziONE di SEttOri Ed
ESpEriENzE
In pochi giorni, Luca Ascari tocca diverse
città europee: «Sto per partire per Bru-
xelles, dove sono stato chiamato per
una consulenza alla Commissione euro-
pea – racconta - e sono appena tornato
da Nottingham, dove era in programma
l’ultimo meeting di un progetto europeo
dedicato all’uso della rielaborazione delle
immagini nell’
imaging medico». Assieme
a lui c’erano anche due studentesse che
stanno completando il loro dottorato a
Henesis, segno di un legame molto forte
col mondo accademico. «Non siamo para-
gonabili né a un laboratorio universitario
né a un’azienda tradizionale, rispetto alla
quale siamo più agili e informali – spiega
Matteo Sacchi - Il nostro metodo di lavoro
deriva dall’ambito della ricerca, ma pun-
tiamo su una contaminazione di settori e
di esperienze che non potrebbe avvenire
in ambiti chiusi come quelli accademici».
GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO, ORE 11
il valOrE di UNO dEi priMi prOGEtti
dEll'aziENda viENE riCONOSCiUtO
aNCHE a livEllO iNtErNaziONalE,
CON la CONvalida dEl brEvEttO
iN EUrOpa E NEGli Stati UNiti
Il pantografo non é solo uno strumento
da disegno: con lo stesso nome vengo-
no chiamati anche i dispositivi con cui i
locomotori prelevano energia dalla linea
elettrica. «Anni fa abbiamo sviluppato
un software che permette di monitorare
i pantografi sui treni e ne rileva i mal-
funzionamenti, basandosi sulle analisi
di immagini – spiega Sacchi – Quello che
abbiamo fatto è stato creare un modulo
di generazione automatica delle segna-
lazioni: in questo modo abbiamo ridotto
dell’80% il carico di lavoro per chi deve su-
pervisionare le immagini dei pantografi, e
abbiamo individuato il 100% dei dispositivi
che presentavano anomalie». La storia di
questo progetto ha segnato una strada
maestra per Henesis («La nostra sfida av-
viene sempre a livello degli algoritmi che
ci porteranno a sviluppare il prodotto»,
racconta Ascari), e da pochi giorni la sua
eccezionalità è stata riconosciuta anche in
campo internazionale, con la convalida del
brevetto sia in Europa che negli Stati Uniti.
NOME:
henesis
sEttORE:
iCT
sEGNI pARtICOLARI:
parTner di
ToyoTa e sT miCroeleCTroniCs
015
014
IMPRENDITORI MAR 2013
IMPRENDITORI MAR 2013
un mese con
completamente autofinanziato – spiega
– Abbiamo immesso l’idea su
Kickstar-
ter, il più noto portale di crowdfunding:
non abbiamo raggiunto il minimo per far
partire il progetto, ma questo ci ha per-
messo di capire meglio il nostro target e
di essere avvicinati da altri investitori».
LUNEDÌ 18 FEBBRAIO, ORE 10
CHi Si fErMa è pErdUtO:
all’OrizzONtE prOSSiMO di
HENESiS Ci SONO l’apErtUra di
UNa NUOva SEdE E l’iNiziO di UNa
partNErSHip di GraNdE riliEvO
Sono tante le imprese che rispondono
alla crisi restando in attesa che il peg-
gio passi, ma Henesis non è mai stata
così attiva come in questa fase: «Stiamo
per aprire una nuova sede, a Bolzano o
più probabilmente a Trento – annuncia
Ascari – per estendere la nostra attività
al mercato delle applicazioni in ambito
agricolo-ambientale». E non è tutto: a
giorni partirà anche una partnership con
la
St Microelectronics, una delle più gran-
di aziende al mondo per la produzione di
componenti elettronici a semicondutto-
re: «Inizieremo a collaborare con loro per
sviluppare i nostri prodotti nel campo
tUttO Ciò CHE
faCCiaMO è iSpiratO
alla NatUra. è
lì CHE trOviaMO
lE SOlUziONi
più SEMpliCi E
iNtElliGENti pEr la
COMplESSità dEl
MONdO
E DOMANI?
In un solo mese di attività frenetica,
Henesis ha gettato le basi per l’attività
degli anni a venire: nuove sedi, brevetti,
progetti europei. Eppure, c’è ancora
un ambito inesplorato. «Ci stiamo
strutturando per aumentare le nostre
competenze nel settore acustico –
racconta Lorenzo Chiesi, il più giovane
dei soci – Uno dei nostri prossimi
obiettivi è quello di far convergere due
mondi paralleli, associando l’analisi dei
segnali audio alla creazione di sistemi
di elaborazione avanzata dei dati». Nel
mentre, nei laboratori continuerà la
sfida sul perfezionamento di algoritmi
sempre più complessi, che daranno vita
a sistemi di percezione artificiale solo
apparentemente futuristici. Il segreto di
tutto questo - a loro - sembra davvero
semplice: «Tutto ciò che facciamo è
ispirato alla natura – conclude Ascari – È
lì che troviamo le soluzioni più semplici
e intelligenti per la complessità del
mondo».
dell’ambiente e delle
smart cities».
VENERDÌ 22 FEBBRAIO, ORE 9
MattiNata CONCitata NEi
labOratOri di parMa. SONO iN
COrSO lE UltiME faSi di SCrittUra
di UN prOGEttO aNCOra tOp-
SECrEt
Nel laboratorio di Henesis, il clima è
concitato: queste sono le ultime ore per
poter completare il progetto che, la set-
timana prossima, sarà presentato al
quartiere generale di Toyota. «Non posso
anticipare nulla – afferma Ascari – ma
stiamo lavorando a un nuovo brevetto:
presto partiranno gli incontri tecnici per
verificarne la fattibilità, e tutto deve es-
sere pronto per allora». Il ramo europeo
di Toyota Motors è stato uno degli angeli
custodi di Henesis, con la sua sua scelta
di finanziare un progetto di Ascari per la
creazione di un sistema intelligente per
la guida delle auto, quando l’azienda non
era che uno spin off dei laboratori del-
la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
«Il loro sostegno, basato su un modello
di
open innovation, non è venuto meno
neanche durante gli anni della crisi - ri-
corda Ascari – È anche grazie a loro che,
assieme agli investimenti sulla ricerca
sEMpLICE... O NO?
Toyota è uno dei partner più
importanti di Henesis. «Quello
che abbiamo realizzato per
loro anni fa – spiega Federico
Sassi – sposava neuroscienza e
ingegneria informatica, creando
un sistema di guida che traducesse
in algoritmi le dinamiche della
memoria associativa, ossia l’atto
di comprendere individuando
nel cervello una memoria
corrispondente». Complicato
da spiegare, ma dalle infinite
possibilità di applicazione:
gli stessi algoritmi sono stati
utilizzati, ad esempio, anche
per un’applicazione nel campo
della moda, Twyle. «In questo
caso il sistema capisce quale
capo d’abbigliamento mi può
interessare e decide cosa farmi
vedere negli armadi dei miei amici
o negli scaffali dei negozi dei
dintorni, informandomi anche su
costi e promozioni».
MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO, ORE 15
diffiCOltà NEll’attrarrE
iNvEStiMENti E UN SiStEMa
fiSCalE COMpliCatO: aNCHE
l'iNGEGNEria più SOfiStiCata Si
SCONtra CON lE diffiCOlità dEl
farE iMprESa iN italia
La tentazione di andarsene dall’Italia?
C’è, inutile negarlo: Henesis ha già una
sede a Boston. Ma l’azienda continua a
essere radicata sul territorio, nonostan-
te le difficoltà del fare impresa nel nostro
Paese. «Dopo anni in cui - spiega Ascari -
siamo stati poco appetibili per gli investi-
tori perché defocalizzati su diversi pro-
getti (e poco importava che quello fosse
il nostro modo di pagarci gli stipendi
tutti i giorni), due banche hanno iniziato
a concederci piccole linee di credito». Ma
tutto questo non basta: «Il problema non
è solo il livello di pressione fiscale, ma la
complessità del sistema – prosegue – Lo
scorso anno abbiamo chiuso in utile per
la prima volta: ora, però, il fisco suppone
che quest’anno raggiungeremo gli stessi
livelli, e siamo già costretti ad anticipare
soldi. In Francia le start-up non pagano
le tasse per sette anni: nessuno si so-
gna di chiedere anticipi fiscali». In que-
sta situazione è necessario trovare altri
canali e strumenti per andare avanti: «Il
progetto
Beesper per l’analisi dei para-
metri ambientali, ad esempio, è stato
per lo sviluppo delle reti di monitoraggio,
siamo passati dalle fasi di studio all’es-
sere un’impresa vera e propria».
Dall'alto: ultimo check della centralina di
Beesper prima della spedizione; Lorenzo
Chiesi all'opera sul "nuovo nato" in casa
Henesis nel settore acustico.
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IMPRENDITORI MAR 2013
IMPRENDITORI MAR 2013
un mese con