L. Del Pistoia


Contribuisce in questo modo a rimuovere definitivamente le “pesanti incrostazioni semiteologiche” (Zillborg)



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Contribuisce in questo modo a rimuovere definitivamente le “pesanti incrostazioni semiteologiche” (Zillborg).

  • Ed è uno dei fautori della non-restrizione negli ospedali psichiatrici.



  • Morel e Hecker identificano una psicosi con esito demenziale che chiamano “demenza precoce” o “ebefrenia”. Magnan delimita il “délire chronique à évolution systématique ” (che passa per diverse tappe successive: “inquiétude, persécution, grandeur et démence ”).

    • Morel e Hecker identificano una psicosi con esito demenziale che chiamano “demenza precoce” o “ebefrenia”. Magnan delimita il “délire chronique à évolution systématique ” (che passa per diverse tappe successive: “inquiétude, persécution, grandeur et démence ”).

    • K.L. Kahlbaum nel 1869 scrive un’opera dal titolo Catatonia, detta “follia della tensione muscolare”.

    • J.P.J. Baillarger (1824-1902) e J.P. Falret (1809-1870) nel 1854 e nel 1855 delimitano la “follia a doppia forma” o “circolare”.



    P. Mantegazza (1831-1910) elabora una nosografia basata fonda sull’anatomia patologica e sulla fisiopatologia e contempla quattro “gruppi naturali”: demenza (congenita e acquisita), mania, malinconia e psicosi deliranti allucinatorie.

    • P. Mantegazza (1831-1910) elabora una nosografia basata fonda sull’anatomia patologica e sulla fisiopatologia e contempla quattro “gruppi naturali”: demenza (congenita e acquisita), mania, malinconia e psicosi deliranti allucinatorie.

    • E. Morselli (1852-1929) suddivide le malattie mentali secondo gruppi, sottogruppi, sezioni e sottosezioni; i gruppi sono sostanzialmente 4: frenastenie, parafrenie (ad es. isteria e paranoia), psiconevrosi (ad es. mania, malinconia, catatonia) ed encefalopatie (ad es. quelle tossiche).

    • La confusione regna sovrana …



    Allievo del neurologo Erb e del fisio-psicologo Wundt.

    • Allievo del neurologo Erb e del fisio-psicologo Wundt.

    • E’ uno studioso di vasti e articolati interessi: filosofici, poetici, politici, sociologici e psichiatrico- transculturali.

    • Afferma di essersi dedicato alla psichiatria clinica seguendo il metodo delle scienze della natura (il fratello era botanico).



    Un’ideale nosologia sarebbe fondata su elementi eziologici e correlati biologici, non sempre possibile ma “meta futura della ricerca”.

    • Un’ideale nosologia sarebbe fondata su elementi eziologici e correlati biologici, non sempre possibile ma “meta futura della ricerca”.

    • I disturbi psichiatrici sono determinati da cause endogene ed esogene, organiche e psico-emotive (nelle “nevrosi psicogene”).

    • Sia nel disturbo bipolare, nella demenza precoce e nei comportamenti sociopatici che nelle psiconevrosi dette degenerative (isterica e ossessiva) la predisposizione costituzionale gioca un ruolo decisivo.



    Il rapporto somatico-psichico è invero ancora complesso e oscuro; lo psichiatra deve soltanto orientarsi verso un approccio clinico, pratico e empirico, sostenuto da una nosologia chiara e pragmatica.

    • Il rapporto somatico-psichico è invero ancora complesso e oscuro; lo psichiatra deve soltanto orientarsi verso un approccio clinico, pratico e empirico, sostenuto da una nosologia chiara e pragmatica.

    • Sul piano nosografico attua una sintesi clinicamente valida: i disturbi psichiatrici possono essere suddivisi in due ampi gruppi secondo la causa: esogeni ed endogeni.

    • Nel gruppo ESOGENO le cause possono essere suddivise in psichiche (eventi traumatici) e somatiche (tumori cerebrali, intossicazione, malattie endocrine). La neurastenia e l’ipocondria sono ritenute disturbi esogeni, con alla base un “esaurimento dell’organismo”.



    I disturbi endogeni presuppongono l’esistenza di una “costituzione predisponente su base ereditaria e degenerativa”, per cui in quattro generazioni si giunge da un iniziale “nervosismo” all’alcolismo, a veri “disturbi mentali” e nella quarta generazione alla comparsa della “demenza precoce”.

    • I disturbi endogeni presuppongono l’esistenza di una “costituzione predisponente su base ereditaria e degenerativa”, per cui in quattro generazioni si giunge da un iniziale “nervosismo” all’alcolismo, a veri “disturbi mentali” e nella quarta generazione alla comparsa della “demenza precoce”.

    • Le psicosi ENDOGENE comprendono i due grandi gruppi morbosi: quelli maniaco-depressivi e quelli connessi con la demenza precoce.

    • Questa, per la prima volta, in base all’esito riunisce entità tenute prima separate, quali paranoia, catatonia, forme paranoidi e ebefrenia.



    F. A. Mesmer (1734-1815), medico viennese, tenta dapprima di trovare cure per le malattie utilizzando il magnetismo minerale, applicando ferro calamitato sui pazienti.

    • F. A. Mesmer (1734-1815), medico viennese, tenta dapprima di trovare cure per le malattie utilizzando il magnetismo minerale, applicando ferro calamitato sui pazienti.

    • Si convince poi dell'esistenza di una forza, o "fluido", che si sprigiona direttamente dall'organismo umano capace di agire sugli altri organismi.



    Propone quindi una terapia, detta mesmerismo, basata su quattro principi fondamentali:

    • Propone quindi una terapia, detta mesmerismo, basata su quattro principi fondamentali:


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