CAIRO MONTENOTTE
41
L’ANCORA
26 FEBBRAIO 2017
Carcare. L’iniziativa del Co-
mune di Carcare di promuove-
re la costituzione di un Ente
Parco delle Valli del Bormida
non è proprio piaciuta all’asso-
ciazione Wilderness Italia che,
tramite il segretario nazionale
Franco Zunino, tuona contro
coloro che «dei Parchi i politici
non hanno mai capito nulla e li
hanno sempre equiparati ad
aziende commerciali, industrie
turistiche, mentre i Parchi non
sono e non sono mai stati ini-
ziative sociali per sviluppare i
territori, ma per preservarli.
Una vera e propria contraddi-
zione in termini in cui proprio i
politici italiani sono campioni».
Il Comune di Carcare si è
già attivato e ha programmato
un incontro con tutti i rappre-
sentanti dei comuni delle valli
del Bormida nelle sue tre dira-
mazioni fluviali a partire dal
Monte Settepani, già sito di im-
portanza comunitaria. Un’ini-
ziativa, questa, che, secondo
dall’assessore alle attività pro-
duttive di Carcare, Christian
De Vecchi, contribuirebbe ad
aumentare, sul territorio, la
consapevolezza verso le te-
matiche ambientali nonché a
promuovere il turismo locale
come un motore per lo svilup-
po reale. De Vecchi ricorda
inoltre che l’assemblea gene-
rale delle Nazioni Unite (ONU)
ha dichiarato il 2017 Anno In-
ternazionale del turismo soste-
nibile, riconoscendo di fatto
l’importanza di questo seg-
mento a livello internazionale,
l’iniziativa del Parco Naturale
si contestualizza quindi nel
giusto periodo temporale.
Ed è proprio a questo pro-
posito che Franco Zunino de-
nuncia le contraddizioni di una
proposta che vorrebbe il parco
asservito alle strategie com-
merciali del turismo: «Il vincolo
di “Patrimonio dell’Umanità”
che tanti politici hanno richie-
sto per le Cinque Terre, le Alpi
Marittime e per le Langhe (tan-
to per limitarci alle zone della
Liguria e Piemonte) è stato
presentato all’opinione pubbli-
ca come “etichetta” per lo svi-
luppo territoriale, mentre inve-
ce è un vincolo che deve im-
balsamare i territori per pre-
servarvi i loro valori culturali:
hanno mai detto ai contadini
che con questo impegno i vec-
chi cascinali non potranno più
essere ristrutturarti diversa-
mente da quello che erano? O
che la coltivazione delle vigne
deve restare quella tradiziona-
le, se non altro nella fisionomia
paesaggistica? O che i muret-
ti a secco devono rifarsi e pre-
servarsi nel loro antico stato?
Ed i vincoli europei dei cosid-
detti “siti di Natura 2000 o SIC”
che tanto e sempre hanno vo-
luto i soliti politici (da sinistra a
destra – salvo per alcuni veri li-
berali!), addirittura fatti cadere
sulla testa di cittadini e dei Co-
muni senza che mai siano sta-
ti preavvertiti?».
L’associazione, che si di-
chiara conservatrice per pro-
prie finalità statutarie dice un
no risoluto a un Parco per la
Val Bormida. E sarà anche di-
sposta ad organizzarvi l’oppo-
sizione, pur dicendo un sì alla
conservazione dei suoi valori
naturalistici e culturali: «Ora
leggiamo sui media di una pro-
posta per un grande Parco Na-
turale per le Valli Bormida, - ri-
badisce Zunino - come se ve-
ramente lo meritassero: tanto
varrebbe, allora, richiedere un
Parco per la Liguria intera!
Nelle Valli Bormida ci sono an-
che località che meritano di es-
sere conservate, protette per il
loro valore ambientale, ma non
“sviluppate”. Non c’è bisogno
di inserirle in un Parco che vor-
rebbe dire estendere vincoli su
un territorio immenso, al no-
vanta per cento di proprietà
privata, solo per avere la scu-
sa di costituire un Ente pubbli-
co alla cui gestione dei soldi si
metterebbero poi loro, lascian-
do ai cittadini l’onere dei vin-
coli».
L’attacco ai politici è senza
riserve: «Per i politici, istituire
un Parco o costruire un’auto-
strada è la stessa cosa! In tut-
ta Italia i Comuni ed i cittadini
protestano per questi vincoli
fatti cadere dall’alto, eppure si
continua a perseverare nel ri-
chiederne altri, da ambientali-
sti e politici a loro vicini, so-
prattutto gli ultimi sempre sen-
sibili al richiamo dei soldi e dei
“cadreghini” che gli enti di ge-
stione prevedono! No, i politici
pensano solo ai soldi che pos-
sono giungere dagli organismi
preposti (UNESCO ed Unione
Europea), altro che al vero svi-
luppo sociale e men che meno
ai diritti dei cittadini, calpestati
per soddisfare il loro bisogno
di sviluppare (il che vuole dire
gestire soldi pubblici!), di in-
crementare il commercio e far-
li arricchire affinché possano…
andare all’estero a vedere
quello che altri hanno conser-
vato rinunciando a quello che
loro non vogliono rinunciare».
PDP
Cengio. Il deputato cunee-
se Mino Taricco ha presentato
al Ministro dell’ambiente e del-
la tutela del territorio e del ma-
re un’interrogazione relativa al-
la situazione dell’azienda ex
Acna di Cengio (SV). Insieme
a lui hanno firmato i colleghi
Raffaella Mariani, Cristina Bar-
gero, Maria Luisa Gnecchi,
Francesco Prina, Umberto
D’Ottavio, Enrico Borghi, Chia-
ra Gribaudo, Assunta Tarta-
glione, Sabrina Capozzolo,
Eleonora Cimbro e Gessica
Rostellato.
L’Azienda Coloranti Nazio-
nali e Affini (ACNA) fu fondata
nel 1929 a Cengio (Savona)
per sintetizzare coloranti chi-
mici e causò negli anni una
gravissima contaminazione
della valle e del fiume Bormi-
da. Per questo, dopo una
grande mobilitazione popolare
venne chiusa definitivamente
nel 1999.
Nel marzo 2003, il Commis-
sario straordinario nominato
per il risanamento per il sito ci-
tò in giudizio l’Acna per l’inqui-
namento causato ai territori
piemontese e ligure e chiese il
risarcimento per le parti lese. Il
13 ottobre 2010, dopo dieci
anni di interventi e 400 milioni
di euro investiti, in un incontro
a Cengio (SV), alla presenza
del Capo della Protezione Ci-
vile, il Ministro dell’Ambiente,
gli allora Presidenti delle Re-
gioni Liguria e Piemonte ed il
nuovo Commissario Delegato,
venne annunciata la fine dei
lavori di bonifica.
Ad oggi però alcuni comitati
di cittadini insieme ad alcune
associazioni ambientaliste,
hanno espresso serie preoc-
cupazioni sugli interventi di bo-
nifica che avrebbero escluso
alcune aree, segnalando inol-
tre la preoccupazione per la
presenza nell’area dei circa 4
milioni di metri cubi di rifiuti
tossici non smaltiti.
Nel mese di marzo 2011, la
Commissione europea aveva
inviato all’Italia un parere moti-
vato nell’ambito della procedu-
ra di infrazione 2009/4426 e
nel luglio 2014 una lettera di
messa in mora complementa-
re per contestare la violazione
di Direttiva VIA e Discariche
nella messa in sicurezza per-
manente nella zona A1.
Le Autorità italiane ad otto-
bre 2014 hanno ribadito che
l’intervento non era la realizza-
zione di una discarica, bensì
una bonifica e messa in sicu-
rezza del sito di Cengio trami-
te confinamento permanente
dei rifiuti dell’area A1. Al mo-
mento, risulterebbero ultimati
gli interventi di confinamento e
i conferimenti, mentre le ope-
razioni di capping finale previ-
sto non sarebbero ancora sta-
te ultimate e l’opera non sa-
rebbe collaudata.
Permangono forti dubbi sul-
la situazione del sito dove sa-
rebbero presenti 4 milioni di
metri cubi di rifiuti pericolosi e
per l’area Bazzaretti nel comu-
ne di Saliceto (Cuneo), dove il
Ministero dell’ambiente, pre-
scrisse nel 2008 la messa in
sicurezza. Inoltre, le recenti al-
luvioni hanno reso evidente la
fragilità del sito, nuovamente
allagato, rilanciando preoccu-
pazioni a causa dell’emana-
zione di odori sgradevoli. La
Comunità montana Langa
Astigiana-Val Bormida ha tra-
smesso alla Regione Piemon-
te un OdG in cui si chiede di
procedere alla nomina di
esperti per la quantificazione
del danno ambientale, per arri-
vare a risarcire la Regione Pie-
monte del 75% del risarcimen-
to previsto e far sì che le risor-
se vadano a beneficio della
Valle Bormida di Millesimo, in
proporzione rispetto alla vici-
nanza dei Comuni al sito ex
Acna. Ma sia la procedura per
il riconoscimento del danno
ambientale che il riparto tra
territori parrebbero fermi.
L’interrogazione
chiede
quindi se il Ministero interroga-
to non reputi necessario solle-
citare l’ultimazione dei lavori
previsti per la bonifica e la
messa in sicurezza dell’area
A1 e se non ritenga opportuno
far realizzare, dal Sistema del-
le Agenzie Regionali, un ade-
guato piano di monitoraggio e
analisi per verificare la perico-
losità delle sostanze presenti
nell’area industriale e nelle
aree limitrofe.
Chiede inoltre di verificare
l’iter della procedura per il ri-
sarcimento del danno ambien-
tale, che parrebbe essere an-
cora ferma, che sia necessa-
riamente rispettosa della ripar-
tizione concordata tra i territori
delle regioni Liguria (25%) e
Piemonte (75%), oltreché tra i
territori delle stesse regioni,
sulla base del danno realmen-
te subito.
RCM
Carcare. Gli alunni della III
Classico del Liceo Calasanzio
di Carcare ospiti di “Che tempo
che fa”. È successo in occa-
sione della puntata di domeni-
ca 12 febbraio, quando il grup-
po di studenti, accompagnati
dalle insegnanti Mariarosa Si-
monassi e Laura Gagliardo, ha
assistito, sugli spalti degli studi
milanesi della Rai di corso Me-
cenate, al consueto appunta-
mento televisivo presentato da
Fabio Fazio. L’approccio al
mondo televisivo rientra nel-
l’ambito di un progetto che da
anni ormai fa parte integrante
del corso Classico al Calasan-
zio e che va sotto il nome di
“Liceo della Comunicazione”.
A partire dal primo anno di
corso, infatti, gli alunni parteci-
pano ad alcuni incontri con
specialisti del settore della co-
municazione, ai vari livelli. Si
parte in IV ginnasio con la ra-
dio (il dottor Giacomo Schivo,
avvocato penalista che colla-
bora con Radio Discobolo, una
radio che si occupa di musica,
soprattutto di musica degli an-
ni passati), si prosegue con la
carta stampata in V ginnasio e
I classico (con i giornalisti Bar-
beris e Maragliano, rispettiva-
mente Secolo XIX e Stampa),
per poi passare alla televisio-
ne in II classico ( con Seba-
stiano Tarditi laureando in
Scienze della Comunicazione
a Savona, e con il dottor An-
tonio Bergero, ora caporedat-
tore del programma Che tem-
po che fa).
Infine, in III classico si parte-
cipa alla trasmissione in onda
su Rai Tre. Lo scopo dell’ini-
ziativa vuole essere quello di
fornire agli studenti adeguati
mezzi di conoscenza dei vari
tipi di comunicazione, elemen-
to fondamentale in ogni per-
corso di studi, tanto più in un li-
ceo Classico.
L’attività della
Croce Bianca
Cairo M.tte. La Croce Bian-
ca di Ciro Montenotte ha re-
centemente pubblicato il con-
suntivo dei servizi svolti nel
corso dell’anno 2016. Com-
plessivamente lo scorso anno
la Pubblica assistenza cairese
ha svolto 4.186 servizi, di cui
3.956 per conto dell’A.S.L. n.2
e 230 per privati. Gli automez-
zi impiegati per i suddetti ser-
vizi hanno percorso ben
180.524 chilometri.
Cairo M.tte. Per San Valenti-
no, regalando un anello, “New
Fantasy” ha offerto l’opportuni-
tà di donarglielo nell’atmosfera
unica di una cena in vetrina!
Gli articoli sportivi
sono nelle pagine
dello sport
Redazione
di Cairo Montenotte
Via Buffa, 2
Tel. 338 8662425
Cairo M.tte. Domenica 26
Febbraio la sezione Cairese
dell’Ana, l’Associazione Nazio-
nale Alpini, in collaborazione
con il Comune di Cairo Monte-
notte, celebrerà l 74° anniver-
sario della battaglia di Nowo
Postojalowka, il martirio di
13500 Alpini della Divisione Cu-
neense. La cerimonia vuole
onorare il testimone lasciato dal
Ten Col. Teresio Goslino, Re-
duce di Russia decorato al Va-
lor Militare, ricordando un av-
venimento così importante del-
la nostra storia che permette di
riflettere e ripensare al sacrifi-
cio, al dolore, alla malinconia,
alle paure ed alle speranze che
hanno accompagnato i nostri
padri 74 anni fa e per non di-
menticare le glorie, i valori ed i
sentimenti degli Alpini che han-
no vissuto quella tragica ritira-
ta.Questo il programma della
manifestazione: ore 9.00: ritro-
vo partecipanti presso la sede
del gruppo in Piazzale Moro;
ore 10.00: alzabandiera e sco-
primento stele in memoria degli
Agenti Caduti per la Patria, di
scorta all’On.le Aldo Moro; ore
10.45, piazza Della Vittoria: al-
zabandiera e onori ai caduti;
ore 11.00: parrocchia San Lo-
renzo: Santa Messa; ore 13.00:
rancio alpino presso il ristoran-
te “La Torre”, solo con prenota-
zione. Per informazioni e pre-
notazioni tel. 338 4029133.
mail cairomontenotte.ana@vir-
gilio.it.Parteciperanno: la banda
musicale Giacomo Puccini e la
corale parrocchiale.
Da L’Ancora del 23 febbraio 1997
Il raddoppio dell’autostrada con mille posti di lavoro
Altare. Grandi lavori nel 1997 sull’autostrada Savona -Tori-
no. È quanto ha comunicato la direzione della «Torino Savo-
na S.p.A», che il 21 febbraio, alle 10.30, presso il castello dei
principi Acaja in Fossano terrà una pubblica conferenza per il-
lustrare e commentare il completamento della progettazione
esecutiva dell’intero raddoppio dell’autostrada con la presen-
tazione della tratta Fossano -Mondovì. Alla riunione interver-
rà I Presidente della società «Autostrade S.p.A.» prof, Gian-
carlo Elia Valori.
«Nel corso del 1997 verranno appaltati gli ultimi sette lotti del
raddoppio» dice il comunicato della società che gestisce l’au-
tostrada. Il costo complessivo di questi lavori ammonta a 430
miliardi di lire su 22 chilometri.
In dettaglio la società “Autostrada Torino-Savona S.p.A.» (no-
ta anche con la sigla «ATS») ha comunicato che «i lavori sul
tratto di Millesimo, il cui costo è di 210 miliardi di lire, potran-
no avere inizio tra maggio e giugno di quest’anno e termina-
re prima della fine del 1999. I lavori sul tratto Fossano - Mon-
dovì del costo di 220 miliardi di lire potranno invece avere ini-
zio nella seconda metà del 1997 e finire fra la fine del 1999 e
l’inizio dell’anno 2000».
La «ATS” ha anche reso noto che nel corso del 1997 pren-
deranno avvio i lavori di interconnessione in località Zinola tra
le autostrade Genova – Savona Ventimiglia e Savona Torino.
«La realizzazione del progetto, oltre a migliorare lo svincolo di
Savona, consentirà agli utenti di migliorare lo svincolo per To-
rino senza essere assoggettati ad una doppia sosta ai casel-
li - sostiene la ATS». A Zinola sarà realizzata, con una spesa
di 25 miliardi, una nuova stazione con conseguente abbatti-
mento della barriera di Altare».
Secondo la ditta «Autostrada Torino Savona S.p.A.» tutti que-
sti lavori in corso fra il 1997 ed il 1999 provocheranno rilevanti
effetti sull’occupazione perché «saranno necessarie oltre 700
mila giornate lavorative con un impegno di manodopera pari
a non meno dì 500 unità in Liguria ed altrettante in Piemonte
assicurando così lavoro a non meno di 1000 persone».
Cairo M.tte. Domenica 23 febbraio, al termine della consue-
ta Assemblea annuale dei soci, si terrà alle ore 10,30, presso
la sede dell’AVIS in via Pietro Toselli, l’intitolazione della sala
prelievi dell’Associazione al socio Pierino Penna, scomparso
nel settembre 96.
L’Ancora vent’anni fa
L’associazione Wilderness esprime la sua contrarietà
Alla Valbormida non serve un Ente Parco:
“no” alla proposta del Comune di Carcare
Con un’interrogazione al Ministro dell’ambiente
Il deputato Mino Taricco del PD
torna sulla bonifica della ex Acna
Nella puntata di domenica 12 febbraio su Rai3
La III Classico del Calasanzio
ospite di “Che tempo che fa”
Cena in vetrina
per San Valentino
74º anniversario
di Nowo
Postojalowka