Per il getto, spandimento e vibrazione del conglomerato cementizio, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive:
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Assicurarsi, prima del getto, che i ferri di ripresa
delle armature siano adeguatamente ricoperti mediante cappuccetti in gomma o altri sistemi
atti ad evitare il contatto diretto con le parti sporgenti delle armature stesse;
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Prima del getto assicurarsi percorsi sicuri e stabili
ed assicurarsi della protezione di tutte le aperture
verso gli scavi o verso il vuoto con altezza maggiore
di 2.00 m. ;
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Tenersi a distanza di sicurezza durante le manovre di avvicinamento ed allontanamento della benna o della pompa;
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Durante l'operazione di getto con benna, il lavoratore deve prestare grande attenzione al mantenimento del proprio equilibrio, reso precario dal notevole sforzo fisico, cercando di con servare un'ampia base d'appoggio;
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Durante il getto distribuire il calcestruzzo in più punti e poi regolarizzarne lo spessore con badile e rastrello;
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Durante le operazioni di spandimento e livellamento del calce struzzo, è opportuno che l'operatore mantenga la staggia vicino al corpo, muovendosi con gli arti inferiori, e nel contempo eviti le posizioni con la schiena curva.
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Durante l'uso della benna aprirla un po' alla volta: un'apertura rapida potrebbe far impennare il braccio della gru e far oscillare pericolosamente la benna stessa.
Prima dell’attività, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive:
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verificare l’integrità degli impalcati, dei parapetti e dei parasassi del ponteggio prima di ogni inizio di attività sui medesimi .Per molte cause potrebbero essere stati danneggiati o manomessi durante le attività precedenti;
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verificare che sia costruito il ponteggio sul piano raggiunto fino alla quota del successivo solaio oppure, nei punti non protetti dai ponteggi esterni, approntare i parapetti o le passerelle di circolazione contemporaneamente all'esecuzione delle casserature provvisorie;
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verificare l’integrità dei travi di legno per formare banchine di sostegno del solaio da realizzare;
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verificare l’integrità dei puntelli telescopici e dei ponti su cavalletti prima del loro utilizzo;
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verificare l’integrità delle tavole di legno prima di costruire il piano di lavoro sui ponti su cavalletti telescopici;
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verificare l’integrità delle mascelle prima del loro utilizzo siano esenti di rotture, resistenti, e pulite, asciutte, mantenute in efficienza (senza chiodi infissi).
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verificare l’integrità degli attrezzi manuali prima del loro utilizzo;
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verificare prima dell’utilizzo della sega circolare, l’integrità della prolunga e delle spine;
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verificare che i posti di lavoro e i percorsi pedonali siano sgombri da ostacoli o impedimenti;
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accettare la fornitura dei componenti in cantiere solo se confezionati in volumi trasportabili con modalità tali da essere inforcabili con carrelli e transpallets o ancorabili a ganci e funi;
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effettuare lo stoccaggio, sia sui mezzi di trasporto che sul cantiere, in modo tale da evitare rotture o fessurazioni negli elementi del solaio (travetti, pannelli o lastre);
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predisporre una zona di stoccaggio adeguata, sistemando la superficie di appoggio in modo da renderla piana e livellata nonchè stabilizzata;
Durante l’attività, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive:
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prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi può non costituire un pericolo perché siete a conoscenza di quella situazione (avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i compagni di lavoro che non ne sono informati;
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quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse dal ponteggio, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di lavoro;
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evitare di utilizzare tavole dei ponteggi esterni, rimuovendole dai medesimi, per costruire i ponti su cavalletti;
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è vietato utilizzare scale a mano improvvisate in cantiere, con tavole chiodate sui montanti;
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le scale che presentano pioli rotti od altre anomalie non devono essere utilizzate;
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le scale a mano in ferro sono ammesse, purché integre e provviste di dispositivi antisdrucciolevoli;
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le scale a mano, durante l’uso, devono essere fissate in modo da evitare pericolosi sbandamenti o oscillazioni accentuate, oppure essere tenute al piede da altra persona
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nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti;
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le passerelle e i parapetti possono anche essere realizzati assieme con le casseforme (ad esempio:per le travi orizzontali)
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evitare i depositi dei blocchi di laterizio sui ponteggi esterni: quelli consentiti, e strettamente necessari all'andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola ferma piede;
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scartare i blocchi lesionati che potrebbero generare incidenti durante le fasi di posa in opera del solaio e indebolire la struttura;
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i lavoratori impegnati nella posa dei blocchi nei solai a travetti, data la mancanza di un impalcato provvisorio continuo, dovranno essere muniti di cinture di sicurezza o, in alternativa, occorrerà predisporre opportune reti di protezione al di sotto del solaio in fase di montaggio;
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durante la posa, la legatura e l'assemblaggio dei componenti di armatura gli addetti dovranno muoversi su opportune passerelle rigide; dove non si può fare a meno di passare sui blocchi in laterizio del solaio, disporre almeno un paio di tavole affiancate;
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durante la fase di posa dell'armatura attenersi scrupolosamente alle schede tecniche delle ditte produttrici; porre particolare attenzione alla realizzazione delle carpenterie di estremità, che dovranno essere adeguatamente rinforzate per reggere tutto il carico in fase di montaggio e getto;
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durante le operazioni di posa delle armature su solai senza una casserature inferiore uniforme (ad esempio, su solai a travetti), porre particolare attenzione alla pedonabilità che deve essere consentita esclusivamente su tavole disposte lungo i percorsi necessari allo scopo, onde evitare pericolose concentrazioni di carico.
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durante l'operazione di getto con benna, il lavoratore deve prestare grande attenzione al mantenimento del proprio equilibrio, reso precario dal notevole sforzo fisico, cercando di con servare un'ampia base d'appoggio;
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durante l'uso della benna aprirla un po' alla volta: un'apertura rapida potrebbe far impennare il braccio della gru e far oscillare pericolosamente la benna stessa;
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durante il getto distribuire il calcestruzzo in più punti e poi regolarizzarne lo spessore con badile e rastrello;
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durante le operazioni di spandimento e livellamento del calce struzzo, è opportuno che l'operatore mantenga la staggia vicino al corpo, muovendosi con gli arti inferiori, e nel contempo eviti le posizioni con la schiena curva.
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durante la movimentazione di tavole, puntelli ed altro materiale ligneo controllare che lo stesso sia inclinato in avanti per non sbattere contro la testa di altri lavoratori;
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proteggere i ferri di ripresa delle strutture verticali;
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durante l'armamento delle sponde tener conto del carico indotto dalle spinte idrostatiche provocate dal getto;
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durante la preparazione dell'impalcato evitare il localizzarsi di grossi carichi concentrati;
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nel posizionamento dei puntelli di banchinaggio eseguire un'adeguata trattenuta al piede ponendo particolare cura nel loro posizionamento, evitando appoggi cedevoli o insicuri e interponendo tra puntello e terreno un elemento per ampliare la superficie d'appoggio; usare un solo puntello, di altezza e sezione convenienti, senza mai sovrapporne due o più per raggiungere l'altezza dovuta;
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poiché i travetti sono progettati in genere per assorbire bassi valori di tensione nella zona superiore e conseguenti deformazioni molto limitate, non forzarli con dei momenti negativi durante la posa dei puntelli;
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non iniziare alcuna operazione di disarmo in mancanza di apposita autorizzazione della D.L.;
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le operazioni di disarmo devono avvenire per gradi: dapprima si procede alla eliminazione dei puntelli intermedi, poi di quelli di estremità adiacenti alle strutture portanti ed in fine eventualmente di quelli che sorreggono le strutture principali por tanti (travi);
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durante le operazioni di disarmo nessun operatore deve accedere nella zona interessata, che, pertanto, deve essere opportunamente sbarrata e segnalata;
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porre particolare cura nella pulizia del solaio dopo il disarmo: le tavole recuperabili devono essere pulite dai chiodi, quelle inutilizzabili devono essere allontanate dal cantiere prima possibile (costituiscono un carico d'incendio) e le "mascelle" devono essere raccolte negli appositi contenitori;
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Per la movimentazione manuale dei carichi dovranno essere utilizzati mezzi ausiliari quali, carriole ecc. atti ad evitare o ridurre il peso ed il relativo sforzo richiesto per il sollevamento. Le operazioni di trasporto e/o sollevamento di pesi limitati potranno essere eseguite dal singolo operatore, quelle relative ad elementi di peso superiore a 30 kg richiedono l’intervento di due o più operatori.
Procedure di emergenza
Collassi delle strutture durante la fase di getto del calcestruzzo o durante il disarmo delle carpenterie:
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per ogni postazione di lavoro è necessario individuare una “via di fuga”, da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potrà utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza ;
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durante queste fasi è indispensabile la presenza di un preposto con specifica competenza in materia al fine di valutare prontamente la presenza di eventuali sintomi di crolli o cedimenti repentini delle strutture e di disporre i conseguenti interventi di rinforzo delle armature provvisorie o l’evacuazione immediata delle zona pericolosa;
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Nel caso in cui i lavoratori sono avvisati dell'emergenza , o di altra calamità devono porre in atto le seguenti azioni:
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non perdere la calma;
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abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacoli il passaggio di altri lavoratori;
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percorrere la via d'esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell’evento, evitando, per quanto possibile, di formare calca;
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Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l' anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.
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L'esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d'esodo prevista, simulando quanto più possibile una situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.
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Nel caso in cui vi siano più vie d'esodo, è opportuno porsi come obbiettivo che una di essa non sia percorribile.
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L'esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l' allarme e si concluderà una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l'appello dei partecipanti.
DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
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DPI
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DESCRIZIONE
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NOTE
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Per protezione
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Tuta di protezione
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Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione /taglio/ perforazione
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Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.7 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 340/04
Indumenti di protezione
Requisiti generali
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Lesioni per caduta di
Materiali demolito o per attrezzi e/o utensili vari
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Scarpe
antinfortunistiche
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Puntale rinforzato in
acciaio contro
schiacciamento/abra
sioni/perforazione/
ferite degli arti
inferiori e suola
antiscivolo e per
salvaguardare la
caviglia da distorsioni
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Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.6 del D.Lgs. n. 81/08 EN 344/345 (1992)
Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza ,protettive e occupazionali per uso professionale
|
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Casco protettivo
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Dispositivo utile a proteggere dal rischio di offesa al capo per caduta di materiale dall’alto o comunque per contatti con elementi pericolosi
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Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.1
del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 11114 -2004
Elmetti di protezione Guida per la selezione
|
Caduta di materiali dall’alto
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Lesioni per contatto
con organi mobili
durante le lavorazioni
e gli interventi di
manutenzione con attrezzi
|
Guanti
|
Da utilizzare nei
luoghi di lavoro caratterizzati dalla
presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di
abrasione/taglio/perfo_
razione delle mani
|
Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.5 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 388/2004
Guanti di protezione rischi meccanici
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Durante l’uso del mezzi meccanici per ridurre i rischi da rumore( se da valutazione)
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otoprotettore
|
Utilizzabile sempre
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Rif. Normativo Art 7 5 – 77 – 79 D.lgs. n.81/08
Allegato VIII punti 3,4 n.3 D.lgs. n.81/08
EN 352-1 (1993)
Protettori auricolari. Requisiti di sicurezza e prove. Parte 1: cuffie
dlgs 81/08
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Inalazione di polvere da maceria
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Facciale filtrante
per polveri FFP2
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Da utilizzare durante l’uso di mascherina per la protezione di polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di materiale particellare >= 0,02 micron.
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Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.4 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 149
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie. Facciali filtranti antipolvere. Requisiti prove, marcatur
|
Perdita di equilibrio da posizione elevata
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Cintura di sicurezza
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Cintura di sicurezza
utilizzata in edilizia per la
prevenzione da caduta di
persone che lavorano in
altezza su scale o
ponteggi. Da utilizzare con
cordino di sostegno
|
Rif Normativo Art 75-77-79 del D.Lgs. n. 81/08
Allegato VIII punti 3,4 n.9 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 149
Specifiche per dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. Imbracature per il
|
P.O.S. Impresa Edile Costruzioni Generali S.a.s. De Riggi Maria Grazia Sicurezza nella costruzione di opere di cls
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